Solo in un paese da operetta come l’Italia una scelta drammatica (nucleare si – nucleare no), carica di implicazioni tecniche, può essere demandata ad un minchione di politico che da mesi straparla di una cosa che non esiste (il nucleare di “terza generazione e mezza”). Più che una categoria tecnologica, una truffa da epigono di Treconti. Quest’uomo si chiama Scajola, ed è passato alla storia per i fasti del G8 di Genova, e per il contributo dato alla morte di Biagi. E se provassimo a mettere in fila i pochi fatti certi che conosciamo?
Cominciamo da Chernobyl - La catastrofe ambientale della centrale di Cernobyl, la più grave della storia del nucleare civile, in Ucraina avvenne il 26 aprile del 1986: in seguito a gravi errori del personale e a negligenze nella manutenzione, esplose il reattore numero 4. Le autorità sovietiche minimizzarono, ma nei giorni che seguirono una nube radioattiva contaminò buona parte dell' Europa, Italia compresa. A 22 anni dalla catastrofe, secondo alcuni recenti studi, almeno mezzo milione di persone sono morte a causa della nube radioattiva, trentamila dei quali lavoravano alla ripulitura della centrale. E le conseguenze dell'incidente, affermano gli esperti, si sentono ancora oggi.
La “terza generazione e mezza” di Scajola – Semplicemente, non esiste: “…Gilles Bignan è un dirigente del Commissariat à l' Energie atomique (CEA), l'ente pubblico francese per l'energia nucleare. Bignan è uno dei responsabili del progetto "Jules Horowitz", un reattore sperimentale che dal 2015 permetterà di studiare a fondo le centrali nucleari di ultima generazione. Si trova presso il sito di Cadarache […] Una cittadella tutta dedicata allo studio e alla realizzazione delle centrali: quelle del presente (II e III generazione) e quelle del futuro, la IV generazione, operative intorno al 2040.
Ditelo a Scajola: dalla II e III generazione di passa alla IV, non alla “III ½”, categoria dello spirito nota solo in provincia di Imperia. Operative (il forse è d’obbligo) nel 2040.
Giochiamo con gli aquiloni - Intanto, anziché giocare col plutonio, Scajola porebbe distrarsi giocando con gli aquiloni. Sembra che una centrale eolica mossa dagli aquiloni usati per il kite surfing possano essere impiegati per costruire centrali eoliche per le quali il costo di costruzione per megawatt è un sesto di quello delle centrali (di terza generazione, Scajola, di terza). Dimenticavo: non producono scorie nucleari.
Un esperto di nucleare scrive ad Augias: Caro dottor Augias, il nucleare non può ritornare in Italia. Per ragioni non politiche ma economiche. Eppure se ne parla come se tutto fosse deciso. La spesa per la costruzione di 5 centrali Epr è pari a 20 miliardi di euro circa. Servirebbero poi uno o due depositi per stoccare le scorie ad alta attività ed il plutonio, elemento che perde la sua carica radioattiva in 250 secoli; depositi non come quelli che oggi esistono per tenere in sicurezza le scorie di I e II categoria (principalmente ospedaliere) ma depositi di calcestruzzo con muri spessi più di 1 metro e a prova d' impatto aereo. Poi servirebbero fabbriche di combustibile e centri di riprocessamento: per fabbricare combustibile, appunto, e per recuperare l'uranio inutilizzato e ancora presente nelle barre nucleari esauste. Tutti stabilimenti, a parte i depositi, da costruire vicino a fiumi o laghi per la grande quantità d'acqua che serve per il motore nucleare. Ci sono poi i 20 mila metri cubi di scorie eredità della prima avventura nucleare che la Sogin doveva mettere in sicurezza e che, pur con una spesa tra il 2000 ed il 2006 di 676 milioni di euro, sono ancora nei vecchi siti nucleari che saranno "messi al sicuro" nel 2024 con una spesa finale che si aggirerà attorno ai 4 miliardi di euro. Non dobbiamo poi dimenticare i 255 milioni che dovremo dare entro il 2020 alla Francia per il combustibile che gli abbiamo spedito. Eccetera. Daniele Rovai.
