Questo post è dedicato a tutti gli Andrea che periodicamente riaffiorano sul blog per spiegarci che loro non sono dei fans del grillismo però… Da un lungo articolo di Paolo Barnard, ex collaboratore di "Report", abbiamo estratto i passaggi che riguardano, in particolare, le abilità censorie ampiamente esercitate dai più noti fustigatori della censura. Uno dei più noti censori dell’informazione sulla “rete” (il Tempio delle Libertà), è tale Grillo Giuseppe, Ragioniere, Paladino della Libera Informazione, Fustigatore di Costumi (altrui) pro-tempore. Questo post potrebbe rientrare nella categoria tafaniana “i fatti separati dalle pugnette”.
Avrei volentieri, seguendo l’etica del Tafanus, informato il ragioniere della mia intenzione di pubblicare questo post, se solo avessi saputo come fare. Purtroppo, tutte le volte che tento di postare qualcosa su quel tempio della libera informazione che è il blog del ragioniere, succede qualche intoppo. Chi volesse leggere tutto l’articolo di Paolo Barnard può farlo, al link che riporto. Io mi limito ad estrarre i fatti incontrovertibili, poiché le parti che concernono la polemica di Barnard con la Gabanelli le ritengo potenzialmente inficiate dalle personali diatribe professionali di Barnard con la Gabanelli stessa, risalenti alla rottura dei due, che insieme lavoravano a Report..
[…] ma poi, perdonate, c'è la legge Gasparri in edicola o su Internet? Lì l'informazione c'è, ma al chiosco dei giornali Sorrisi e Canzoni TV o CHI vendono cento volte Micromega o Limes . Su Youtube le pregnanti interviste a Giancarlo Caselli catturano poche centinaia di visitatori, mentre cinque minuti di bava alla bocca con Sgarbi e Mike Bongiorno ne registrano quasi mezzo milione.
Mi direte: tutto questo è proprio il frutto del bombardamento mediatico dell'uomo di Arcore e dei suoi vent'anni e più di avvelenamento dei nostri cervelli. E io rispondo: e se a partire dal 1979 cliccavate altro sul vostro telecomando, come fanno gli inglesi, dove finivano il Biscione e relativi scherani? Era semplice, perché non lo abbiamo fatto? Lo si vuole capire che non è lui che ha fatto noi ma noi che abbiamo fatto lui? Silvio Berlusconi non ci ha rimbecilliti, ci ha semplicemente rispecchiati. E allo specchio ci siamo perduti in noi stessi.
(Ultima ora: poco prima di divulgare questo articolo mi imbatto nel sito www.corriere.it e leggo sulla colonna di destra la classifica dei servizi più letti del Corriere online: al primo posto “ L'invasione dei ragni giganti ”, al secondo “ Basta volgarità, non sono una pin up”, al terzo “ Che fine ha fatto Boy George? Vende magliette in un mercato di Londra ”. Come volevasi dimostrare…) […]
…possibile che a fronte di questa desolate Caporetto dell' Industria della Denuncia e dell’Indignazione a nessuno sorga il dubbio che forse è ben altro quello che si deve fare? Possibilissimo, infatti la reazione dei ‘paladini' della controinformazione proprio in questi giorni è di rincarare la dose della loro inutilissima medicina. Questa recidività mi ricorda la vicenda della vegetariana inglese e delle sue carote, un fatto realmente avvenuto a metà degli anni '90 a Londra e riportato dal quotidiano The Guardian: ella si era convinta che per proteggersi dai tumori era necessario divorare grandi quantità di carote, ma ne ingurgitò così tante da finire in ospedale con serissimi guai al fegato. Messa di fronte all'evidenza della sua patologia, la signora concluse quanto segue: se sto male è perché evidentemente non ho mangiato abbastanza carote. I dimise e corse a rincarare la dose della sua verdura salvifica. Cosa fu di lei non si sa, ma non si fatica a immaginarlo.
