Wes Montgomery nasce a Indianapolis nel 1923. Non è precocissimo: scopre la chitarra a 19 anni, ascoltando i dischi di Charlie Christian. Da quel momento la chitarra diventa la sua ossessione: compra un amplificatore e una chitarra e inizia a studiare da solo quelle linee melodiche copiate dai dischi di Christian. Nel frattempo si sposa, ha dei figli, lavora come saldatore in una piccola officina di Indianapolis, ma tornato a casa dal lavoro passa intere notti con la chitarra in mano.
A seguito di lamentele dei
vicini, Wes decide di abbandonare il plettro e di suonare con il pollice,
ottenendo un suono più morbido e ovattato. Questa decisione crea il suono unico
e irripetibile "alla Wes", un suono che, in seguito, intere generazioni
di chitarristi cercheranno di imitare.
Una sera d'estate, il
proprietario di un piccolo bar di Indianapolis passa davanti alla casa di
Montgomery e sente la sua chitarra suonare. Wes viene ingaggiato per fare
serate musicali nei week-end. Da lì in poi inizia la carriera musicale di
Montgomery che lo porterà in tournée con Lionel Hampton negli anni '50 e a
incidere il suo primo disco con la Pacific Jazz all'età di 34 anni. Il suono
della chitarra di Montgomery arriva alle orecchie di Cannonball Adderley che lo
contatta e lo convince ad incidere per l'etichetta Riverside, una delle più
prestigiose dell'epoca per la musica jazz.
Nel 1960 viene eletto The Best
Jazz Newcomer dalla prestigiosa rivista Down Beat e Billboard (la bibbia
musicale di quei tempi) lo nomina The Most Promising Jazz Instrumentalist
dell'anno.
Nel 1965 forma un trio con Wynton
Kelly al piano incidendo uno storico album dal vivo: Smokin' at the Half-Note. La sua popolarità dilaga in tutti
gli Stati Uniti, le sua interpretazioni di brani come Round Midnight, Fly me to
the moon, My favorite things diventano ben presto paradigmi musicali e gioielli
jazzistici di grande spessore. Il suo modo di suonare fa impazzire tutti i
critici musicali jazz, compresi quelli più ostici e duri. La sua tecnica del
suono a ottave diventa un caposaldo nella chitarra jazz.
All'età di 45 anni, durante la
registrazione del suo 23° album, Wes Montgomery muore per un attacco cardiaco
lasciando la moglie e 7 figli. La sua precocissima morte non è solo un grande
dramma familiare, ma anche una perdita enorme per il jazz, genere al quale Wes
avrebbe sicuramente potuto dare ancora decenni di creazioni di elevatissima
qualità e poesia.
La sua musica ha influenzato
chitarristi come George Benson, Larry Carlton, Lee Ritenour, Pat Metheny e
ancora oggi il suo stile viene insegnato nelle più importanti scuole di jazz
internazionali. (da Wikipedia)
Il brano proposto al vostro
ascolto questa settimana è estremamente rilassante. Le sue qualità sono riassunte
nel titolo:
Wes Montgomery – A quiet night.
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