Quando in natura, sia pure con calcolo, oculatezza e persino buona volontà, si vuole andar contro il buon senso, diventa inevitabile peggiorare le cose a danno degli innocenti.
Alitalia non é un`azienda decotta o morente é al contrario un`azienda “vampiro”. Difatti per legge naturale Alitalia avrebbe dovuto essere defunta già da decenni, per l`evidente ragione che I presupposti su cui ancora oggi riposa la sua gestione, ossia il monopolio protetto ed il trasporto di elite dove il prezzo é variabile marginale, sono ahimé tramontati da tempo. Anzi oggi tende ad affermarsi l`esatto opposto, ovvero la liberalizzione (anche eccessiva) ed il trasporto di massa dove il costo é oramai l`unico dato che interessa al potenziale cliente, che accetta in cambio servizi minimi. Ma mercé un meccanismo diabolico, fatto di clientele, privilegi, insipienza, furfanteria Alitalia continua ad esistere, ma come un morto vivente, cioé come il vampiro che per sostentarsi succhia il sangue ai viventi sani, creando altri vampiri.
Il buon senso ce lo mostra: in altri paesi quando si sono presentati casi simili si é corsi ai ripari più o meno tempestivamente, azzerando la situazione compromessa, anche con un fallimento, e riprendendo il servizio con nuovi criteri. Tali situazioni non hanno provocato rivoluzioni o carestie, anzi nel tempo hanno evitato disastri peggiori. Neppure si é avuta un`interruzione dei voli, avvenedo il passaggio dalla vecchia alla nuova gestione in maniera documentale, senza sostanziali variazioni nei collegamenti essenziali e nelle strutture collegate. Naturalmente certi privilegi, fringe benefits, regalie, sono scomparse. Il lavoro é diventato meno piacevole e gratificante, ma nella maggioranza dei casi l`impiego é stato salvato. Ripeto basta guardare quanto avvenuto in altri paesi simili al nostro.
Ma da noi questo é improponibile. Allora si va contro la logica. Difatti anche un`educanda del primo anno capisce che il patto con Air France é truccato da dirimenti riserve mentali. Escluso che Spienetta vada a mettere del proprio solo per tamponare e sostenere sine die l`attuale situazione, é evidente che il suo scopo immediato é limitare nel numero e nel tempo I privilegiati (e non) che deve mantenere al fine di acquisire la compagnia ed eliminare un concorrente diretto. Nel futuro é parimenti ovvio che cercherà di inglobare le attività utili di Alitalia in Air france (o controllate) mentre le passività saranno concentrate “nella comapgnia di bandiera ad italianità certa” con l`idea di liberarsene all`occasione propizia. Salvo far poi quel bel fallimento che oggi tanto si teme.
Invece I venditori (governo, opposizione e sindacati) hanno la riserva mentale opposta: ovvero perpetuare il coacervo di artifizi che mantengano intatta l`attuale situazione del personale ed aziendale sine die. In altri termini vampirizzare Air France o chi dovesse subentrare al suo posto. Un osservatore esterno potrebbe anche divertirsi nel vedere l`esito della contesa, ma il contribuente italiano assolutamente no, perchè é certamente perdente in entrambi I casi dovendo continuare a pagare come ora essendo sempre malservito. Difatti é lampante che I francesi non si sognino neppure di cedere gratuitamente un pezzetto della loro grandeur per foraggiare quelli che già Dumas chiamava “I figli dei Gracchi”. Quanto poi alla berlusconiana cordata sarebbe pure peggio, perché I quattrini oltra ai contrubuenti cornuti e mazziati ce li metterebbero pure I risparmiatori. State tranquilli che Berlusca e soci di loro nell`attuale Alitalia ci prenderebbero solo gli emolumenti, ma euro da conferire nisba!.
Quanto a Malpensa temo sia pia illusione elettorale dividerne la sorte da quella di Alitalia. Malpensa 2000 non é la spazzatura di Napoli come dice il cafone Santoro, ma é egualmente un prodotto del craxsismo e del clientelismo, in passato come ora. Io non sono ingegnere aeronautico quindi mi asterrò dall`entrare in dettagli tecnici, ma é evidente che l`hub milanese presenta non pochi difetti strutturali, di collegamento e di esercizio che invogliano veramente il pubblico locale ad evitarlo per servirsi di Linate o altri aeroporti del nord verso altri hubs europei. A conti fatti anche in regime di attività normale ed economicamente di mercato mi risulta difficile credere che una compagnia delle dimensioni di Alitalia possa permettersi due hubs. Ridicola poi é l`idea della causa SEA/Alitalia, per la semplice ragione che – a parte il lucro dei legali – il debitore anche se condannato non pagherà mai una lira di danni, Ovvero se Alitalia resta vampiro é come chiedere un indennizzo ad un nullatenente, se diventa francese é certo che Spinetta prenderà le sue belle precauzioni.
Unico vantaggio della SEA e del suo
personale é che per adesso gli aeroporti di Milano non sono ancora dei vampiri
e quindi possono e dovranno stare sul mercato senza Alitalia, ma accollandosi I
costi ed I sacrifici conseguenti. Ammenoché non si voglia il mal comune mezzo
gaudio, ovvero si organizzino le cose in maniera che crerdendo di evitare il
disastro di una non si provochi la rovina pure dell`altra. Ne vedremo delle belle. Omaggi,
e.s.
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