So che questo post potrà scatenare nuove polemiche, ma lo devo a me stesso, a Charly Brown, e ad altri lettori del blog coi quali circa un mese fa ci eravamo concessi un mese di tempo, ed avevamo preso l’impegno di verificare, a posteriori, queste due ipotesi:
-1) Il V-Day ha dato la scossa alla politica, e dopo l’8 settembre “nulla sarà più come prima”
-2) Di Grillo e del V-Day, a fine ottobre, non parlerà più nessuno.
L’impegno era anche metodologico: fatti staccati dalle opinioni.
I POSTS DEL BLOG DI GRILLO:
18 ottobre: sui pastori ed agricoltori sardi
19 ottobre: sul DL dell’editoria: l’allarme sui blogs
20 ottobre: sempre sul DL Levi-Prodi
21 ottobre: contro Mastella
22 ottobre: contro Mastella
23 ottobre: contro Mastella
24 ottobre: sul DL Levi-Prodi
25 ottobre: sul DL Levi-Prodi
26 ottobre: sui biglietti allo stadio per i consiglieri (di Napoli; quelli di Milano sono esenti da critiche)
27 ottobre: sulle firme raccolte (con un sacco di cazzate - vedi nota) e sui soldi
28 ottobre: in favore della Forleo.
29 ottobre: nulla
30 ottobre: contro l’UDC
Da notare che non c’è un solo post contro Di Pietro, il Ponte sullo Stretto, il CdA RAI, il G8, mentre ce ne sono tanti contro Mastella…
LE BALLE PRECOCI
Il 17 Luglio Grillo lancia la prima megaballa:
CORTE CONTI: OK BEPPE GRILLO: LA CASSAZIONE D'ACCORDO.
"Via, per sempre, i politici corrotti: chi riveste una carica pubblica e viene condannato in via definitiva per "cattiva amministrazione", non deve avere la possibilita' di candidarsi di nuovo. A sorpresa, la Corte dei Conti si dichiara d'accordo con la proposta, che definisce "un po' forte, clamorosa", come quella di Beppe Grillo che recentemente ha depositato alla Cassazione una richiesta di legge popolare per un "Parlamento pulito". Il procuratore generale della magistratura contabile Claudio De Rose, in occasione di una riflessione sui risultati raggiunti dalla Procura generale in vista del suo prossimo collocamento a riposo, si spinge ancora piu' in la': "Chi e' condannato in via definitiva deve essere destituito dalla carica che riveste".
Balle!!!. la Cassazione, ad alcuni dei cui membri è capitata fra le mani la Costituzione, si dichiarano d'accordo sulla esclusione dei politici condannati IN VIA DEFINITIVA, non dice una parola su quelli condannati in primo o secondo grado. Senonchè negli "articolati di Grillo" si parla di condanne NON definitive. E si parla di condanne ad un anno e tre mesi, e non, come fa la Cassazione, di alcune precise ipotesi di reato . Ma il popolo italiano applaude.
Dunque, dal 18 al 30 ottobre sulla raccolta-firme c’è un solo post, suddiviso a metà fra notizie esilaranti sulla raccolta firme e fra “batticassa” per coprire il deficit della manifestazione.
Vediamo prima le cazzate sulla raccolta-firme: 48 ore dopo il V-Day Grillo scolpiva: abbiamo raccolto 332.437 firme (non una di più, non una di meno). Nell’unico accenno fatto sul blog negli ultimi 13 giorni, le firme sono “circa 300.000”; passano alcune ore, e diventano “oltre 350.000; si passa in un’altra sezione del blog, e si scopre che sta ancora chiedendo ai meetup di inviare per sms il numero delle firme raccolte (tenere presente che il V-Day è passato ormai da 52 giorni!)