E sono dannosi. In realtà, e tristemente, il modo di agire dei sopraccitati “paladini” serve a giustificare (oltre agli incassi degli autori e la loro ipertrofica fama) l'auto assoluzione di masse enormi di italiani, noi italiani come sempre entusiasti di incolpare qualcun altro, e mai noi stessi e la nostra becera inerzia, per ciò che ci accade. Questo è il motivo per cui il nostro Paese rimane perennemente al palo della civiltà. La colpa non è mai nostra, ce lo confermano incessantemente quegli sventurati ‘paladini' della controinformazione coi loro martellanti scritti e interventi, e questo è il danno tremendo che ci fanno. Assolti da ogni peccato, fervidamente impegnati a fustigare le nostre ombre sui muri, finiamo per non crescere mai, e le uniche speranze di ripulire questo Paese vanno perdute […]
…quando Beppe Grillo nel ricordarci le malefatte della Casta grida dal palco del V2 day di Torino che i manigoldi saranno annientati perché “noi li pigliamo per il culo”, io mi dispero. Lo stesso faccio quando Piero Ricca si arma di coraggio e telecamera e attende il momento buono per gridare a Silvio Berlusconi “ buffone! ”. E mi dispero ancor più se possibile quando vedo così tanta gente esultare sia nel primo che nel secondo caso. Perché entrambe quelle affermazioni sono messaggi (cioè informazione) falsi e pericolosissimi. (Aggiungerei: inutili. Basta osservare i crescenti successi elettorali della casta peggiore, dopo gli epocali sucessi di piazze e piazzate di tutti i colori. NdR) […]
…e poi i meetup di Beppe Grillo, e Grillo in persona. Qui la “parrocchia” ha veramente funzionato, soffocando un pezzo di informazione con la stessa efficienza di un Tg di Emilio Fede. Spiego i fatti. La eco della mia pubblica denuncia della collusione di Milena Gabanelli con RAI in Censura Legale ha toccato gli angoli più disparati della Rete, e naturalmente è approdata ai meetup . Alcuni membri di quei gruppi hanno d'istinto portato la vicenda nella pagine del blog di Grillo, visto che si parlava di censura e a pochi giorni dal V2 day sull'informazione. Ma a quel punto un fatto curioso ha iniziato ad accadere: i loro messaggi indirizzati al comico genovese sparivano. Strano. Vi lascio alla spettacolare sequenza di eventi così come sono accaduti al meetup di Napoli, per comprendere di cosa sto parlando:
Posted mar 27, 2008 at 11:32 AM
Qualche giorno fa mi hanno passato questi due link: http://www.arcoiris.t ... e http://www.arcoiris.t ... Questi video non sono altro che l'intervista a Paolo Barnard: uno dei migliori giornalisti...scusatemi... EX giornalista di Report, la famosa trasmissione televisiva di rai tre condotta da Milena Gabanelli. Dovete - per favore - vedere i video perchè DOVETE aprire gli occhi. Milena Gabanelli come Ponzio Pilato se ne è lavata le mani, sul forum di Report sono stati bannati (censurati) tutti gli interventi su questo argomento (CESURA LEGALE). Sul sito di Beppe Grillo è stata fatta la stessa cosa... Apriamo gli occhi.
Vittorio Emanuele”
Posted mar 28, 2008 at 9:51 PM
Ho bisogno di una risposta a questo quesito: io e altri abbiamo ripetutamente postato la lettera aperta (su Censura Legale di Barnard, nda) sul blog di Grillo. Non è mai stata postata. Come mai? Qualcuno sa darmi una spiegazione? Grazie.
Maria Gabriella”
Posted mar 28, 2008 at 10:37 PM
...cmq è vero è da piu di mezzora che cerco di postare su blog di Grillo la lettera aperta su Censura Legale (di Barnard, nda) , non riuscendoci... Non mi postano neanche le mie proteste in merito... non capisco...
Mariano.”
Posted mar 29, 2008 at 1:17 AM
non potevo, non volevo crederci... mi chiedo che senso abbia il v2day sull' INFORMAZIONE se Grillo sul suo blog applica la censura nei cfr. di determinati argomenti.... sono confuso....deluso... pretendo chiarimenti...chiedo a Roberto Fico, Marco Savarese e Vittorio, e a tutti gli amici del meetup di napoli di pretendere altrettanto.... di chiedere chiarimenti a Grillo... La notizia che anche Grillo stia censurando sul suo blog rimbalza allarmante a diversi altri snodi italiani dove si raggruppano i seguaci del comico, come Milano, Roma, Bologna, Ladispoli, Carbonia, o Messina:
Posted apr 13, 2008 at 5:07 PM
Sul BLOG di Grillo i post che contengono il nome di BARNARD vengono censurati. Provate voi stessi e vedrete. Io ho fatto alcune prove, anche camuffando il nome. Niente. Mi pare una questione molto seria. Ne vogliamo discutere?”
