Ed ora… rivoluzione! Tiriamo fuori… le armi!
Sì, ora bisogna partire a fare la rivoluzione. Tiriamo fuori le armi… le armi delle nostre convinzioni migliori, le armi delle nostre scelte radicali, le armi della nostra ostinazione per un mondo fondato sulla giustizia per tutti! Partiamo: facciamo la rivoluzione. Partiamo dai ragazzi ed educhiamoli al meglio, togliendoli dagli artigli di un falso benessere, dalla bastarda cultura dell’avere dell’Idiota, dalle ideologie di merda della Lega.
Tiriamo fuori gli ideali-ideali, - senza cedere a compromessi - liberandoli dai partiti osceni di una Sinistra serva del Mostriciattolo. Crediamoci, e da oggi iniziamo una lotta spietata, senza riverenza alcuna, contro i falsi profeti che ci vendono fumo, chiedendoci l’anima. Mi rivolgo agli atei, ai non credenti, ai ricercatori di una Verità, ormai frantumata dall’idolo di cartapesta di una religione senza cuore.
Voi siete la speranza di un mondo migliore. Ma attenti: via i pregiudizi secolari, non dividiamoci sul Dio della religione. Uniamoci sull’Uomo e sull’Universo. Qui basta crederci, con tutta l’anima, senza accusarci impietosamente sul passato. Guardiamo al presente, se vogliamo che fra poco - spero, fra poco - la nostra Italia torni ad essere governata da Uomini nuovi e da Donne nuove, con la passione folle del Bene Comune.
Perché aspettare? Il Mostriciattolo e i suoi servi devoti ci porteranno alla disperazione. Io, credente, io ministro del Cristo radicale, lotterò perché la “mia” Chiesa esca dal diabolico circolo vizioso che da tempo la tiene prigioniera. So che tanti cristiani stanno aprendo gli occhi: che abbiano però anche il coraggio di parlare, di urlare, di farsi avanti.
Credenti e non credenti, uniamoci, usando gli strumenti a nostra disposizione: i siti, gli YouTube, la posta elettronica… Ognuno con la sua testa, con la sua fede, con le sue ideologie, purché… purché tutto converga verso l’umanesimo integrale.
Don Giorgio De Capitani (www.dongiorgio.it)
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