Il dolore di Rosa Calipari: "Nicola ucciso una seconda volta" - I giudici della Corte D'assise hanno deciso che l'ex soldato Usa non può essere processato per la morte del funzionario del Sismi e per il ferimento di Giuliana Sgrena e Andrea Carpani per mancanza di giurisdizione.
Roma, 25 ottobre 2007 - La terza corte d'assise di Roma ha prosciolto Mario Louis Lozano dalle accuse a lui contestate in relazione alla morte del funzionario del Sismi Nicola Calipari avvenuta a Baghdad il 4 marzo 2005. Lozano era a guardia di un posto di blocco sulla strada per l'aeroporto di Baghdad quando fece fuoco contro l'auto su cui viaggiava Calipari, provocandone la morte. Sul mezzo erano presenti anche la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena, che era stata appena liberata da un lungo sequestro e un collaboratore di Calipari il maggiore Andrea Carpani.
I giudici hanno dichiarato il "non doversi procedere" in base all'articolo 20 del codice di procedura penale dichiarando quindi la carenza di giurisdizione nei confronti dell'imputato.
''Hanno ucciso Nicola per la seconda volta, e stavolta in nome del popolo italiano''. E' duro il commento di Rosa Villecco Calipari, vedova del funzionario ucciso a Baghdad, alla dichiarazione del non luogo a procedere per difetto di giurisdizione nei confronti del soldato Usa Mario Lozano. La senatrice parla di una conclusione ''contraddittoria'': ''La Corte ha dovuto decidere sulla qualificazione del delitto politico senza conoscere gli atti. La sovranità del nostro Stato si ferma davanti alla discrezionalità di un cittadino straniero che decide di non mettere piede in territorio italiano''. Rosa Villecco ha saputo la notizia mentre era in aula in Senato: ''Casson e' intervenuto a fine seduta per chiedere l' intervento immediato in aula del ministro della Giustizia per avere delucidazioni''.
Giuliana Sgrena:"Ha vinto l'arroganza degli Usa che non volevano questo processo. La decisione della Corte di Assise è inconcepibile e incredibile. L'Italia ha rinunciato alla sua sovranità. Calipari era stato celebrato come un eroe, quando era ritornato nel nostro Paese rinchiuso in una bara». È l'amaro il commento della giornalista Giuliana Sgrena, rimasta ferita nella sparatoria del 4 marzo 2005 che aveva provocato la morte dello 007 del Sismi. «Con questa decisione noi italiani rinunciamo a capire che cosa sia successo in Iraq. A Mario Lozano non ho nulla da dire. In particolare io avrei voluto conoscere la verità sui fatti e solo lui poteva dircela».
Felice Casson: "Non è soltanto una rinuncia alla giurisdizione. È una grave rinuncia alla sovranità nazionale. Pensavo che certi tempi e certe soggezioni, anche giuridiche, fossero passati: evidentemente non è così. Con questa decisione si è rinunciato alla ricerca della verità", dice il senatore dell'Ulivo ed ex pm Felice Casson.
Il difensore di Lozano:"Sono contento? Certamente e sono convinto della fondatezza della mia tesi e lo sarei stato anche se la Corte avesse rigettato le eccezioni presentate". Dice così, dopo la sentenza di proscioglimento in favore del suo assistito, il difensore di Mario Luis Lozano, il legale Alberto Biffani. "Cosa farà il Pm? Non tocca a me rispondere - continua il penalista - può sicuramente impugnare. Sono comunque curioso di leggere le motivazioni e soddisfatto, ripeto, perchè in questo caso non c'era giurisdizione del nostro Paese". "Io sono legale del Foro di Roma e cittadini italiano ma tengo a ribadire - ha continuato Biffani - che il nostro sistema penale è con i fiocchi ed in grado di risolvere gli errori di esercizio dell'azione penale. Qualora il caso arrivasse in Cassazione otterremmo sicuramente ragione anche lì".
Le Parti Civili: "Non ce l'aspettavamo, purtroppo adesso dobbiamo sopportare questa decisione". Così ha detto l'avvocato Franco Coppi legale di Rosa Villeco, vedova di Nicola Calipari. L'autorevole penalista nella scorsa udienza aveva dibattuto su come ci fossero tutti i presupposti per poter processare il soldato Usa accusato d'omicidio, Mario Luis Lozano. "Eravamo convinti di avere ragione - ha continuato il legale - è una decisione sorprendente".
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