Un'amica. mi segnala questo articolo di Repubblica:
dal quale si evincerebbe che i giochi, per quanto riguarda l'assegnazione del Nobel per la Pace, siano praticamente già fatti, e ancora una volta siano fatti col bilancino della geopolitica, più che con la bilancia dei meriti specifici.
Uno stralcio dell'articolo, riferito specificamente al Nobel per la Pace, è molto deprimente per noi, e per chiunque vorrebbe che il Nobel per la Pace fosse assegnato a chi ha fatto qualcosa di significativo per la pace.
"...Il premio per la pace sarà annunciato a Oslo il 12 ottobre. In questo caso si sa ufficialmente che sono 181 i candidati, tra i quali figurano Al Gore, Sheila Watt-Cloutier (una Inuit del Canada impegnata nella denuncia dei danni che stanno provocando i cambiamenti climatici sull'Artico), Mahathir Mohamad, ex premier della Malaysia, e il presidente boliviano Evo Morales..."
Ecco di chi e di cosa stiamo parlando:
AL GORE (da Peacelink)
Al Gore ha il merito - l'unico suo merito - di mettere in gioco la propria fama per sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale intorno ad uno dei più gravi problemi che colpiscono attualmente il nostro pianeta: il progressivo riscaldamento globale causato quasi esclusivamente da azione umana. Se un altro personaggio della sua levatura - dell'Establishment politico statunitense - si fosse impegnato, ad esempio, a sensibilizzare su scomode verità artatamente celate negli eventi dell'11 settembre 2001 di New York, ci saremmo risparmiati tutte le mirabolanti fantasie hollywoodiane intorno alla rete globale del terrorismo islamico che minaccia il "migliore dei mondi possibili".
SHEILA WATT CLOUTIER (da Wikipedia)
Sheila Watt-Cloutier, OC (born 2 December 1953) is a Canadian Inuit activist. She has been a political representative for Inuit at the regional, national and international levels, most recently as International Chair for Inuit Circumpolar Conference. Watt-Cloutier has worked on a range of social and environmental issues affecting Inuit, and has most recently focused on persistent organic pollutants and global climate change. She has received numerous awards and honors for her work, and has been featured in a number of documentaries and profiled by journalists from all media.
...Inuit (singolare inuk o inuq in lingua inuktitut) è il nome del popolo dell'Artico discendente dei Thule. Gli Inuit sono uno dei due gruppi principali nei quali sono divisi gli Eschimesi, insieme agli Yupik...
MAHATHIR MOHAMED (da Wikipedia)
After his twenty-two year rule, Mahathir is still seen as a political "strongman". As Prime Minister, he was often criticised by the west for his authoritarian policies and use of state power to suppress opponents via the media, the judiciary and law enforcement agencies.
EVO MORALES (da Wikipedia)
È l'attuale presidente della Bolivia. Morales è il leader del movimento sindacale dei cocaleros boliviani, una federazione di colonizzatori campesinos quechua e aymara coltivatori di coca che si oppongono agli sforzi, principalmente degli Stati Uniti, per sradicare le coltivazioni di coca nella regione del Chapare, nella Bolivia centro-orientale. Morales è anche il fondatore e leader del partito politico boliviano Movimiento al Socialismo, MAS, attualmente principale partito di governo.
Dunque, riepilogando: un signore che lotta contro il riscaldamento del pianeta, ma che si è ben guardato dal lottare contro le palle (e le bombe) di Bush sull'Iraq; una signora che lotta (anche lei!) contro il riscaldamento del pianeta, e per preservare i Panda-Inuit; un signore noto per tentare di "sopprimere il dissenso" per via mediatica e giudiziaria. Infine, un signore che si oppone allo sradicamento delle piantagioni di Coca dal suo paese.
Questi signori avranno anche altri meriti (che non conosco). Ma per alcuni i meriti mi sembrano abbastanza modesti rispetto ai demeriti, e per altri i meriti mi sembrano in aree che con la Pace hanno attinenza vicino allo zero.
Questa è una dichiarazione di resa. Ognuno deve capire da solo quando è giunto il momento di farlo. Ciononostante proseguirò con la raccolta delle firme sulla petizione. Voglio sbattere comunque 10.000 firme in faccia alla nostra classe politica, indifferente, quando non addirittura ostile verso Gino Strada (con poche, lodevoli eccezioni). Gino, che si è occupato non già del buco dell'ozono, dei ladini o di salvaguardare le coltivazioni di papavero in Afghanistan, bensì di attaccare gambe e di cambiare cuori. Ringrazio in particolare Haidi Giuliani, Furio Colombo, Fernando Rossi, le circa 8000 persone che hanno firmato la petizione, e le decine e decine di blogs che l'hanno appoggiata.
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