Si, ricominciamo. Mi ha molto colpito, stamattina, il commento di Marco Esposito, che pur con la sua abituale correttezza formale, mi richiama in un certo senso all'ordine. In poche, semplici parole, con un giro di parole, mi dice: si, il blog lo hai fatto tu ed è tuo, però nel momento in cui è diventato un centro di aggregazione che, in alcune giornate calde, permette ad alcune migliaia di persone di confrontarsi, di discutere, di litigare, di farsi reciprocamente coraggio, tu ne perdi in un certo senso il possesso in esclusiva. Il Tafanus diventa, che tu lo voglia o no, una sorta di Agorà.
E' in una certa misura un discorso da figlio di buona donna, che però accolgo, con un certo orgoglio, e ponendo una condizione: esattamente per le stesse ragioni illustrate da Marco, nei prossimi mesi mi piacerebbe riuscire a costituire un gruppo di persone che assicurino la sopravvivenza del blog, sia dal punto di vista editoriale, che tecnico, che economico, anche quando io non dovessi essere più in grado di occuparmene.
E veniamo ad alcune considerazioni su quello che è successo. Abbiamo perso. Abbiamo perso di brutto, ed in misura tale (9 punti sia alla Camera che al Senato), che qualsiasi tentativo di trovare delle attenuanti, suonerebbe falso e consolatorio. Abbiamo un solo alibi: in un paese di analfabeti di ritorno, chi ha in mano il 90% della comunicazione TV non può che vincere. Ma questo alibi è un boomerang, perchè abbiamo pur avuto, nel 1996, i numeri per troncare l'incesto TV-Politica, e non lo abbiamo fatto. Quindi, colpa nostra. Ma vediamo di fissare alcuni punti:
-1) L'insostenibile leggerezza dei sondaggi: anche oggi, come già nel 2006, i sondaggisti hanno dimostrato di essere braccia rubate alla paleontologia o al rugby. Prima del black-out, il PD era dato dietro di 6,5 punti; il 5 aprile era dietro di 4 punti; il 10 aprile era dietro di 2,5 punti alla Camera, ed era pari al Senato. Persino i primi exit-polls davano il PDL avanti al PD di 2 punti. Poi la catastrofe: 9 punti alla Camera, 9 punti al Senato.
-3) Il mistero delle curve di scrutinio: anche oggi, come nel 2006, le curve di scrutinio iniziano in un certo modo, e, decile dopo decile, peggiorano per il CSX, e migliorano per il CDX, senza soluzione di continuità. Se c'è una spiegazione statistica, io non sono riuscito a darmela. Per capirci, basta confrontare il grafico dello scrutinio alla Camera, con quello dello scrutinio alle comunali di Roma. A Roma, dopo il 25% di sezioni scrutinate, i dati si stabilizzano sul valore che poi sarà quello finale. Alla Camera i dati si divaricano dall'inizio alla fine, senza mai raggiungere un punto di equilibrio. Perchè?
-4) Il mistero della Bianca: sembra che anche nel 2008, come nel 2006 (ma al contrario di tutto il precedente mezzo secolo) le schede bianche siano improvvisamente diventate un fenomeno marginale, ed equilibrato in tutto il territorio nazionale. Prima di queste due tornate elettorali, il loro numero era 4 volte più consistente, e la loro distribuzione era molto più "random" sul territorio nazionale.
-5) Nonostante queste stranezze, la nostra sconfitta è stata talmente ampia, che non basta nessuna teoria su eventuali brogli ad annullarne la portata. Abbiamo perso e basta. Abbiamo perso il Senato, la Camera, l'Estero, il Friuli; in Sicilia abbiamo perso più nettamente di prima, nonostante uno scontro fra candidati (Lombardo e Finocchiaro) per i quali ogni confronto qualitativo suonerebbe blasfemo. Forse perderemo la provincia di Foggia. Abbiamo perso i comuni di Brescia, Bareggio, Gorgonzola, Villafranca, Viareggio, Porto San Giorgio, Formia. Potremmo perdere anche Roma. Abbiamo guadagnato solo Sondrio, Sulmona, forse Nettuno.
Cosa abbiamo sbagliato: abbiamo fatto cose importantissime per il bene comune (risanamento dei conti) ma che parlano poco o niente al portafogli individuale. Abbiamo fatto delle cose (riduzione o abolizione dell'ICI per alcune fasce di reddito), ma in tempi tali che nessuno ne ha visto i benefici PRIMA del voto. Abbiamo parlato troppo di tesoretti che poi non venivano redistribuiti. Abbiamo lasciato RaiDue in mano ai fascisti, ed il TgUno ad un cerchiobottista come il puffo Riotta, senza considerare che dall'altra parte c'erano tre reti TUTTE e SOLO nella disponibilità del "principale esponente dello schieramento a noi avverso". Abbiamo tenuto un portavoce con credibilità pari a zero, per cui ogni leaderino, ogni volta che vedeva un microfono, riusciva a precipitarsi a sparare le sue cazzate di giornata.
