Stanotte si terranno le primarie del partito democratico in Pennsylvania, che assegneranno un totale di 188 delegati. In questo momento le previsioni del New York Times assegnano, per la fine delle primarie, che si concluderanno il 3 Giugno in Montana e Sud Dakota, un totale di voti degli elettori di 1635 per Obama e di 1474 per Hillary (che è leggermente favorita dai sondaggi in Pennsylvania).
Dunque, ai 2025 delegati necessari per la nomination, mancherebbero 551 voti a Hillary, 390 ad Obama (voti che dovranno venire dai superdelegati). Dunque Obama è leggermente favorito, ma la tetragona resistenza della Clinton rischia di far si che... fra i due litiganti, il terzo goda.
Mentre infatti fino ad un paio di mesi fa i sondaggi davano nettamente vincente Obama versus McCain, ora McCain (sempre secondo i sondaggi), sarebbe vincente con scarso margine su Obama, e con più ampio margine su Hillary.
Da molte settimane ormai, infatti, McCain può fare campagna presidenziale, come candidato ufficiale dei repubblicani, mentre Obama e Hillary sono costretti a far campagna l'uno contro l'altro, giocando ognuno a distruggere l'immagine dell'avversario, a tutto vantaggio del candidato repubblicano. Insomma, stanno facendo di tutto per regalare la vittoria all'avversario comune, McCain.
Potrebbero ancora recuperare, se solo la probabile perdente delle primarie democratiche (la Clinton) si decidesse a farsi da parte, senza aspettare il 3 giugno. Non accadrà. E' una donna molto ambiziosa, accecata ormai dalla rabbia per aver dilapidato un iniziale, enorme vantaggio, sbagliando tutto quello che poteva sbagliare. McCain ringrazia.
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