Alcuni pezzi tratti dal libro "Nomenklaura di Sebastiano Messina. 1992
…a palazzo Chigi ha fatto epoca la doppia nomina a dirigente generale della traduttrice di tedesco di Andreotti, e di quella d’inglese di De Michelis.
Alla Farnesina, De Michelis ha lasciato una traccia profonda. Anche lui ha messo mano alle nomine a fine legislatura, e ne ha fatte decine. Molti dei suoi collaboratori hanno scavalcato i diplomatici che li precedevano in graduatoria.
Il numero 90 in graduatoria, vicecapo di Gabinetto di De Michelis, è stato promosso ed inviato a Vienna. Il Consigliere Diplomatico di Martelli, n° 96, promosso ed inviato a Tunisi (a preparare la “base” di Hammamet? Ndr); per il capo ufficio stampa di Cossiga, n° 77, c’è Lisbona; il Consigliere Diplomatico di Andreotti è catapultato a Bonn, la sede più importante d’Europa. Un semplice consigliere d’ambasciata di Cossiga è catapultato a Cuba.
Chi sta nel giro stretto dei parenti, una poltrona la conquista alla svelta. Il cugino di Misasi si accomoda sulla poltrona di Direttore della BNL di New York, anche se non conosce una parola d’inglese.
Locatelli e Martini, autori di “Mi manda papà”, hanno documentato ampiamente il fenomeno. Il nipote di Gava, Giancarlo, a 27 anni è già consigliere d’amministrazione dell’Italiana Petroli. Il figlio di Leone, Mauro, va alla vicepresidenza dell’Efim, ente decotto. Il fratello di Cariglia va nel consiglio d’amministrazione dell’Agip.
Anche i portavoce sono trattati bene. Quello di Gava va prima alla Direzione del Gr2, poi in un collegio sicuro in Abruzzo. De Mita manda il suo alla Presidenza dell’Istituto Luce. Cariglia trova per il suo il posticino sdi Direttore di Radio uno.
(continua)
P.S.: nella prossima puntata di occuperemo di auto blu, scorte, aerei di stato...
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