Abbiamo avuto il "peccato originale" di uno schieramento fatto da cento partitini, ognuno con le sue ambizioni di poltrone, poltroncine, strapuntini e visibilità. Una maggioranza così striminzita al Senato, che qualsiasi Turigliatto, Mastella, Dini, e persino Bordon o Mansione, era cosciente di avere una forza contrattuale marginale pari a 99.
Il programma, che avrebbe dovuto rappresentare una sorta di "camicia di forza" per tutti, era al tempo stesso troppo lungo, e troppo vago. La verità è che Prodi ha tenuto insieme, con ammirevole caparbietà, ma finchè ha potuto, un caravanserraglio al cui interno c'era tutto ed il contrario di tutto. Prodi ha fatto anche cose egregie, ma le sue capacità di comunicazione sono quelle che sono. Tenere insieme questo circo Barnum con due voti di maggioranza per quasi due anni è stato un miracolo.
Veltroni ha fatto due miracoli: il primo è stato quello di fare un partito del 34% in pochi mesi; il secondo è stato quello di stabilire "de factu" una sorta di bipartitismo che all'improvviso ha reso "superflui" 11 partiti su 15, e dettando l'agenda a Berlusconi, che invece era abituato a dirigere lui l'orchestra. Veltroni ha perso. Onore a Veltroni. Da domani la politica italiana non sarà più uguale a prima.
Il suicidio della sinistra: la sinistra non è stata uccisa da Veltroni. La sinistra si è suicidata. Molti dei frequentatori di questo blog (tanto per fare qualche nome: io stesso, Farinella, forse Triestino, e mi scuso per i molti che non cito) non avrebbero desiderato altro che poter votare per una sinistra forte e unitaria, che bilanciasse la forza egemonica del PD. Ci siamo trovati di fronte ad una sinistra frazionata in 9 (nove) microparticelle. La sinistra è riuscita a fare la scissione dell'atomo. Con tutta la buona volontà, molti di noi non si sono sentiti di disperdere in tal modo il loro voto alla Camera. Molti di noi, tuttavia, hanno dato il loro voto alla SA al Senato, per aiutare la sinistra-sinistra a superare lo sbarramento dell'8%. Non è bastato. Oggi dobbiamo constatare che se anche TUTTI i voti di questa SB (Sinistra Brancaleone) fossero andati al PD, non sarebbero bastati per far vincere il CSX. Ma questo lo abbiamo imparato solo a posteriori, e quindi evito di fare del "senno di poi", cosa che detesto.
COSA HA SBAGLIATO IL TAFANUS: Per cominciare, inizialmente è stato scettico sul PD, e fiducioso nella capacità di "ciò che restava a sinistra del PD" di trovare una sua capacità di aggregazione. Non è successo, ed il Tafanus, in una fase iniziale, ha parlato del PD con un sovrappiù di reticenza.
Il Tafanus, per un lungo tratto, è stato forse troppo fiducioso nell'andamento dei sondaggi. D'altra parte erano "quasi" concordanti sondaggisti di diverso orientamento politico: Euromedia e ClandestinoWeb da una parte, SWG, Ipsos, Ipr Marketing dall'altra. Il Tafanus ha peccato di eccessivo ottimismo "in proprio", ed ha peccato per aver contribuito a diffondere "giù per li rami" questo ottimismo". Forse una maggior dose di pessimismo non avrebbe cambiato i risultati, ma avrebbe contribuito ad attenuare la delusione di oggi, del Tafanus e dei suoi amici.
Una cosa di cui il sottoscritto non ritiene, a torto o a ragione, di doversi far carico, è una carenza d'impegno. Il sottoscritto ha fatto tutto quello che fisicamente ed umanamente era possibile fare, e forse anche qualcosa di più, avendo curato il blog sempre, con pause mai più lunghe di 24 ore, nonostante alcuni piccoli "intoppi" chirurgici ed ospedalieri.
Ora RICOMINCIAMO. Il grafico degli accessi al Tafanus negli ultimi 30 giorni, che riporto, ci dicono che nei momenti nei quali ai cittadini è richiesto un grande impegno civile, le persone che frequentano questo spazio sono sempre più numerose. Questo blog ha conosciuto un minimo assoluto di accessi il 5 aprile, in coincidenza col nostro massimo stato di incertezza, e dei massimi di 3000 accessi nei giorni caldi del voto e degli scrutini. Un grandissimo impegno civile. Ricominciamo da qui. Nei prossimi giorni tracceremo una strategia di medio termine per il blog, non solo in termini di linea editoriale, ma anche in termini di eventuale allargamento delle sue funzioni verso un maggior attivismo. Ed ora, al lavoro...
SOCIAL
Follow @Tafanus