(ANSA) - ROMA, 3 AGO - Bersani, Iva giù? esplode l'evasione.
Tira aria nuova quanto a fedeltà fiscale. " Calano i consumi ed esplode l'evasione fiscale": questo è il significato delle cifre di Berlusconi sul gettito Iva secondo Pierluigi Bersani. "Il calo dei consumi c'è - spiega il ministro ombra dell'Economia - ma il 7% in meno di Iva, tenuto conto dell'inflazione al 4%, significherebbe oltre il 10% in meno di consumi, un dato assolutamente irrealistico. Si tratta dunque di evasione. Come avevamo previsto tira un'aria nuova quanto a fedeltà fiscale".
Tutto normale. D'altronde, al di la degli annunci del tipo "tana libera tutti", Berlusconi e il suo governo hanno rapidamente smantellato tutti i principali strumenti di lotta all'evasione, dall'indebolimento delle strutture di controllo, ala abrogazione degli incentivi, allo smantellamento della norma del pagamento di parcelle solo attraverso strumenti tracciabili.
Queste teorie non sono solo di Bersani o di komunisti della sua razza, come noi. Sembra che la pensino allo stesso modo persino gli economisti de" lavoce.info", in gran parte professori della Bocconi, e quindi non sospettabili di bolscevismo.
D'altronde, capire che un calo in quantità dei consumi di 0,5 punti, accompagnato da un aumento di prezzi nominali del 4%, avrebbe dovuto produrre un incremento delle vendite "a valore" del 3,5%, ed un parallelo ed equivalente incremento delle entrare IVA, non ci vuole l'Ufficio Studi di Bankitalia.
Se l'IVA non è aumentata del 3,5%, ma è diminuita del 7%, significa solo una cosa: che l'evasione è aumentata di olre il 10%. E l'evasione dell'IVA è il termometro, anticipato, della futura evasione delle imposte sul reddito. Non potremmo impiegare i soldatini di Ignazzzio anche per scovare quelli che si dimenticano di produrre scontrini e fatture?
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