Il tanto parlare che oggi si è fatto sullo spettacolo di Beppe Grillo, ci ha fatto perdere di vista altri importanti avvenimenti che si sono verificati (il mondo continua a girare)
-1) ricordate il mitico scontro fra Renato Soru e Michela Brambilla in Coscialunga a Ballarò? con la Coscialunga che sparava cifre a minchia sui dati di crescita e occupazione in Sardegna, e Soru che la rimandava ai dati di www.istat.it? Quando sono arrivati in studio i dati ISTAT Coscialunga, vistasi persa, con un effetto esilarante ha tentanto, di colpo e senza mettere la freccia, di attaccare Soru sul randagismo in Sardegna, perchè lei è una vera animalista. Chi si fosse perso questo esilarante pezzo da commedia dell'arte, lo può ritrovare su Videobanca del Tafanus, all'URL
http://iltafano.typepad.com/videobanca/2007/08/michela-coscial.html
Ma veniamo ad oggi: grazie al rumore perdurante su Grillo, ai più è sfuggita una notiziola: l'animalista Michela Vittoria Brambilla ha avuto in appalto, senza gara, la gestione del canile di Lecco, per 540.000 euri. Perchè senza gara? Mistero! La signora, sedicente "imprenditrice votata all'iniziativa di successo" (una sola, o è un lapsus?), ramo pescivendoli, gestisce il canile di Lecco (senza gara) da sette anni, ed ha avuto il rinnovo per nove anni (senza gara). I cani ospiti della pensione Brambilla dovrebbero essere dei principini (non scordiamolo mai, lei è un'animalista!). Invece i volontari che lavoravano nel canile hanno presentato denuncia alla ASL: sovraffollamento, promiscuità con cani morti per sbranamento, box fatiscenti, gravi problemi fognari, cibo di scarsa qualità, frequentissimi problemi intestinali. Per tutta risposta, i volontari sono stati cacciati, mai più riammessi. La cosa è stata presa in mano dal consigliere regionale dei Verdi Marcello Saponaro, che proverà a vederci chiaro. Vorremmo vederci chiaro anche noi, perchè la Michela, oltre che per le autoreggenti, è famosa anche per il suo disinteressato amore per gli animali. e per la sua conclamata "antipolitica"
-2) Oggi, in difesa di Beppe Grillo dalle accuse di populismo, scende in campo addirittura il principe del ramo, tale Umberto Bossi da Cassano Magnago. Mi limito ad inserire il bel box di Sebastiano Messina, evitando ogni qualsivoglia commento personale.
-3) Infine, non dobbiamo trascurare il prode e coerente Casini, che ha attaccato Grillo per le verità da costui dette non su Biagi, ma su cosa è stato fatto della proposta Biagi da Maroni & Associati. A questo è dedicato il quotidiano "Carta Canta" di Marco Travaglio, che riporto:
"La manifestazione del V-day organizzata da Beppe Grillo è la più grande delle
mistificazioni, una manifestazione di cui dovremmo vergognarci: è stato
attaccato Marco Biagi, che invece andrebbe santificato" (Pierferdinando
Casini a proposito del mai avvenuto "attacco" al professor Marco Biagi, Ansa, 9
settembre 2007).
"Il Presidente della Camera, Pierferdinando Casini,
ha telefonato oggi al senatore Marcello Dell'Utri a cui ha espresso i sensi più
profondi di stima e amicizia. Lo ha reso noto un comunicato di Montecitorio"
(comunicato della Presidenza della Camera, in piena camera di consiglio del
Tribunale di Palermo nel processo a carico di Dell'Utri per concorso esterno in
associazione mafiosa, dalla quale i giudici usciranno 10 giorni dopo con una
condanna a 9 anni; Ansa, 1° dicembre 2004).
"Posso sbagliare ma,
nella mia responsabilità politica, ritengo che Salvatore Cuffaro sia una persona
perbene e dunque lo candideremo alle elezioni" (Pierferdinando Casini,
presidente della Camera, dopo il rinvio a giudizio di Cuffaro da parte del
Tribunale di Palermo per favoreggiamento alla mafia, 7 febbraio 2006).
...come specchiato senso della moralità, non c'è male!!!
-4) LAST BUT NOT LEAST: oggi, a 17 mesi dalle elezioni, il Tesoro è riuscito a cacciare dal CDA RAI ll mitico consigliere di CD Petrone, che era stato avvitato alla poltrona direttamente dal bricoleur di Arcore, con l'ordine tassativo di non abbandonare la sedia. Come l'Alfieri. Volli, sempre volli, fortissimamente volli. Si preannunciano ricorsi al TAR (era il minimo). Ma il peggio è che gli statisti della Casa delle Libertà hanno già fatto il giuramento (non so se di Arcore o di Pontida): NO PETRONE? NO RIFORME!. Quando si dice il senso dello Stato.
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