Più avanti, un’altra perla: “…Sto ricevendo dai comitati e dai meetup scatoloni su scatoloni con i moduli…”
Ora, ad uno che come titolo di studio vanta un diploma in ragioneria, il minimo che si può chiedere è che le parole siano coerenti coi numeri. Prendiamo per buone le 350.000 firme. Queste sono raccolte in fogli da 50 firme ciascuno. Quindi 350.000 firme stanno in 7.000 pagine: scatoloni su scatoloni??? La città più “firmarella”è stata Bologna, con meno di 25.000 firme: 500 fogli. Un libro! Scatoloni su scatoloni? Io credo invece che si tratti di balle su balle, ed anche costruite con una certa ingenuità!
Poi passa ai soldi: il V-Day si sarebbe chiuso con un deficit di circa 80.000 euri: ecco un’altra fondata ragione per la quale di V-Day non sentiremo mai più parlare. Il milione di entusiasti partecipanti al V-Day ha lasciato nelle casse dell’organizzazione 40.000 euri: la calcolatrice, se non è faziosa, mi spiega che trattasi di 4 centesimi di euro a testa (meno di 100 lire). Se Il Rag. Grillo è genovese, sembra che non scherzino, in quanto ad “attenzione” agli sprechi, neanche gli entusiasti grillini.
Poi, puntuale come la cometa, arriva la solita botta da “delirio di onnipotenza”:
“…a fine novembre andrò a Roma a depositare le firme alla Cassazione. Se non verranno sollevate eccezioni, quando le proposte arriveranno in Parlamento, chiederò di illustrarle alla Camera, in diretta, in diretta…”
Caspita!!! Non solo un privato cittadino non sa che le “proposte”, ammesso che mai arrivino in Parlamento”, non possono essere illustrate da un comico, sia pure bravo, come il Rag. Grillo, ma possono essere illustrate solo dal relatore (insomma, non basta comprare un'azione Telecom, per poter partecipare all'assemblea ed avere diritto di prendere la parola). Ma addirittura vuole illustrarle “in diretta”. In diretta cosa? Televisiva? E gli sarà sufficiente una rete, o vorrà le reti unificate, come vengono concesse persino a Napolitano per il messaggio di fine anno alla Nazione?
Ma veniamo ai media:
I GIORNALI
(Sono stati monitorati Repubblica, Corsera, Messaggero, Stampa, Giorno, Il Tempo, l’Unità, Il Riformista, Europa, Il Giornale, Il Foglio, Libero) – Solo Home pages dei giornali online e sommari.
24 ottobre: NULLA
25 ottobre: NULLA
26 ottobre: NULLA
27 ottobre: NULLA
28 ottobre: quasi nulla: solo Il Quotidiano pubblica il “bilancio” reso noto da Grillo
29 ottobre: NULLA
30 ottobre: NULLA
Per il resto, buio totale. Le 5 pagine a quotidiano tutti i giorni? Un lontano ricordo.
LE TV
Dalle trasmissioni dedicate al nostro nei primi dieci giorni, in prima e seconda serata, di notte, all’alba, di giorno, non è rimasto più nulla. Il vuoto spinto.
CARTA CANTA (Travaglio)
27 settembre: contro Castelli
28 settembre: contro Gargani
1 ottobre: contro Berlusconi
2 ottobre: contro Bossi
3 ottobre: contro Bossi
4 ottobre: contro Berlusconi
5 ottobre: contro Burlando
8 ottobre: contro Mastella
9 ottobre: contro Mastella
10 ottobre: contro Mastella
11 ottobre: contro il governo USA
12 ottobre: contro Mastella
15 ottobre: contro Rosy Bindi
16 ottobre: contro Prodi
17 ottobre: contro AN e Lega
18 ottobre: Miccichè
19 ottobre: Musotto e Miccichè
22 ottobre: contro Mastella
23 ottobre: contro Mastella
24 ottobre: contro Dini e Berlusconi
25 ottobre: contro Dini e Berlusconi
28 ottobre: contro Dini e Berlusconi
29 ottobre: contro Berlusconi.
Sarà un caso… ma da quando Grillo, Di Pietro, Travaglio stanno insieme sulla stessa barca, in un mese nella rubrica “Carta canta” di Travaglio Mastella ha un posto d’onore, con ben 6 articoli “dedicati”. Invece Travaglio non ha trovato nulla, ma proprio nulla, su Grillo o su Di Pietro. Eppure lo spirito d’osservazione non gli manca, e i database neppure.
