"CHI L'HA VISTA"? Parliamo della "cordata italiana". Parliamo in genere del problema Alitalia, che in questo momento dovrebbe avere in cassa liquidità e crediti per meno di 200 milioni. Non fate scherzi, ragazzi. Oggi il dossier Alitalia è SPARITO da tutti i maggiori quotidiani online. Chi ha nascosto la cordata italiana, la tira fuori, non faccia il pirla...
CORSERA del 4 aprile: C' è un imprenditore di Busto Arsizio trapiantato a Roma pronto a investire 2 milioni di euro nella cordata italiana per Alitalia. È Orlando Corradi, 68 anni, titolare di Mondo Tv, società quotata in Borsa fra i leader europei nella realizzazione di «cartoons» (fra le produzioni numerosi i film a carattere religioso). «La disponibilità è a titolo personale e solo in presenza di un progetto imprenditoriale serio», ha dichiarato. Mondo Tv ha rapporti commerciali molto solidi con Rai e Mediaset.
IL TEMPO 18 Aprile: Alitalia: Ermolli confida al Cav: cordata in panne, è meglio Air France - Prove tecniche di larghe intese sulla vicenda Alitalia. La strada che porta alla cordata italiana appare poco praticabile, tanto che lo stesso Bruno Ermolli, presidente di Sinergetica e uomo incaricato da Berlusconi di sondare il terreno imprenditoriale, avrebbe riferito al futuro premier di cambiare rotta. Ermolli ha consultato molte aziende (tra cui il fondatore di Air Europe Lupo Rattazzi) e ottenuto discrete aperture di credito per incassare la «fiches» da piazzare su Alitalia. Ma non basta. L'operazione è molto più complessa dal punto di vista industriale e solo una grande compagnia aerea potrebbe gestire una ristrutturazione. Ermolli lo ha capito e non disdegna l'ipotesi Air France-Klm, a patto che garantisca una maggiore valorizzazione per Malpensa. Non a caso Berlusconi non chiude più la porta ai francesi ma ribadisce l'importanza «che Alitalia resti la compagnia di bandiera italiana e che le decisioni vengano prese in Italia. Se Air France dovesse ritornare al primitivo progetto di un'Alitalia con pari dignità rispetto alle altre due compagnie, con direzione italiana, è un'ipotesi di cui si può discutere. È un'ipotesi di cui si può discutere e di cui sarò lieto di discutere, una volta che avrò l'incarico e sarò a Palazzo Chigi anche con il presidente francese Nicholas Sarkozy».
Sul tappeto resta in pole position l'ipotesi Air France-Klm, ma vengono battute anche altre piste. Non quella russa di Aeroflot che ieri ufficialmente si è chiamata fuori dalla gara anche se l'incontro in Sardegna tra Berlusconi e Putin potrebbe riservare delle sorprese. Tramontata anche la cordata italiana, restano solo altre due opzioni poco realistiche: AirOne sostenuta da Intesa SanPaolo oppure la tedesca Lufthansa. Il Tempo 18/04/2008
UNIONE SARDA del 19 aprile - Alitalia: Intesa smentisce partecipazione a cordate - "La disponibilità di principio c'è sempre, ma per ora non c'è nulla di nuovo rispetto al passato" - Sono "destituite di qualunque fondamento ipotesi e ricostruzioni riferite ad Intesa Sanpaolo contenute nell'articolo in questione". È quanto dichiara un portavoce della banca guidata da Corrado Passera in merito alle indiscrezioni sulla formazione di una cordata italiana per l'acquisizione di Alitalia, con Intesa Sanpaolo a guida del consorzio di banche. In particolare, la cordata vedrebbe la presenza al 40% di Air One, al 40% dalle banche ed al 20% dagli imprenditori. "In merito alla vicenda Alitalia - prosegue il portavoce - per Intesa Sanpaolo non c'è nulla di nuovo rispetto a quanto dichiarato ripetutamente e anche recentemente dai vertici dell'Istituto". Nei giorni scorsi il top management della banca ha più volte ribadito che dopo la scelta da parte del Tesoro di avviare trattative in esclusiva con Air France non c'è più nulla allo studio sul dossier Alitalia. Ieri Gaetano Miccichè, responsabile della divisione Corporate di Intesa San Paolo, spiegando che "la disponibilità di principio c'è sempre, ma per ora non c'è nulla di nuovo rispetto al passato", ha sottolineato che "non ci sono contatti con AirOne".
UNIONE SARDA del 20 Aprile - Alitalia: i dubbi di Aeroflot - La stampa russa pubblica le perplessità dei vertici della compagnia dopo i colloqui Putin Berlusconi: 'Tratteremo se ci sarà ordinato'. Intanto il Tesoro prepara il decreto per una linea di credito da 200 milioni di euro - Nella sua tappa in Sardegna Putin aveva detto al presidente del consiglio in pectore Silvio Berlusconi che Aeroflot era pronta a riprendere i contatti per negoziati su Alitalia. Ma i vertici della compagnia russa non sono entusiasti, semmai ‘rassegnati’ a farlo in caso di ordini dall'alto: lo sostiene oggi il quotidiano Vedomosti, citando fonti di Aeroflot. Dal punto di vista economico, sostengono le fonti del giornale, l'acquisto del pacchetto di controllo di Alitalia "sarebbe insensato, perchè la situazione finanziaria nell'ultimo anno è ulteriormente peggiorata e la capitalizzazione è caduta del 40%". Tuttavia, proseguono le fonti, "se ci verrà ordinato, cominceremo nuove trattative". La soluzione ottimale, hanno detto al giornale gli interlocutori della compagnia russa, "sarebbe la creazione di un consorzio con un'altra compagnia aerea, che permetterebbe di minimizzare i rischi". In quel caso, il candidato ideale "sarebbe Air France-Klm". Analisti interpellati da un altro quotidiano, Vremia Novostei, si sono detti convinti che trattative dirette fra le due compagnie non porterebbero a nessun esito: "la soluzione dei problemi di Alitalia può essere trovata solo ai massimi livelli politici".
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