Fabio bergonzoni (cipputi) Commentatore certificato 01.04.08 11:09
quando mi capita di scrivere un commento non troppo "consono" al blog viene censurato... dio mio c'è del marcio anche qui? ho visto che non capita solo a me. è triste. è sconfortante. non si sa più dove girarsi... non c'è piu niente di pulito.”
Io stesso ricevo diverse mail che confermano puntualmente la censura sul blog di Grillo e di cui offro solo alcuni esempi:
Date: Mon, 07 Apr 2008 15:32:29 +0200
From: Stefano
To: [email protected]
Subject: Di nuovo su censura legale
“Ho provato a spedire un messaggio nel blog di Beppe Grillo, le cui uniche parole riconducibili al tuo caso erano RAI, Gabanelli, Report e Barnard: niente, il messaggio non è arrivato.
Ultimo tentativo, questa volta con le parole camuffate… Ne ho spediti un paio e sono rimasti là almeno una mezz'ora/un'ora (probabilmente erano un po' distratti). Stamattina i miei post erano spariti. Questa vicenda mi disgusta...”
Date: Tue, 11 Mar 2008 12:17:03 +0100
From: mariapiapil@****
To: [email protected]
Subject: Re: Report e Anno Zero
“Ho scritto quanto segue nel blog di Grillo. Non ne ho trovato traccia... Mp.‘ Vorrei esprimere il più totale rifiuto e indignazione verso la Censura Legale di cui è oggetto Paolo Barnard e tutte le persone che in diversi blog e forum....'”
Date: Fri, 21 Mar 2008 18:21:08 +0100
From: sapesci@****
To: [email protected]
Subject: Grillo censura...
“Avevo già segnalato il tuo caso sul sito di Beppe Grillo. Una delle due segnalazioni che ho inviato, quella nel commento più votato, è stata bannata!.... La Gabanelli anche lì evidentemente non si tocca! ma tu resisti... non sei solo!”
Tutto questo accade a meno di un mese dal V2 day di Torino. In sostanza: Beppe Grillo, che sta lanciando la più imponente crociata popolare contro l'informazione “di regime” della storia contemporanea, usa la censura nel suo stesso blog, da lui sventolato ai quattro venti come il futuro della libertà di espressione, come il salvagente della libertà di parola in Italia […] l'ondata di indignazione di tanti membri deimeet up si spegnerà docilmente al sopraggiungere dell'adrenalinica giornata del 25 aprile, con la sua cornucopia di emozioni, protagonismo per un giorno e trascinamento acritico di tanti da parte dell'istrionico genovese. Eppure non sarebbe stato difficile capire che in gioco vi era un fatto gravissimo, e cioè la scoperta che il grande inquisitore aveva replicato lo stesso odioso comportamento che si accingeva a castigare con feroce intransigenza in tanti altri. E se una frazione di rigore intellettuale e morale fosse riuscita a sopravvivere a quella festa di piazza, i seguaci di Beppe Grillo avrebbero dovuto imporre una riflessione all'intero evento: quella replica ipocrita lo aveva già corrotto fin nelle fondamenta prima ancora di iniziare, inaccettabile continuarlo così. Ahimè rimane un fatto che da quella data è calato il silenzio su questo caso. Di nuovo, la ‘parrocchia' dei meetup ha chiuso i portoni, e un libero dibattito sulla gravità del comportamento di Beppe Grillo è rimasto fuori […]
Piero Ricca
Il 2 aprile 2008 mi scrive: “ Caro Barnard, vorrei capire meglio la vicenda che la riguarda. Vorrei farle un'intervista, magari video, ma non necessariamente, da far girare on line, a partire dal mio blog. Un cordiale saluto, Piero Ricca ”. Ne sono felice, accetto. Lui ribadisce: “ M'interessa anche il tuo punto di vista su leadership e responsabilità individuale nel campo della società civile ‘progressista' o ‘antagonista'… ”. Perfetto, ancora meglio. E ancora lui: “ Confido in video-intervista sugli sviluppi e il signficato del caso non appena possibile per antrambi ”. Nel frattempo lo rendo edotto di ciò che penso dell' Industria della Denuncia e dell'Indignazione , e glielo dico chiaro, lui c'è dentro fino al collo. Parliamone. Inoltre gli manifesto il mio disagio di fronte a certi suoi, chiamiamoli, eccessi di provocatorietà nel corso dei suoi arrembaggi a Vip politici o finanziari. Il rischio, suggerisco, è proprio quello di replicare metodi violenti nel nome di una autoreferenziale giustezza civica. Piero si risente un poco, me lo comunica. Il tempo però passa, e dell'intervista che mi voleva fare si sono perse le tracce.
