ALITALIA: VERSO PROCEDURA UE; SPINETTA, DOSSIER CHIUSO
ROMA - Riprende domani, alla Camera, l'esame del decreto legge su Alitalia e mercoledi' a Bruxelles la Commissione Ue aprira' l'inchiesta per aiuti di Stato sui 300 milioni versati dal governo. Mentre Intesa SanPaolo esamina la situazione economico-finanziaria della compagnia, in vista della preparazione di una relazione entro fine mese quando e' prevista l'assemblea di Alitalia (il 27 giugno in prima convocazione), Air France-Klm ribadisce che il capitolo e' chiuso. Dopo il primo via libera, la scorsa settimana, ai primi emendamenti sulla trasformazione in capitale del prestito alla ex compagnia di bandiera, da domani l'Aula di Montecitorio esaminera' quasi venti emendamenti e ordini del giorno all'articolo che contiene le deroghe alle norme sulle privatizzazioni e agli obblighi informativi e che ha portato la scorsa settimana alla sospensione del titolo in borsa. Alla conclusione si potrebbe giungere teoricamente domani; ma se i dipietristi dovessero, come pare, confermare l'ostruzionismo, al via libera del testo si potra' arrivare solo mercoledi'. Il decreto, che scade il 22 giugno, dovra' quindi tornare al Senato per il via libera definitivo.
Il presidente di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta ha ripetuto che il dossier sull'acquisizione di Alitalia e' chiuso e il direttore generale Pierre-Henri Gourgeon gli ha fatto eco riaffermando che il gruppo franco-olandese e' concentrato a mantenere la redditivita' messa a rischio dal caro-petrolio. Che, quotato a 140 dollari, mette Alitalia in un contesto molto piu' difficile. Comunque, ha aggiunto, ''non ci sono contatti ne' con Alitalia ne' con il governo italiano''. E Gourgeon non ha voluto fare commenti sul prestito da 300 milioni accordato dal governo ad Alitalia e contestato da sei compagnie aeree che lo ritengono un aiuto di stato. ''Siamo stati troppo vicini ad Alitalia. Preferiamo non parlare di questo argomento'', ha detto il numero due del gruppo franco-olandese. Per il responsabile finanziario, Philippe Calavia, ''ora solo gli italiani possono fare accettare le condizioni necessarie per rimettere in sesto la compagnia e farle ritrovare la redditivita''' perche' ora la situazione richiede ''misure molto piu' drastiche''.
Calavia si e' anche rammaricato delle ingerenze dei politici italiani ''che hanno remato contro'' contribuendo a far fallire i negoziati. Dalla Lombardia, l'assessore ai Trasporti Raffaele Cattaneo, ha affermato che ''non si puo' pensare ad un futuro per Malpensa che prescinda dalla presenza di Alitalia. Per salvare l'hub e la compagnia, quest'ultima deve trovare nuovi soci che la riportino laddove stanno il mercato e gli affari, ossia a Malpensa'' come in tutti i grandi hub europei dove ''c'e' un vettore che fa almeno il 50% del traffico, e a Malpensa questo compito deve svolgerlo Alitalia''. Quindi, per salvare la compagnia, secondo l'assessore, e' necessario un pool forte di azionisti che ragionino secondo le logiche di mercato. Alitalia, intanto, ha bisogno di un nuovo vertice perche' ''l'attuale e' monco'', ha sottolineato il segretario nazionale della Fit Cisl Claudio Genovesi auspicando che la nuova guida venga indicata entro fine mese dal Tesoro su gradimento della cordata che dovra' essere costituita per il salvataggio perche' la compagnia ''e' diretta al collasso''. DR (Fonte ANSA)
SOCIAL
Follow @Tafanus