Patrizia T., in un suo commento, mi invita a fare un "I Tagliani brava ggente" dedicato alla piccola rom Rebecca. Lo faccio volentieri, ma mi limito ad evidenziare e postare parte del commento di Patrizia T, coi relaviti links destinati a chi volesse approfondire.Non c'è niente da aggiungere.
Rebecca Covaciu è una bambina rom. Molti la conoscono come l'Anna Frank dei rom. E'anche stata insignita del premio Unicef 2008, ma nella Milano da bere è solo una "non persona", e come lei la sua famiglia. Accolta a Napoli dopo essere fuggita, insieme alla sua famiglia, da vari paesi, perchè perseguitati dall'odio razziale, subisce a Napoli le pagine nere delle ronde di Ponticelli. Dopo Ponticelli, la famiglia Covaciu si è rifugiata a Milano, dove la bambina e la sua famiglia hanno sperimentato nella maniera più cocente la repressione del nuovo regime italiano, che ha deciso (quale originalità...) di utilizzare la solita carta di scaricare sui diversi e i deboli le colpe delle misure impopolari adottate per mantenersi a galla e continuare a ad accumulare indisturbati profitti e consensi.
Da "Lberazione" di oggi:
Spedizione punitiva della polizia contro un rom e la sua bambina (di Laura Eduati) - Picchiato a sangue da quattro agenti, davanti alla baracca dove viveva - Due giorni prima era stata picchiata sua figlia dodicenne, e lui aveva osato protestare.
Un rumeno di etnia rom, Stelian Covaciu, è stato picchiato a sangue da quattro agenti della polizia. E' accaduto nella tarda serata di giovedì, accanto alla baracca dove vivono Stelian e la sua famiglia, a pochi passi da piazza Tirana, Milano. Soltanto martedì scorso la figlia di Stelian, Rebecca Covaciu, 12 anni, era stata aggredita da due agenti in borghese che poi avevano spintonato il padre e dato sberle al fratellino quattordicenne Jon urlando: «Zingari di merda, se non ve ne andate vi ammazziamo e distruggiamo tutto».
Dopo il pestaggio di venerdì Stelian, 40 anni, missionario evangelico pentecostale, è stato ricoverato all'ospedale San Paolo dove gli hanno riscontrato un trauma cranico e segni di forti percosse. E' stato dimesso ieri con una prognosi di sei giorni. La polizia lo ha interrogato ma Stelian non ha voluto sporgere denuncia: teme di venire espulso in quanto non ha ancora trovato una occupazione. Gli agenti che l'hanno accompagnato in ospedale a bordo dell'ambulanza gli hanno detto: «A noi puoi raccontare la verità».
La verità esce dalla bocca di Rebecca, la figlia dodicenne di Stelian. Rebecca è una bimba prodigio. Dipinge su tela e illustra la sua vita nelle baracche, tra topi e immondizia. I suoi disegni sono stati esposti e poi acquisiti in permanenza dall'Archivio storico di Napoli
Napoli apre le braccia a Rebecca
Per la Giornata della Memoria del 2008. Per le sue doti artistiche, Rebecca ha ricevuto il premio Unicef 2008. E venerdì sera da quelle due volanti ha visto scendere anche uno dei due uomini che l'avevano aggredita martedì.
Per la storia completa, vi rinvio al commento di Patrizia T, al seguente link:
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