Quelli che sembrano vaneggiamenti livorosi di un "adulto" di 76 anni (largo ai giovani!), e che rischiano di restituire il paese al nano più alto d'Italia, erano invece cose iscritte nel DNA di questa mezza calzetta della politica. Lo definisco "mezza calzetta" in senso metaforico, useless to say... Nel senso che ha sempre cercato di stare con due piedi in una calzetta. In fondo, è sempre stato con chi "gli ha dato di più". Però una persona di 76 anni, o è già stato Papa, o rimarrà per sempre sacrestano.
Come è noto, prima di essere fulminato sulla via di Arcore, ha passato la vita in Banca d'Italia, sempre con grandi cariche formali e pochissimo potere, visto che Ciampi il komunista di Dini si è sempre fidato "fino ad un certo punto", molto prossimo allo zero. Nel '94, folgorato sulla via di Arcore, il tecnocrate Lambertow sale sul carro del nano, per far parte, come ministro del Tesoro, di uno dei governi più esilaranti (e per fortuna più brevi) della storia d'Italia: il governo Berlusconi, grazie al "tradimento" di Bossi e di Buttiglione, dura meno di sei mesi.
Nel gennaio del '95 Dini riceve l'incarico di formare e guidare un governo tecnico, col compito limitato di portare il paese a nuove elezioni. E' talmente affezionato alla poltrona, che riesce a rimanervi abbarbicato fino al maggio 1996. Un anno e mezzo per indire e far svolgere nuove elezioni: un record!
Nonostante sia stato in carica, prima come Ministro del Tesoro, poi addirittura come Primo Ministro, per due anni (per le cronache, Prodi governa, con un senatore di maggioranza che forse non c'è più, da un anno e mezzo), Dini non riesce a far nulla di quello che oggi rimprovera a Prodi di non aver fatto. Vedere, in proposito, i dati di Eurostat sulle variazioni del rapporto deficit/PIL, sul debito in rapporto al PIL, sulla spesa pubblica, sotto Dini e sotto Prodi. Dini dovrebbe vergognarsi, e stendere un velo pietoso sul suo periodo di governo.
Nel '96, sondaggi alla mano, Lambertow fa il classico salto della quaglia, e passa al Centro - Sinistra: coalizione che vince le elezioni nonostante la presenza di Lambertow. Per il salto della quaglia riceve, come premio, la poltrona di Ministro degli Esteri. Non riusciamo a raccontare le "magnifiche sorti e progressive" della Farnesina negli anni di Dini, semplicemente perchè non ci viene in mente nulla di rilevante. Nel '96 Romano Prodi, complici i sondaggi che lo davano vincente, non gli faceva schifo. Quam mutatus ab illo, Lambertow!!!
Tanto per ricordare: a quelle elezioni il modesto Lambertow si presenta con una lista personale (la "Lista Dini"), che include "Rinnovamento Italiano" (cazzo!!! ma nel '96 questo rinnovatore ha già 65 anni!!! è un ragazzino, rispetto ai 76 anni attuali, ma è tuttavia in età da pensione secondo qualsiasi ipotesi di riforma, inclusa la sua!); include poi un gruppo di "vincenti nati" come il "Patto Segni" ed i "Socialisti Italiani". Insieme, raccatteranno un folgorante 4,6%. Ecco una buona ragione per non dare tempo a Prodi di fare una riforma elettorale che preveda soglie di sbarramento di alcun tipo: Dini resterebbe fuori anche con una soglia si sbarramento dello zerovirgola %.
Nel 2001 Dini, che nel frattempo ha raggiunto i 70 anni, si presenta sempre col suo ossimoro, "Rinnovamento Italiano", con l'Ulivo perdente guidato da Cicciobello. Le cose vanno male...
Nel 2003 Dini, Prodi e Fassino vengono accusati dal "consulente finanziario", Conte Igor Marini, guidato "sapientemente" dalla cosca di centro-destra capeggiata dal post-fascista Trantino, e con lo straordinario impegno di Alfredo Vito, ex DC, pregiudicato, meglio noto come "Mister Centomila Preferenze", di aver incassato mazzette miliardarie per l'affaire Telekom Serbia. A furia di spararle sempre più grosse, ad un certo punto circola un dato che pone le mazzette ad un ammontare superiore addirittura al prezzo totale della transazione. A questo punto persino i fascisti capiscono di aver superato la linea di non ritorno che separa la calunnia dal cabaret, e non insistono nella richiesta di proroga della Commissione.
Ma si sa, Dini è persona generosa: dimentica alla svelta questo torto. Specie se riceve dal centro-destra un aiutino: nel maggio 2006, il suo nome è inserito in una rosa di candidati proposti dalla Casa delle Libertà per la presidenza della Repubblica. Si tratta di una OPA in piena regola, anche se il CSX non si accorge, o fa finta di non accorgersi. Tanto per far capire come stanno le cose anche ai sordi, a settembre Lambertow abbandona il progetto del PD (al quale aveva partecipato addirittura come uno dei 45 membri del Comitato Costitutivo Nazionale).
Un mese dopo (che tempestività!) Lambertow ha già pronto il "nuovo" partitino, simbolo compreso: il nome è altisonante: "Liberal-democratici". I partecipanti un po meno: trattasi di tali Natale D’Amico, Daniela Melchiorre, Giuseppe Scalera ed Italo Tanoni (non si è ancora iscritto Carneade, ma non tarderà). Anche la moglie di Dini, Donatella Pasquali Zingone, beneficiata dall'indulto votato anche dal marito (quelle ésprit de finesse...) , entra nei Liberaldemocratici. La signora Pasquali Zingone in Dini è stata condannata a due anni e 4 mesi di reclusione, ed alla interdizione da qualsiasi carica sociale per 10 anni, per bancarotta fraudolenta, pena interamente condonata, per il dissesto della società Sidema Srl, della quale era stata amministratore delegato. I reati si riferiscono al fallimento per 40 miliardi di lire della società Sidema Srl che riguardò una speculazione in località Castelnuovo di Porto su terreni che non erano edificabili. Non si hanno notizie di cosa abbia distratto l'integerrimo Lambertow dal notare, ed eventualmente bloccare, i loschi traffici della signora.
In occasione del voto sulla legge Finanziaria del 2008 Lamberto Dini, pur votando la manovra di bilancio, annuncia il suo distacco dalla maggioranza di centrosinistra, auspicando il superamento del Governo Prodi. Ieri ha annunciato in pratica l'uscita da Governo Prodi. L'OPA è andata a buon fine. Per la terza volta, Lambertow si vende al miglior offerente. Trantino? Vito? il conte Marini? Tutto generosamente archiviato. "...'so 'rregazzi..."
...Lambertow pensa saggiamente al suo futuro. In fondo, nel 2008 avrà solo 77 anni, e un grande futuro alle spalle...
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