Ieri il Cavaliere, alle non foltissime platee di ascoltatori della "TV della Libèrta", aveva dimostrato la sua innocenza, nell'ultima, squallida vicenda RAI, dicendo: "basta vedere che nessuna delle ragazze nominate nelle intercettazioni ha poi fatto nulla in TV... Ora il Corsera ci informa che invece qualche lavoretto lo hanno fatto, sia in Mediaset che in RAI, e persino in Parlamento... Non sarà roba da Oscar, ma "l'importante è esserci", magari sedute su uno sgabello a mostrare le proprie qualità artistiche. Oppure a fare le "Assistenti Parlamentari" (nome in codice: "Portaborse") di uno dei tanti arrapati di AN. Domanda delle cinque guinee: si diventa Assistenti Parlamentari per aver fornito altri servigi, o si forniscono altri servigi per diventare Assistenti Parlamentari? Comunque, pur nella varietà e consistenza degli incarichi, più o meno artistici, ricevuti, sembra che nessuna di queste gentili fanciulle sia finita a raccogliere pomodori o a rispondere "Pronto, sono Evelina, in cosa posso esserle utile", in un call-center da 600 euri al mese.
Le «segnalate»: film tv e il romanesco nel curriculum - Le attrici nominate nelle intercettazioni hanno lavorato in Rai e Mediaset
ROMA - "Questa ragazza qui, credetemi, è la più straordinaria attrice napoletana". Gala dei Telegatti, 26 gennaio 2007. Silvio Berlusconi presenta Elena Russo (scortata dal fratello) ai suoi commensali, le sorelle Milly e Gabriella Carlucci, Claudio Bisio, Vanessa Incontrada («Brava questa signorina Estrada»). Si può retrodatare almeno ad allora la stima artistica del Cavaliere per questa bellezza bruna, 35 anni, ultimo film Baciami piccina ( 2005) e carriera tv divisa tra Rai ( Orgoglio 1, 2 e 3) e Mediaset ( Elisa di Rivombrosa 2, Io non dimentico). Lei però non è contenta. «Perché Scamarcio lavora e io no?» l'avrebbero sentita lamentarsi, sere fa, ad un party. Di qui, forse, la ricerca di un «aiutino».
Più appagata, ma di pessimo umore quando risponde al telefono («Sono stufa marcia di essere ficcata in mezzo a queste faccende») la bionda Camilla Ferranti, 27 anni, di Terni (in un suo curriculum compare la voce "Dialetti parlati: romanesco"), laureata in scienze politiche, assistente parlamentare (pare, per un po') del senatore di An Maurizio Saia, ballerina, ex tronista a Uomini e Donne di Maria De Filippi, che nel 2007 è stata presa nel cast de Il generale Dalla Chiesa per Mediaset ed ora sta girando Incantesimo 10 con la Rai. Sarà Maya. Un ruolo per cui dicono fosse stata scelta un'altra, poi la produzione ha cambiato idea. Quest'estate qualcuno credette di riconoscerla tra le 5 ragazze sedute sulle ginocchia di Berlusconi nel giardino di Villa Certosa. «Non ero io, quante volte devo dirlo, parleranno i miei avvocati». Intanto ha posato per un sexy calendario 2008 per Bruno Oliviero.
Curriculum più internazionale (più curve e grandi occhi verdi) sfoggia Evelina Manna, ex moglie del regista Giulio Base che dicono ne fosse gelosissimo. Unica attrice italiana nel film Alexander di Stone: «Conoscevo Oliver, gli ho detto che era un genio e di trovare una parte per me», dichiarò a Chi. Per lei, secondo intercettazioni, via Silvio si sarebbe mosso un senatore del centrosinistra.
Più orientata alla destra (per amicizie) viene segnalata Antonella Troise e con lei si chiude il poker delle presunte raccomandate del Cavaliere. Filmografia leggerina: Chiavi in mano con Martufello, La regina degli uomini pesce con la Badescu. Poi il salto di qualità con il ruolo di Gloria in Capri, su Raiuno.
Giovanna Cavalli - Corsera
Nel frattempo, nell'ennesima storiaccia brutta RaiSet fra Agostino Saccà e l'immancabile Cavaliere, nonché nella storiaccia orrenda della tentata campagna acquisti (con tanto di assegni in bianco, promesse di vice-ministrati e via squallidando), l'unico ufficio ad essere finora perquisito è stato quello di Sebastiano Messina. Al solito. Il male è il termometro, non la febbre.
Nel frattempo la desaparecida Debora(h) Bergamini, ex segretaria di Berlusconi proiettata nella posizione di Direttore dei Palinsesti e del Marketing Strategico (addirittura!) in RAI, sta trattando la sua uscita dalla RAI. Ma in questo cazzo di paese non esiste più il licenziamento in tronco "per colpa"?
In contemporanea, l'ineffabile Agostino Saccà lamenta che i suoi guai in RAI siano cominciati da quando ha dichiarato l'appartenenza di tutta la sua famigghia a Forza Italia. Chissà... secondo Agostino avremmo dovuto fare i salti di gioia nell'apprendere che metà dell'etere era "posseduta" dal padrone di Forza Italia, e l'altra metà diretta da un appartenente alla bella e vasta famigghia di Forza Italia per autocertificazione. E se qualcuno trova la cosa non normale, l'ineffabile Agostino se ne meraviglia e se ne lamenta.
Intanto, puntuale come la cometa, il Cav., anzichè rispondere nel merito alle accuse, ritira fuori la storia stantia delle toghe rosse e della giustizia ad orologeria. Eppure non mi risulta che fra una settimana si voti. E se per una volta il Cavaliere ci parlasse della sua etica e dei suoi valori, anziché parlarci dei valori delle toghe rosse?
Noi saremo ansiosi si sentire anche l'opinione dell'integerrimo Fini, sull'rtica del Cavaliere; e, in rapida sequenza, anche quella del Casini tifoso della Madonna dal Velo Azzurro, del Volonté collezionista di giaculatorie, del Senatur (quello che Roma Ladrona la Lega non Perdona), qualla del Bottiglione amico (ma lo sa solo lui) di Papi ed Imperatori, quella dell'inquisito Cesa, dell'onorevole ex ufficiale della Benemerita Giovanardi, del forcaiolo Gasparri...
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