Caro, impagabile Scajola, permetta una domanda anche ad un profano come me: lei conosce molti modi per stoccare in sicurezza le scorie di plutonio per 25 millenni? Si? Io, che sulle scorie del nucleare ho avuto qualcosina a che vedere, non ne conosco. Lei si? Ce le indichi. Però sappia che in 25 millenni non si risolve il problema, perché la radioattività di queste scorie, pur dimezzata, è sempre mortale. Vogliamo fare 50 millenni? Meglio 100, anche se neanche 100 millenni bastano.
Intanto in Giappone… “…almeno sei morti, un centinaio di feriti, numerosi dispersi e una centrale nucleare danneggiata. E' il drammatico, provvisorio bilancio di un forte terremoto - 7,2 gradi della scala Richter…”
Si, Scajola, 7,2 gradi Richter corrispondono a circa 8,5 gradi della scala Mercalli. Un forte terremoto, ma non fortissimo. In Italia, non è una rarità. Mi raccomando, se fa una centrale vicino a casa mia, si tenga più largo, coi limiti di sicurezza.
Gli Scienziati, questi Comunisti… “…caro governo, lascia perdere il nucleare. E l'invito che, attraverso una lettera aperta, 1300 docenti universitari e ricercatori rivolgono al premier Berlusconi, al ministro dello Sviluppo economico Scajola alla vigilia della discussione sul rilancio delle centrali. L' iniziativa, partita dal sito www.energiaperilfuturo.it , è sfociata in un comitato promotore guidato da Vincenzo Balzani, scienziato dell' Università di Bologna fra i più accreditati a livello internazionale. «Il sole è la più grande risorsa energetica del nostro pianeta», scrivono gli scienziati, e il nucleare «un pericoloso fardello sulle spalle delle prossime generazioni». Comunisti!
Formigoni: le cenrali sono belle se le fanno altrove – “…Non ci saranno centrali nucleari in Lombardia. La rassicurazione è arrivata dal presidente della Regione Roberto Formigoni il quale, in seguito ad un incontro con il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, ha dichiarato che «ogni discorso sulla localizzazione in Lombardia di eventuali centrali è del tutto prematuro, in quanto non è stato minimamente aperto». Della serie “nimby” Not in my backyard.
Cinque incidenti nucleari in poco più di un mese: possono bastare? - La centrale danneggiata dal terremoto in Giappone. Poi il gusato (con perdita di liquido di raffreddamento radioattivo) in Slovenia, a Krsko; poi il guasto in una centrale svedese; quindi un primo incidente a Tricastin, in Francia. Perdita di 30.000 litri di acqua radioattiva. A 160 chilometri dall'Italia. Guasto tanto lieve che la centrale è stata chiusa. Ieri un altro incidente, sempre in Francia, a Romans-Sur-Isère.
Scajola, ci tranquillizzi, ci dica che 5 incidenti in un mese sono normali. Perchè vede, alcuni esperti invece sono convinti che, trascorsi più di trent'anni, ormai, dalla gran massa delle centrali costruite in piena follia nucleare, sta arrivando a scadenza il conto dell'obsolescenza tecnica. Succederà ancora . Succederà sempre più spesso. Gli incidenti saranno sempre più gravi.
Ed ora si concentri, Scajola, e risponda a delle domandine semplici semplici:
-1) Perchè continua con la minchiata della "terza generazione e mezza" che non esiste?.
-2) Perchè non dice agli italiani che iniziando domani a costruire una centrale nata vecchia, avrà fra 8/10 anni una centrale morta in culla?
-3) Perchè non dice agli italiani che in Germania il nucleare è stato messo definitivamente al bando, e che nel 2021 è prevista la chiusura dell'ultima centrale nucleare in funzione?
-4) Perchè non dice che in questo momento ci sono in costruzione, in tutto e per tutto, 5 (cinque) centrali nucleari in tutto il mondo, di cui due in un paese avanzato come la Romania?
-5) Perchè non dice agli italiani che negli USA, paese che conta un quarto delle circa 400 centrali operanti nel mondo, l'ultima centrale è datata 1973 (è passato tanto tempo, Scajola... esattamente 35 anni), e che non se ne sta costruendo più nessuna?
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