"...meno male che Silvio c'è..."
...per fortuna che Silvio c'è!... altro che par condicio! fossi Veltroni, farei andare il nano in TV a reti unificate, otto ore al giorno. Perchè a questo minchione basta avere una telecamera o un microfono davanti, e comincia a darsi martellate sui coglioni con una violenza che neanche Tafazzi. Gli consentirei anche l'accompagnamemto di Apicella...
Berlusconi attacca l'era Ciampi - Incidente diplomatico che nasce da una battuta del Cavaliere sulle sue difficoltà con il predecessore di Napolitano. La replica non si fa attendere: 'Qui mai nessuno di parte' - "Sempre esercitata una funzione di garanzia"
ROMA - Berlusconi attacca Ciampi e il Quirinale risponde difendendo il predecessore di Napolitano: "Mai pregiudizi ostili nei confronti di qualsiasi parte politica". L'incidente si consuma tra la mattina e la sera del penultimo martedì di campagna elettorale. Il Cavaliere, accorgendosi forse di aver esagerato in una dichiarazione mattutina, frena, nel pomeriggio ribadendo amicizia e rispetto per Napolitano e aggiungendo una telefonata di chiarimento, ma il capo dello Stato precisa comunque che il Quirinale come istituzione si è sempre comportato secondo costituzione e prassi e non si è mai accanito contro chicchessia.
Tutto comincia con una dichiarazione di Berlusconi al "forum" del quotidiano romano il Tempo. "Andiamo a palazzo Chigi sapendo che non andiamo ad una festa. Poi abbiamo le istituzioni non certo con noi. La sinistra ha messo le mani su tutte le istituzioni, sarà difficile molto difficile svolgere il compito del governo del Paese... E non può fare leggi che poi non devono passare sotto le forche caudine del capo dello Stato e mi ricordo con Ciampi...",
Più tardi, lo stesso Cavaliere capisce che è meglio raffreddare e distinguere. Lo fa con un comunicato che, però, otterrà solo parzialmente l'effetto desiderato: ''Non c'entra nulla il presidente Napolitano, con cui ho un ottimo rapporto e a cui porto stima e affetto, che so essere ricambiate''. E Bondi fa sapere che Berlusconi ha telefonato al presidente della Repubblica per chiarire "ancora meglio il senso del suo intervento".
Evidentemente, però, Napolitano ci tiene a difendere l'alta istituzione che rappresenta indipendentemente dal suo personale coinvolgimento nella critica. Di qui il comunicato del Quirinale che chiude la questione con una bacchettata a Berlusconi: "La presidenza della Repubblica - chiunque ne fosse il titolare - ha sempre esercitato una funzione di garanzia nell'ambito delle competenze attribuitele dalla Costituzione senza mai sottoporre a interferenze improprie le decisioni di alcun governo, e considera grave che le si possano attribuire pregiudizi ostili nei confronti di qualsiasi parte politica".
Repubblica.it - 1° Aprile 2008
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