P.S.: Da nessuna parte si parla più di “liste civiche”, di “liste civiche nazionali”, di “bollini blu”…
Ecco, questo è tutto. Si chiama “tenere separati i fatti dalle opinioni. E i fatti, spesso, sono impietosi. Chi volesse leggere i fatti senza gli occhiali dell’ideologia, potrebbe leggerli così:
“Qui giace il Grillismo, morto alla tenera età di neanche due mesi, per una grave forma di bulimia”
Grazie per lo spazio concessoci. Roberta Anguilesi, Democrazia e Legalità. Ecco l'appello.
Intervenga Napolitano
La nota vicenda: un pubblico ministero, il sostituto procuratore di Catanzaro Luigi DeMagistris, indaga - tra gli altri - sul Presidente del Consiglio, Romano Prodi, e sul Ministro della Giustizia, Clemente Mastella in u n filone dell’inchiesta denominata "Why not".
Il Guardasigilli Mastella reagisce mandando degli ispettori ministeriali "contro" De Magistris e chiedendo al Consiglio Superiore della Magistratura di prendere provvedimenti nei confronti del magistrato.
Il CSM rimanda a dicembre la decisione.
Sabato 19 ottobre viene resa pubblica l’iscrizione al registro degli indagati di Mastella e il risultato è che tempestivamente, troppo tempestivamente, con una tempestività che grida vendetta, il capo della Procura Generale di Catanzaro, diretto superiore di De Magistris, avochi a sé l'inchiesta in questione.
De Magistris a questo punto rileva la "fine dello stato di diritto" in Italia dal momento che l'indipendenza della magistratura dalla politica viene schiacciata in questomodo.
Questa la vicenda, che, apparentemente non ha bisogno di commenti, essendo, purtroppo, chiarissima la situazione.
Ma la storia comincia adesso.
Ovvia la nostra solidarietà a De Magistris, che qui ribadiamo alla luce anche delle sue dichiarazioni odierne “la magistratura non può più indagare in alcune direzioni. Questo è evidente. Poi è anche la conferma di come una parte del potere giudiziario sta dentro il sistema. Una parte della magistratura è funzionale a certi sistemi oggetto di investigazioni”, solidarietà per un Magistrato che da parecchio tempo viene preso di mira da molteplici pezzi della politica bipartisan, maggioranza e opposizione insieme, e addirittura come si è visto dal Governo.
Ma vogliamo anche fare due urgenti considerazioni:
La prima: stiamo assistendo ad un "golpe bianco",a un attacco formidabile alla democrazia mai registrato prima in epoca repubblicana (neppure ai tempi di Berlusconi…) fondata sulla divisione dei poteri e qui calpestata orribilmente.
La seconda: garante di tutto ciò dovrebbe essere il presidente della
Repubblica, Napolitano, nella sua veste di Presidente del Consiglio
Superiore della Magistratura, il quale, nello scorso luglio, si ricordò in modo assai discutibile di questo suo ruolo e intervenne, pur senza nominarla, contro la richiesta della gip Clementina Forleo nella vicenda delle scalate bancarie che riguardavano D'Alema, Fassino e altri quattro parlamentari.
Se adesso non prendesse posizione a difesa di De Magistris e sopratutto dell'indipendenza violata della magistratura, si potrebbe pensare che che il "golpe bianco" ai danni della democrazia italiana è stato purtroppo completato, tra il silenzio generale anche di coloro che sono chiamati , per ruolo istituzionale, a garantire la costituzione Italiana nei suoi principi fondativi . Ricordiamo che l’ Art. 104 cost.italiana recita: La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. Il Consiglio superiore della magistratura è presieduto dal Presidente della Repubblica.
per firmare [email protected] mettendo in oggetto Appello DeMagistris e solo Nome Cognome e Luogo di residenza
Appello e Firme saranno inviate al Presidente della repubblica