...sembra una di quelle fandonie estive inventate da un blog brutto, sporco e cattivo come il nostro. Invece è tutto vero, tutto documentato, tutto riportato, stamattina, dai maggiori quotidiani italiani. Dunque, un tizio che sembra la macchietta del "mobilé de la Briansa" creata da Massimo Boldi; uno che per ragioni "misteriose" (ma non troppo) nomina ministre alcune "cavalle", come la Carfagna o la Michela Autoreggenti; uno che si fa fotografare con Angela del Grande Fratello seduta sul...; uno beccato a telefono a perorare la causa "artistica" di puttanoni di vario genere, ecco che all'improvviso scopre il "comune senso del pudore" e, con sprezzo del ridicolo, nasconde sotto un velo posticcio la innocentissima tettina del Tiepolo. Il cumenda che corregge il Tiepolo. Ma si può? L'inventore della TV-Spazzatura, quella che se non hai le tette di quinta misura in Mediaset non presenti neanche il Meteo o la Santa Messa. Ma che cazzo sta succedendo, in questo paese??? Ecco come il Corsera descrive l'avvenimento culturale del secolo:
La spiegazione del «ritocco»: turbava i telespettatori - E Palazzo Chigi «velò» il seno alla "Verità Svelata" del Tiepolo
"...le donne, a Palazzo Chigi, preferiscono vederle vestite. E non importa se quella che esibisce un seno — piccolo, tondo, pallido — se ne sta su una copia del celebre dipinto di Giambattista Tiepolo (1696-1770): «La Verità svelata dal Tempo ». Il dipinto, che Silvio Berlusconi aveva scelto come nuovo sfondo per la sala delle conferenze stampa, viene ritoccato. È successo. La testimonianza fotografica è inequivocabile. Prima si scorge un capezzolo. Poi il capezzolo sparisce. Coperto, si suppone, con due colpetti di pennello. La notizia è battuta dall’agenzia Italia alle 17,22. Un’ora dopo, Vittorio Sgarbi, critico d’arte di antica osservanza berlusconiana, ha la voce che quasi gli trema. «Cos’hanno fatto? Ma davvero?». Un ritocchino, professore. «Pazzi, sono dei pazzi...».
Ci vuole un bel coraggio, in effetti, a mettere le mani su un Tiepolo, sia pure in crosta. «E allora cosa dovrebbero fare con tutte quelle statue di donna sparse in decine di musei italiani dove spesso si ammirano seni da far restare senza fiato pure Pamela Anderson? ». L’arte, evidentemente, spaventa. «Oh... io spero davvero che la decisione di questo assurdo, folle, patetico, comico, inutile ritocchino sia stata presa all’insaputa del Cavaliere. Tanto più che se volevano fargli un piacere, cercando di non far associare agli italiani una tetta alla sua immagine di uomo, come dire? incline al fascino femminile, sono riusciti invece nell’esatto contrario. Ma si sa, almeno, chi è il responsabile di questa cretinata?». Non s’è capito subito, in verità. Poi il sottosegretario alla Presidenza Paolo Bonaiuti ha fatto personalmente qualche telefonatina. «E allora, beh, direi che è andata molto semplicemente: diciamo che è stata un’iniziativa di coloro che, nello staff presidenziale, provvedono alla cura dell’immagine di Berlusconi ».
Bonaiuti, scusi: ma cosa li avrebbe turbati tanto? «Beh... sì, insomma: quel seno, quel capezzoluccio... Se ci fate caso, finisce esattamente dentro le inquadrature che i tg fanno in occasione delle conferenze stampa». E quindi? «E quindi hanno temuto che tale visione potesse urtare la suscettibilità di qualche telespettatore. Tutto qui». C’è da dire che in occasione delle prime inquadrature ormai risalenti alla conferenza stampa del 20 maggio scorso (con il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia perfettamente centrata sotto la femminile Verità ancora scoperta) al centralino di Palazzo Chigi non risultano essere giunte particolari proteste da parte della cittadinanza italiana. Nè preoccupazioni per eventuali turbamenti vennero comunque al Cavaliere e al suo architetto di fiducia, che lo aiutò nella scelta del celebre dipinto: Mario Catalano, forse non casualmente già scenografo del memorabile programma di spogliarello televisivo «Colpo Grosso», condotto da Umberto Smaila su Italia 7 dal 1987 al 1991, con le ragazze, chiamate «mascherine», che — appunto — si facevano volar via il reggiseno cantando «Cin cin/ fruttine prelibate/ cin cin...».
...suvvia... questa storia dello staff del cavaliere, che di sua iniziativa, avrebbe compiuto su di un Tiepolo, sia pure in crosta, uno sfregio da prete di campagna (di quelli che hanno rovinato tanti affreschi preziosissimi per coprire tette e uccelli) non sta in piedi... chi oserebbe prendere una simile decisione senza l'avallo del Capo, che è uno che a Genova si è occupato più di fiorirere e mutande stese al sole che non di Bolzaneto e Diaz? Indro Montanelli, che il suo pollo lo conosceva bene, soleva dire che "...se Berlusconi avesse le tette, presenterebbe anche i varietà...".
E comunque, se un idiota simile esiste (e non può non esistere), che si faccia avanti; salvi il Capo dal sospetto di essere l'autore di questo attentanto al buon senso, prima che al buon gusto. Non permetta che questa incredibile (anzi, credibilissima) figura di merda, sporchi ancora di più la già non elevatissima immagine "cul turale"del Capo... Tafanus
...dobbiamo convenire che il "ritocco" operato su Mara Carfagna sia decisamente più importante e risolutivo di quello operato sulla "Verità" del Tiepolo...
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