Sicurezza, Di Pietro: «Ci opporremo a norme ad personam»
E spunta la prima legge ad personam. Nel prossimo pacchetto sicurezza che il governo si appresta a varare mercoledì a Napoli, ci sarebbe, nascosta tra le pieghe delle norme che mirano a creare il reato di clandestinità, un codicillo a favore del premier. Su molti quotidiani è riportata infatti l´indiscrezione che «13 righe» saranno inserite nel nuovo pacchetto. È la norma che consente al difensore, e all'imputato, di chiedere la sospensione del processo per due mesi al fine di valutare un´eventuale richiesta di patteggiamento.
«Prima, però vogliamo leggere le carte», rivela il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro. Perché «non ci affidiamo a cuore aperto a chi ha una storia di strumentalizzazione delle regole». È sicuro, però, che «nel prossimo pacchetto sicurezza si sente molto l'assenza del ministro Alfano e molto la presenza dell'avvocato del premier». Messa a punto, appunto, «dall'avvocato Niccolò Ghedini», dice Di Pietro, la nuova norma consentirebbe di chiedere il patteggiamento anche in fase dibattimentale, sospendendo il processo in corso per almeno un mese: una misura che farà discutere e che si ipotizza possa essere usata nel processo per corruzione che vede l´avvocato inglese Mills tra gli accusati, ormai alle soglie della prescrizione.
«Nei nostri provvedimenti - aggiunge il leader del'´IdV- non c'è e se dovessimo trovarla scritta in altri testi ci chiederemo perché», visto che non è certo una norma che garantisca la sicurezza. Di Pietro, che definisce questa "misura", di cui si parla sui giornali, come «fuorviante e inopportuna», annuncia un´opposizione «durissima» dell'Idv in qualunque sede questa venga presentata. E ipotizza che in realtà questa norma che ha effetti sulla prescrizione possa anticiparne un'altra: quella che impedirebbe al presidente del Consiglio di essere processato durante il suo mandato, una ripetizione cioè del "vecchio" Lodo Schifani.
Guarda caso, «questo ritardo di un mese che si determinerebbe nel processo Mills - avverte Di Pietro - potrebbe servire proprio a guadagnare tempo». Una norma come quella del vecchio Lodo Schifani, infatti, «ha bisogno di tempo per essere digerita» dall'opinione pubblica. «Sappiamo bene comunque - conclude - che ogni volta che il governo presenta una proposta di legge dobbiamo leggerla bene per evitare che ci siano sorprese», come norme, ad esempio, «che fanno solo gli interessi di qualcuno...».
«È una questione inesistente - ha risposto l'avvocato del premier, Ghedini - creata ad arte da alcuni giornalisti. L'interesse di Silvio Berlusconi e mio è solo quello di arrivare al più presto ad una assoluzione nel merito».
...perfetto... allora i nostri intendimenti coincidono. Il Cav. si faccia processare, senza perdere tempo, e piantiamola li, che gli abbiamo giò fatto troppi regali, Ghedini... O no?
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