I numeri sono ormai impietosi. Solo il nostro Riotta non ha capito che la notte delle primarie in Indiana e North Carolina non è finita pari (uno a uno) come ha proclamato il tuo TG, ma è finita 16 a 4 per Obama, il quale ha incrementato il suo già notevole vantaggio di altri 12 delegati. I conteggi aggiornati ormai dicono:
- Obama: 1593 delegati più 262 superdelegati, per un tolate di 1855;
- Hillary: 1425 delegati più 263 superdelegati, per un totale di 1688.
Il numero di delegati complessivi da raggiungere è di 2025, quindi ne mancano 337 a Hillary, e 170 ad Obama. Da qui al 3 giugno mancano all’appello le primarie in sei stati, che assegneranno un totale di 274 delegati. Anche se Hillary dovesse prendere il 100% dei voti e dei delegati nei sei stati mancanti, non raggiungerebbe la quota necessaria di 2025 delegati.
Ma Hillary è piena di risorse, e spera nei superdelegati (262 ancora da “schierare”), anche se è chiaro a tutti, meno che a lei, che è da un mese e mezzo che i superdelegati si stanno schierando con Obama, con un trend in crescita.
Infine, il colonnello Hillary spera di ottenere la ripetizione delle primarie in Florida e Michigan, annullate perché si erano tenute in date non approvate dalla Direzione del Partito Democratico. Difficile, ma anche se dovesse succedere, e Hillary prendesse (stima generosa) una cinquantina di delegati in più in questi due stati), per farcela dovrebbe poi vincere in TUTTI i sei stati mancanti con ALMENO l’80% dei voti. Fantapolitica.
In effetti i maggiorenti del partito cominciano ad essere molto seccati col colonnello Hillary, perché mentre fra i democratici va in onda una insensata ed inutile guerra fratricida, i repubblicani, che mesi fa erano dati per nettamente perdenti, ora iniziano a sperare. Però questi maggiorenti iniziano a dire BASTA, e non è escluso che nei prossimi giorni questa giapponese, rimasta da sola a guardia di un bidone di benzina nella giungla, debba prendere atto che la guerra è finita. Intanto il TIME ha già proclamato Obama vincitore, con la copertina del numero in edicola questa settimana: sotto la foto di un raggiante Obama, il titolone: "...and the winner is..."
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