di GIUSEPPE BALDESSARRO - Repubblica
COSENZA - Va bene il taglio dell'Ici, ma che a pagarlo debbano essere soprattutto Calabria e Sicilia, non piace agli enti locali delle due regioni. Parlano di "banditismo", di "rapina", di "tangente pagata alla Lega di Bossi". Monta la protesta sulle due sponde dello Stretto di Messina. E se i siciliani per il momento affidano le loro "preoccupazioni" a interrogazioni parlamentari e richieste "di chiarimento", le province e i comuni calabresi si sono incontrati oggi a Sibari, per una manifestazione regionale dal titolo emblematico: "Fondi statale 106 dirottati: uno scippo intollerabile". Una riunione convocata dai presidenti delle province di Cosenza e Crotone, Mario Oliverio e Sergio Iritale. Voluta, si dice, "per organizzare forme di opposizione civile, ma determinata". A preoccupare sono i numeri di una decisione che "nei fatti, affonda le mani nelle tasche di territori già in ritardo di sviluppo".
Secondo le previsioni serviranno complessivamente 2,6 miliardi di euro per rimborsare i comuni dei mancati introiti dovuti all'abolizione dell'Ici. Una cifra che comprende anche lo sgravio già introdotto da Romano Prodi. Per la copertura il governo Berlusconi ha dato una "sforbiciata" a una settantina di norme e micronorme dell'ultima Finanziaria e del decreto mille-proroghe. Ma le somme più consistenti arriveranno dai fondi che erano destinati alle infrastrutture e alla difesa del suolo (ex risorse Ponte Stretto) in Sicilia e in Calabria (1.363,5 milioni di euro) [...]
Si può dire, con ésprit de finesse, che dei guai finanziari eventuali di Calabresi e Siciliani non ce ne fotte un cazzo? Quali fossero i ceti elettorali di riferimento del nano di Arcore lo sapevano anche i muri. Che l'abolizione dell'ICI alla metà più ricca dell'Italia la avrebbero pagata i più poveri, pure. Ciononostante calabresi e siciliani, da perfetti allocchi, hanno scelto il cainano (in Calabria il nano batte Veltroni 45 a 37; in Sicilia, addirittura, 55 a 29; alle elezioni regionali Lombardo (cosca Cuffaro) ha battuto la Finocchiaro 65 a 35. Alle precedenti politiche in Sicilia Berlusconi ha vinto per 61 a ZERO; è stata anche la regione che ha preferito Totò Cuffaro alla Borsellino, e Gianfranco Micciché a Caponnetto.
Che si fottano, e che riflettano per il futuro. Amen
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