Facciamo un piccolo passo indietro. I governi Berlusconi II e III (2001 – 2006) hanno fatto di tutto, ma proprio di tutto, per farci vincere, sia pure in maniera controversa (per come si sono svolti i conteggi dei voti) nel 2006. Intanto, basta guardare l’elenco dei ministri di questi governi: l’unica figura presentabile senza arrossire era Ruggiero, che non a caso è fuggito dopo sei mesi, non appena ha capito, oltre ogni ragionevole dubbio, che si era cacciato in un governo di mascalzoni, preoccupato solo di proteggere la roba del padrone, e di salvarlo dalla galera. Chi volesse fare un sintetico “ripasso” delle mirabilia del Berlusconi II e III, non ha che da aprire il post linkato sotto:
I disastri di Berlusconi: 2001/2006
La nostra brevissima stagione di governo (2006 – 2008) è iniziata sotto i peggiori auspici. Alcuni imposti dalla precedente maggioranza (legge porcata, con conseguente maggioranza striminzita al Senato). Altri guai ce li siamo fabbricati con le nostre mani, nella fase finale della campagna elettorale, e durante i due anni scarsi di governo. Vado in ordine sparso:
# Era proprio necessario cambiare per l’ennesima volta il “logo” dell’alleanza”? Confesso che se uno mi chiedesse oggi, a caldo, quando sono nati e quando sono morti i marchi Ulivo, Perlulivo, Unione, avrei delle serie difficoltà.
# Era proprio indispensabile scrivere un programma di 284 pagine, che forse solo un masochista come me è riuscito a leggere, spinto più dal dovere professionale che dall’interesse? Dentro c’era di tutto, e quindi non c’erano i pochi principi fondanti che sarebbero davvero serviti. Per esempio, i meccanismi regolatori per la formazione di decisioni “di coalizione”, da approvare nel chiuso delle segrete stanze, anche a maggioranza; anche a costo di chiudersi in conclave e di scannarsi”. Però, Disposti poi tutti a sostenere all’unanimità le decisioni assunte.
# Dato per scontato che un portavoce unico serve, era proprio necessario scegliere Sircana? Il pover’uomo, a prescindere dagli incidenti di percorso gossippari, aveva comunque una capacità comunicativa forse inferiore a quella dello stesso Prodi, cioè vicina allo zero.
# Siamo sicuri che candidare i Dini, i Mastella, i Caruso, i De Gregorio, i Latteri, sia stata una grande idea?
# Berlusconi aveva fatto un esecutivo di 98 persone. Era proprio necessario farne noi uno di 102 persone (all times record)? Su questa cosa, in termini di comunicazione, siamo stati massacrati. Sarebbe stata “mission impossibile” abolire (o non creare) 5 strapuntini da sotto-vice-segretario, e metterci nella condizione di dire che, anche se di poco, avevamo ridotto il numero di poltrone rispetto a Berlusconi?
# Perché non abbiamo affrontato i temi caldi (assetto TV, conflitto d’interessi, commissione G8, PACS, abolizione delle leggi ad personam), SUBITO, nei primissimi giorni di governo, quando a chiunque, fresco di nomina, sarebbe riuscito molto difficile mettersi di traverso?
# Perché non abbiamo sfruttato meglio, in termini di timing e di comunicazione, le tante cose buone che pure avevamo prodotto? Una per tutte: persino l’abolizione dell’ICI per il 40% delle famiglie italiane, varata e finanziata da noi, vede materialmente la luce sotto il governo Berlusconi. Scommettiamo che anche quelli che hanno avuto questo regalo da Prodi, ringrazieranno Berlusconi?
# E’ cosa intelligente che ad una manica di banditi che predica la religione del “meno tasse per tutti” contrapponiamo il gentiluomo Padoa Schioppa che dice una cosa giusta (tutti devono pagare le tasse in ragione del loro reddito, perché sono le tasse che finanziano i servizi), con le parole sbagliate (le tasse sono “belle”?). No, le tasse sono giuste e necessarie. Dire che sono “belle”, anche soltanto per usare un paradosso, non si può. Si arma solo la demagogia dell’avversario.
# E’ stata una cosa intelligente imbarcare un Capezzone, da sempre “fascista dentro” (bastava sentire la sua Rassegna Stampa su Radio Radicale), addirittura affidandogli la presidenza di una commissione?
# Lasciando da parte, per pura pietas, i casi Rossi & Turigliatto, come giudicare un Mastella che si mette di traverso solo per proteggere la sua Signora? Oppure un Di Pietro che lotta strenuamente per impedire che si costituisca la commissione parlamentare sui fatti del G8? O un Di Pietro che si schiera col Generale Spigola e contro Visco? E Dini? E Bordon? E Manzione? “…Manzione… chi era costui…” Ed il balletto del “tesoretto che oggi c’è, domani no, dopodomani forse, poi riappare, poi scompare di nuovo…
# Vogliamo ricordare il cuneo fiscale, dato in gran parte alle aziende (incluse le galline dalle uova d’oro del settore bancario ed assicurativo) a scapito del reddito fisso, nella vana ricerca di un consenso confindustriale che comunque non è arrivato?
# Ci sarebbe qualcosa da dire anche su Bersani (che comunque resta uno dei meno peggio); non si possono annunciare provvedimenti, e poi fare macchina indietro perché 2000 tassinari si mettono di traverso. Mio padre ha cercato di trasmettermi un grande insegnamento: “Non minacciare mai punizioni che non sei più che certo di volere e potere eventualmente applicare. Piuttosto “minaccia poco e lieve”, ma poi, anche se la cosa ti fa soffrire, mantieni le minacce fatte. Altrimenti, la credibilità va a farsi fottere.
Nella prossima (e penultima puntata) cercheremo di analizzare le cose fatte, o non fatte, in questi due anni. Nella successiva (ed ultima) cercheremo di capire cosa si possa fare, non dico per far cadere anticipatamente questo governo, ma quantomeno per farlo arrivare con un pesante calo d’immagine alle prossime scadenze elettorali (a cominciare dalla prossime europee). Se riusciremo ad ottenere questo risultato minimo, avremo un ottimo segnale: vorrà dire che non tutto è perduto per sempre.
(continua)
SOCIAL
Follow @Tafanus