Su Sting spenderò pochissime parole, perché tutti sanno tutto di lui. Solo brevi note biografiche. Sting nasce nel 1951. L'esperienza che lo rende famoso è l'incontro, a Londra, col batterista Steward Copeland e col chitarrista Henry Padovani (1977), presto sostituito da Andy Summers. I tre costituiscono il nucleo originario del gruppo "I Police", che debutterà ufficialmente l'anno dopo, con l'incisione del primo album. Il gruppo, dal 1977 ed il 1983, anno dello scioglimento, produce singoli ed albums che occupano frequentemente e a lungo posizioni di vertice nelle hit parades.
Dal 1983 al 2003 è una serie continua di scioglimenti e ricongiungimenti, l'ultimo dei quali risale al 2003.
Io credo però che le "annate" migliori di Sting siano quelle intorno alla metà degli anni '90. In particolare, nel '94 non solo registra una delle sue raccolte più belle (Fields of Gold), ma ha la ventura di partecipare alla produzione dell'ultimo, grande album dell'immenso Carlos Jobim, di ben 24 anni più vecchio di lui. L'album, "Antonio Brasileiro", è dei primi mesi del '94; poco dopo, Carlos fa in tempo a tenere l'ultimo concerto alla Carnegie Hall con Pat Metheny e Herbie Hancock. Il mese successivo, tiene un concerto di beneficenza con Pavarotti, ancora con Sting, e con Elton John. Il suo ultimo concerto lo tiene a Gerusalemme nel maggio del 1994. Torna a Rio per registrare Fly Me To The Moon per il secondo album di duetti di Frank Sinatra. Tre giorni dopo aver finito la registrazione, si sposta a New York per farsi operare per problemi circolatori; si scopre, invece, un tumore maligno. Muore a dicembre dello stesso anno, a 67 anni.
Questo bellissimo e sconosciutissimo album di Sting e Carlo Jobim contiene inoltre uno dei miei brani preferiti, del mio genere preferito: una dolcissima e notissima bossa di Jobim, notissima in brasiliano come "Insensatez", ed in inglese come "How Insensitive".
Sting & Carlos Jobim – How Insensitive
Download sting_carlo_jobim_how_insensitive.mp3
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