Repubblica.it del 25 Settembre 2007
Caro Direttore,
mi sta sempre più sorprendendo negativamente la Sua presunta equidistanza dai governanti, da Grillo, in ultima analisi un poco da tutti. Frecciatine pungenti e spesso meschine contro Grillo, ma presa di distanza da più o meno tutta la casta che ci governa. Un cittadino qualunque, come io sono, può e deve esprimere il proprio pensiero per far sì, nel proprio piccolo, che le cose possano cambiare per il meglio. Io seguo Grillo per il Suo coraggio nell'affrontare il sistema che ci comanda, ma, come molti, lo considero non un infallibile profeta, ma come un uomo che non ha paura di scuotere il sistema e di fare delle proposte, magari in parte discutibili, ma comunque proposte. Ma Lei, Direttore, che dovrebbe sentire su di sé la responsabilità di aiutare gli Italiani a capire, a migliorare, a fare qualcosa di positivo per il bene di tutti, mi dica: stroncato Grillo non tanto per ciò che fa ma per la Sua personale presunzione di ciò che Grillo potrebbe fare, stroncato il sistema di governo come marcescente ed impresentabile, Lei, Direttore, oltre alla Sua abilità dialettica, cosa ci propone? Non me ne voglia, signor Direttore, ma con il rispetto che ho tuttora per Lei Le domando: crede che il grande Indro Montanelli sarebbe stato a bacchettare tutti dall'alto di una torre d'avorio o si sarebbe, come sempre, buttato con cuore e cervello nella mischia per aiutare tutti a migliorare, senza traumi, per il bene comune e per il piacere di essere un Uomo?
Con immutata stima
Alberto Olivari
Montanelli, al quale non mi sogno neppure di paragonarmi, era un giornalista, non un pifferaio o un leader politico. Come tale, e come in tanti fecero mise in guardia noi italiani da un altro imbonitore, maestro di comunicazione di battite e di gag, che in una fase di esaperazione, confusione e collera diffuse, si proclamava "fuori sistema" e alfiere dell'Italia liberale, per bene e laboriosa. Non gli demmo ascolto e pagammo un altro pegno. Io ho una semplice regola per valutare la sincerità di chi si presenta come moralizzatore, tribuno, corifeo, risanatore: chi profitta personalmente dal proclamarsi "anti sistema" è qualcuno che sta "dentro" il sistema come un topolino sta dentro il formaggio. Mi ricordo uno solo che stava davvero fuori dal sistema e finì inchiodato a due assi in croce. Vittorio Zucconi
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