Tricastin, nuovo incidente nucleare: e tre...

Tricastin, nuovo incidente nucleare: fuoriuscita di polvere radioattiva - Oltre cento impiegati sono stati allontanati dalla centrale nucleare - Sotto accusa il reattore 4: è il terzo episodio nell'impianto del sud della Francia in pochi giorni.

PARIGI - Torna la paura in Francia per un nuovo incidente alla centrale nucleare di Tricastin, a 40 chilometri da Avignone, nel sud della Francia. Oggi un centinaio di impiegati sono stati sgomberati dall'impianto a causa dell'allarme lanciato dopo una nuova fuoruscita di polvere radioattiva dal reattore numero 4.

Sulle 127 persone sgomberate, 45 sono state condotte in infermeria. Due operai presentano "tracce estremamente deboli" di radioattività definite "non significative". "Siamo al di sotto della soglia", ha rassicurato Jean Girardi, un ingegnere della centrale che ha parlato con la televisione privata lci. Per la compagnia elettrica Edf, questa fuoruscita di polveri non ha alcuna incidenza sulla salute del personale interessato.

Sull'incidente, che si è verificato questa mattina alle 9:30 nell'edificio del reattore numero 4, fermo per manutenzione, sono in corso indagini. Si tratta del terzo incidente a Tricastin nell'ultimo mese e il quarto nella zona: il 23 luglio cento dipendenti sono stati "leggermente contaminati" con radioelementi fuorusciti da un condotto sempre dal reattore numero 4. Il 7 luglio scorso per errore sono stati riversati 74 chili di uranio in due fiumi.

Finirà mai questa merda??? Tre incidenti in un mese, in qualsiasi paese non del terzo mondo, significherebbero "centrale ormai fuori controllo". Quanto sarebbe bello se, anzichè avere un ministro delle attività produttive faticosamente laureato in legge a 50 anni per meriti politici, avessimo un Rubbia... Uno che potrebbe parlare di cose che capisce, e che non straparlerebbe di inesistenti centrali di "terza generazione e mezza"... Uno capace di pestare i pugni sul tavolo e di spiegare che questa bomba ad orologeria, a duecento chilometri dall'Italia, sopravvento all'Italia rispetto ai venti dominanti, deve essere chiusa, e in fretta. Senza se e senza ma, prima che arrivi una catastrofe che appare sempre più probabile,