Sabina Guzzanti
Stessa trafila di Ricca, anche lei mi contatta per una intervista, l'11 di febbraio: “ Caro Paolo Barnard, dato che sto lavorando a un film documentario sull'informazione vorrei intervistarti e raccogliere la tua testimonianza (sperando che la parola non ti ricordi troppo i tribunali) ”. Scottato come sono dall'effetto ‘parrocchia', decido di mettere le mani avanti: cara Sabina, leggi prima quello che ho scritto di voi Vip alternativi e di ciò che state facendo, poi se ancora vorrai sentirmi… Lei replica: “ Caro Paolo, grazie della risposta. Ho letto il tuo articolo e non mi è passata la voglia di intervistarti. Ti chiamerò un giorno di questi per prendere un appuntamento ”. Sono ammirato, forse qui si respira aria nuova […] Non mi ha più risposto. Anche l'intervista con la Guzzanti credo si andata a farsi benedire, ma tant'è…
Oggi purtroppo accade l'esatto contrario: il giornalista/divo/esperto troneggia, sentenzia e lancia il diktat, e il pubblico piccolo piccolo lo adora, lo ammira, e peggio, si raggruppa in fans club e ‘parrocchie' dal seguito quasi sempre acritico. Ed è tristemente emblematico che l'immaginario colloquio che ho sopra descritto sia nella realtà di oggi esattamente il modo in cui, al termine della serata-dibattito con l'esperto/divo, viene invece accolto il pubblico quando chiede timidamente la parola: “Prego si faccia avanti, ci dica ”, e poi“ Bene, grazie, si accomodi ”, cioè torni piccolo piccolo. In questo modo la gente è solo sospinta a rimanere secondaria, cioè si annulla e non crescerà mai. Così l'Italia non cambierà mai. L'informazione italiana meno che meno.
Paolo Barnard
…se qualcuno avesse ancora bisogno di notizie sul “parlachiaro” ragioniere genovese, può dare uno sguardo alla storia del giornalista Gilioli dell’Espresso, e della sua abortita intervista al rag. stesso, riportata sul Tafanus, al seguente link:
POST DEL TAFANUS SU GILIOLI-GRILLO
Le mie esilaranti esperienze fatte non tanto per postare un commento sul blog del ragioniere (dove nessuno legge nessuno e dove il gestore del blog non interviene MAI) sono arcinote, e non le riporterò. All’altro “parlachiaro”, Piero Ricca, quando ancora non era stato fulminato sulla via del grillismo, avevo proposto uno scambio di links fra Tafanus e Piero Ricca. Non mi ha neanche risposto; presumibilmente è molto geloso del suo pubblico, e della potenza del suo blog, da non condividere con altri poveracci. Devo disilluderlo. Negli ultimi sette giorni, sul blog di Piero Ricca sono apparsi 213 commenti, sul Tafanus ne sono apparsi 454. Il rag. Grillo potrebbe spiegargli che si tratta di un 113% in più. Se è vera (ed è vera) la relazione fra commentatori e visitatori, il blog di Piero Ricca ha meno della metà dei visitatori del Tafanus. Forse Piero Ricca ha sottovalutato il modesto Tafanus. Forse ha sopravvalutato il suo blog. Oggi non scambierei un link con Piero Ricca non tanto per fatti numerici (ho linkato siti che rappresentano il 10% del Tafanus, perché ne apprezzo la qualità), ma per fatti ideologici e qualitativi. A ciascuno il suo stile. Tafanus
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