"Berlusconi in piazza non mi è piaciuto; senza Fini rischia di perdere le tv" - Dal Cavaliere troppa demagogia, glielo dirò lunedì
di Guido Passalacqua - Repubblica
MILANO - È quasi sarcastico Umberto Bossi alla vigilia dell'incontro di lunedì con Berlusconi. Anzi è arrabbiato, molto arrabbiato. La domenica in piazza San Babila del Cavaliere non gli è piaciuta. Sul nuovo Partito del popolo storce il naso e accusa Berlusconi di eccessivo populismo. In più lancia messaggi espliciti sulla Cdl. "Esiste ancora?", e ora arriva la grana della legge Gentiloni sulle televisioni. Un complesso di situazioni che interessano molto la Lega. Dal referendum alle televisioni, dai rapporti interni alla Cdl alla posizione del Carroccio.
Per la prima volta dopo tanti anni di fraterna amicizia politica con Berlusconi nei discorsi con i suoi colonnelli Bossi fa trapelare dubbi e preoccupazioni. Non gli piace Maria Vittoria Brambilla, che è l'opposto di come lui intende la politica, non gli piacciono le voci di un accordo sottobanco tra Berlusconi e Veltroni per arrivare alla fine al referendum. E poi non gli è piaciuto il litigio politico con Fini che Bossi pensa si debba ricomporre.
Senatur, che ne pensa di tutto questo clamore sul caso Rai Mediaset e sulla futura legge Gentiloni?
"Il caso Rai Mediaset, mah".
Che impressione le ha fatto il comizio di Berlusconi in piazza San Babila.
"Berlusconi in piazza davanti alla gente la faccia un po' l'ha persa".
Si aspettava una uscita di questo genere?
"Assolutamente no".
È per la linea politica che ha proposto?
"Troppa demagogia".
Proprio lei che in questo genere è un maestro bacchetta il Cavaliere?
"Lo ripeto, troppa demagogia. Del resto l'ho detto anche a lui. No, non mi è piaciuto proprio, io sono un'altra cosa".
Ha paura dell'accordo tra Berlusconi e Veltroni per andare al referendum e poi fare una legge elettorale basata su due listoni?
"La Lega non ha mai paura. Ricordo però che il patto di Gemonio prevede un no al referendum. Certo se non fosse così saremmo autorizzati a guardarci intorno, il nostro uomo in Parlamento, Maroni, sta con gli occhi ben aperti".
Lancia un avvertimento al Cavaliere?
"Berlusconi deve stare attento. Qualcuno si chiede se la Casa delle Libertà non esista più. A me questo ragionamento interessa fino a un certo punto. La Lega è sempre sta un alleato della Cdl ma con una sua specificità e autonomia".
Che fa, adesso snobba gli alleati di sempre?
"Io ce l'ho il mio partito, ho i militanti e i voti, vedrete alla manifestazione del 16 dicembre. Le ripeto Berlusconi deve stare attento".
Cioè?
"Dipende da cosa succederà in aula sulla Gentiloni, l'Unione cercherà i voti e lui deve recuperare Fini".
E lei sulla Gentiloni come si comporterà?
"Io sono tranquillo, non ho nessuna televisione da perdere..."
(24 novembre 2007)
...caspita...finalmente qualcuno comincia ad arrivarci, e a lanciare segnali mafiosetti: "...stia attento, il Cavaliere, noi non abbiamo televisioni da difendere, e fra poco va in aula la Gentiloni... deve recuperare Fini..."
.
Sembra che abbiano capito tutti, tranne Berlusconi. E' l'unico a non aver capito di aver qualcosa da perdere. Perchè gli alleati (si fa per dire) di Berlusconi, senza le TV del Padrone, ritornerebbero rapidamente allo zerovirgola. Ma le televisioni del Padrone, se ci fosse la ribellione dei "liberti", potrebbero liquefarsi come neve al sole. Il gioco diventa interessante...
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