Uso naturalmente il termine "vucumprà" con tutta la simpatia possibile. Il fatto (è di pochi minuti fa, e non lo trovo sui giornali o sulle agenzie): dunque, un italiano si avvicina alla cassa di un supermercato di Corsico. E' solo, ed è armato di coltello. "O la borsa o la vita!"
Nessun italiano si muove (posso anche capirlo). Ma all'uscita ci sono tre vucumprà senegalesi. Clandestini. Non fanno finta di niente: riescono a bloccare il rapinatore, a riprendergli i soldi (che restituiscono fino all'ultimo centesimo alla cassiera), ma si lasciano sfuggire il rapinatore che brandisce ancora il coltello. Danno l'allarme, ed in pochi minuti il "bravaggente" italiano è in manette.
I carabinieri vorrebbero trovare il modo di far dare ai tre vucumprà almeno un permesso di soggiorno provvisorio. Non è possibile (la Bossi-Fini non prevede). I tre si dileguano, riprendendo discretamente la via della clandestinità.
E ora questa storia chi gliela racconta, a Borghezio?
SOCIAL
Follow @Tafanus