Gianni De Gennaro va processato per i tragici fatti del G8 di Genova 2001. Il comportamento dell´ex capo della polizia è infatti sotto la lente degli inquirenti per tutta la durata di quei drammatici giorni, denunciati anche da Amnesty International come violazione dei diritti umani. I pm Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini hanno richiesto il rinvio a giudizio per De Gennaro e alcuni suoi sottoposti. Sono numerose infatti le telefonate intercettate all'ex questore di Genova, Francesco Colucci, a colloquio con Spartaco Mortola, ex capo della Digos di Genova, e con altri colleghi, contestate a De Gennaro, imputato d´induzione alla falsa testimonianza con l'aggravante di «aver determinato a commettere il reato persona a lui sottoposta e con abuso della funzione pubblica esercitata quale direttore generale del Dipartimento della pubblica sicurezza». Della stessa accusa deve rispondere Mortola, mentre Colucci di aver reso falsa testimonianza.
I brogliacci delle telefonate, già contenuti nell'avviso di conclusione indagini preliminari ed in parte già noti, sono stati depositati in segreteria dai pm Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini, perché il tribunale conosca gli atti da cui sono scaturite le accuse nei confronti dei tre indagati, per cui è stato aperto un fascicolo a parte.
Il dettaglio, secondo l'accusa, su cui De Gennaro voleva che Colucci cambiasse la sua deposizione, cosa che fece durante la testimonianza, è su chi aveva inviato Roberto Sgalla, direttore dell'ufficio pubbliche relazioni del dipartimento di polizia, nella scuola Diaz la notte dell' irruzione. Colucci perciò in aula corresse la sua versione precedente dicendo di essere stato lui ad aver inviato Sgalla e non il capo della polizia. Secondo gli inquirenti questo dimostrerebbe che anche i vertici romani erano a conoscenza del blitz della polizia deciso in questura a Genova.
Una delle telefonate risale al 26 aprile dell'anno scorso, prima dell'audizione del 3 maggio di Colucci come teste nel processo per la sanguinosa irruzione nella scuola Diaz, in cui l' ex questore dice: «Ho parlato con il capo, devo rivedere un pò...e fare marcia indietro». In un'altra telefonata, del 28 aprile, Mortola dice a Colucci, che gli chiedeva di ricordargli cosa era successo la notte della Diaz perchè aveva ricordi confusi «Devi dire solo quello che ricordi, devi dire la verità». Colucci poi incalza Mortola per sapere cosa era successo durante il G8 e gli fa una sfilza di domande: quanti sono stati gli arrestati alla Diaz? E nei vari giorni del G8? C' è stato anche un assalto al carcere? Chi c'era alla riunione in questura dove si decise la perquisizione? Insomma Colucci pare che non ricordi più niente del G8 e si fa imbeccare da Mortola per paura di non saper rispondere alle domande degli avvocati e dei pm. Infine il 5 maggio, dopo la deposizione in aula che gli costerà l'accusa di falsa testimonianza, Colucci commenta soddisfatto: «Sono andato bene, ho detto le cose giuste».
Dal 4 maggio in poi Colucci chiama a raffica Mortola e altri colleghi, rivendicando l'appoggio del capo, esprimendo il desiderio che De Gennaro venga nel processo a deporre. Invece il pm Enrico Zucca comunica in aula a sorpresa di rinunciare a sentire come teste De Gennaro. Mortola parlando l'8 maggio con Colucci della revoca della citazione del «capo», aggiunge: «Il capo comunque si è detto disposto, perché mi ha chiamato venerdì Luperi (ex numero due Ucigos, a sua volta imputato nel processo, che oggi ha fatto spontanee dichiarazioni) a testimoniare a nostro favore. E allora praticamente tutti gli avvocati fanno opposizione alla revoca di citazione di Zucca e lo citeremo come testimone a nostra difesa».
Ma la cosa non avverrà in quanto il capo della polizia era già indagato per induzione alla falsa testimonianza. Il 22 maggio Colucci riceve infatti l'avviso di garanzia della procura per falsa testimonianza, a cui fanno seguito quelli per De Gennaro e per Mortola.
Siamo nati Tafazzi, moriremo Tafazzi. A volte ho una irrefrenabile tentazione di prendere Prodi per il bavero, e di chiedergli: ..."PERCHE'???"... Perchè nel momento in cui Prodi ha avuto la geniale idea di nominare De Gennaro Commissario Straordinario in Campania, i fatti per i quali oggi viene chiesto il rinvio a giudizio erano tutti già noti e chiari, e contenuti nell'avviso di garanzia. Non avremmo avuto una figura insospettabile da proporre per quell'alto incarico? Ora la Destra, in campagna elettorale, potrà comodamente rovesciarci addosso non solo milioni di tonnellate di spazzatura (pronta a dimenticare le proprie corresponsabilità), ma anche la nomina di un presunto bandito come commissario ad acta. Grazie, Prodi.
Nel frattempo io continuerò a chiedere all'amica Haidi Giuliani PERCHE' non farà parte del nuovo Parlamento, lei che, praticamente da sola, ha continuato a battersi per la costituzione di una commissione d'inchiesta su Genova, Cile. Commissione che sarebbe stata l'unico strumento atto a definire almeno delle condanne morali, visto che le condanne giudiziarie saranno vanificate dall'arrivo della prescrizione.
Cara Haidi, ci DEVI una risposta. Non ti sei voluta ricandidare? e in tal caso perchè? Oppure non ti hanno voluto ricandidare, e in tal caso CHI?
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