A volte nel campo della musica capitano incontri strani, che segnano indelebilmente certi periodi. Questo incontro di talenti, per esempio, che più strampalato non si potrebbe immaginare... un pianista di origine giapponese (Ryuichi Sakamoto), una bella voce femminile brasiliana (Paula Morelenbaum, cognome che nasce dall'incontro e dal matrimonio con un violoncellista, Jacques Morelenmbaum); il violoncello che entra per la prima volta, prepotentemente, nella musica popolare brasiliana. Il solito Antonio Carlos Jobim a far da collante del tutto nella sua casa - salotto - fucina - sala di registrazione. E' così che nasce questo grande brano (Vivo Sonhando), tutto da godere.
Da una vecchia intervista a Paula Morelenbaum:
"La musica che amo di più è quella brasiliana, naturalmente. La musica che ascoltavo da bambina, la bossa nova, quella che ascoltavano i miei genitori. Fino a quando sono stata invitata a fare parte del gruppo di Antonio Carlos Jobim. Imparare le sue canzoni assieme a lui era per me una grande emozione, non conoscevo molte delle sue canzoni fino a quando ho iniziato a lavorare con lui. La canzone che amo di più è Sabia, ma Chega de Saudade è una canzone molto forte. In Brasile la conoscono tutti, se viene eseguita in concerto la cantano tutti, come se fosse un inno".
"Facevamo le prove a casa di Jobim, tutti insieme, si beveva e ci si divertiva, erano momenti felici. E quando Ryuichy suonava il pianoforte di Jobim era magia. Lui ha una sensibilità incredibile, e mentre lui suonava, in quell'attimo pensai: chissà, forse possiamo realizzare qualche cosa con questa musica, Ryuichi, Jaques e io".
Lo hanno fatto, per nostra fortuna. Ne è nato, nel tempo, un album bellissimo: "Casa", dal quale abbiamo tratto il brano proposto oggi al vostro ascolto:
Vivo Sonhando" Download ryuichi_sakamoto_paula_j.Morelenbaum - Vivo Sonhando.mp3
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