Buon Giorno, Pechino! Mentre sta per cominciare la solita cerimonia d'apertura dei giochi, sempre più lunga, sempre più allegorica, sempre più noiosa, e mi accingo a vedere una Pechino che non riconoscerò, voglio regalarvi alcune pillole di ricordi personali.
Correva l'anno 1977. Il PCI di Enrico Berlinguer aveva quasi vinto. Mancavano 12 anni alla strage di Piazza Tienanmen, e cioò che è successo nel 1989 non lo dimenticheremo solo per qualche coreografia o per i fuochi artificiali. Dopo le Olimpiadi, dei diritti civili in Cina dovremo pur riparlare. Esattamente come quelli temporaneamente abrogati ad Abu Grahib, a Guantanamo, a Bolzaneto...
La mia "prima volta" a Pechino. Avevo quarant'anni, altrimenti non ce l'avrei fatta... Volo diretto sticazzi: Milano - Francoforte - Atene - Teheran - New Dehli - Bangkok - Hong Kong - Tokio - Pechino. Trenta ore da casello a casello, senza chiudere occhio. Ed all'arrivo in aeroporto, una gentile fanciulla dell'ICE mi dice: "...mi spiace, Dottore, non abbiamo potuto avvertirla, ma stasera c'è una cena ufficiale coi membri del Ministero dell'Industria..." I cellulari non c'erano, e neanche la teleselezione per l'Italia. Solo il tempo di portare la valigia in albergo e di fare una doccia. Hotel Lido (Gruppo Holiday Inn). C'erano già il Lido, lo Sheraton, lo Hilton e poi tante gru...
Grande cena, all'Hotel Beijing, quello della "nomenklatura. Dev'essere stata bella, ma io ricordo solo una gran stanchezza, ed un desiderio spasmodico che finisse presto.
Ci sono stato altre volte: sempre meno biciclette, sempre più auto, "Euro meno dodici". Insomma, peggio delle Trabant. Sempre più gru. Chissà se oggi mi piacerebbe! chissà se la riconoscerei! Ne dubito.
In centro, nelle stradine laterali dello stradone dell'Hotel Beijing, c'erano ancora le casette a un piano della povera gente. Gente dignitosa. Mai sollecitata una mancia, e raramente accettata una mancia spontaneamente offerta. Non credo sia ancora così...
Cosa mi ha colpito di più? La Grande Muraglia. Cosa mi ha emozionato di più? La Grande Muraglia. 5000 chilometri di fortificazione continua, che segue le più minuscole irregolarità del territorio... Quanti morti sarà costata? Quanto ci avranno impiegato, a farla? certamente meno della terza corsia sulla Salerno-Reggio Calabria.
Seguire per un centinaio di chilometri il percorso della Muraglia, a bordo di un elicottero di terza mano (ultimi acquirenti: i cinesi, che lo avevano acquistato dai vietcong...). che sembrava dovesse disintegrarsi ad ogni cambiamento nel numero dei giri del rotore), è stata un'esperienza unica. Ogni tanto la muraglia spariva, distrutta dal tempo e dagli uomini, perchè era un grande giacimento di materiali da costruzione), poi riappariva. Difficile distruggerla tutta... un'ora di elicottero, e ne avevamo seguito si e no il due per cento...
Anni prima, un giornalista inglese aveva seguito a piedi tutto il percorso, impiegandoci più di due anni, e passando per villaggi che erano poco più avanti del'età della pietra. Non conoscevano l'elettricità, la radio, i farmaci...
Il nuovo stadio di Pechino, costruito a tempo di record per i Giochi: struttura supertecnologica, costruita in tempi record (diciamo, quanto uno svincolo della Salerno - Reggio Calabria). Solo 400 operai, tutti provenienti dalla provincia. A quasi tutti, dopo la costruzione, è stato detto: "grazie, ora tornate a casa". In Cina esiste l'obbligo del permesso di soggiorno anche da una provincia all'altra. Più o meno come vorrebbe da noi il Calderolo. Solo che la Cina è un paese totalitario, noi siamo un paese democratico. Qualcuno ci spiega la differenza?
La cosa che mi ha emozionato di meno e fatto incazzare di più? La Città Proibita. Mai tanta gente ha sofferto ed è crepata per il fasto di così pochi.
Da oggi, si gioca, anzi, si gareggia. La politica può aspettare. D'altronde anche Atene e Sparta, durante i Giochi, interrompevano la guerra eterna.
Anche in questa occasione noi italiani "ci siamo fatti riconoscere": sono comunisti, ammazzano e mangiano i bambini, anzi li lessano per farne concime, e poi la pena di morte, quasi come negli USA (due dei pochi paesi che non hanno firmato la moratoria), e poi ci copiano le borsette di Fendi... Boicottiamoli; anzi no, mandiamo gli atleti, ma niente sfilata, anzi si. Mandiamo il premier anzi no, mandiamo Frattini, che tanto non lo caga nessuno, anzi la Meloni dice che sono comunisti, i nostri non devono sfilare anzi si, però non possiamo delegare agli atleti la protesta che dovrebbe fare il governo, ma poi gli affari sono affari...
Finalmente le allegorie sono finite, ed inizia l'unico momento di commozione: quello in cui più di 200 popoli sfilano sorridenti. Delegazioni senza speranza di tre persone, ed altre di centinaia di atleti, ma tutti con pari felicità, tutti orgogliosi della propria bandiera, della propria cultura, e, per due settimane, della propria e dell'altrui tolleranza. Calderolo, è questo il mondo! una roba multicolore, dove Berghem conta esattamente un milionesimo dell'umanità. Fattene una ragione. I Giapponesi sfilano sventolando le bandiere congiunte di Cina e Giappone; un boato, a sorpresa, accoglie gli atleti di Taipej. Aspettiamo con ansia la sfilata delle camicie verdi. Portabandiera, Bossi, medaglia di bronzo al torneo di scala a quaranta di Cassano Magnago.
In sua attesa, passano Papua, Barbados, le brasiliane che non resistono ad accennare a qualche passo di samba, passano le Bahamas, passa la Palestina, che solo in Israele non è nazione; passano Cuba, il Burundi, Timor Est, il Qatar, il Rwanda, il Chad, il Niger; passano il Nepal, il Gabon, San Marino, le Grenadines, il Laos... passano persone dalla pelle di tutti i colori: persino bianca... Passa l'Iraq, accolto da un'ovazione; Passano il Togo, il Guam, il Tonga, Aruba (e io che credevo fosse solo un provider Internet...), l'Afghanistan, la Namibia, la Tanzania (quella parte non ancora sieropositiva); passano le Isole Vergini... ma quanti sono, i paesi del mondo? e quante vite ci vorrebbero, per visitarli tutti?
Passa lo Sri Lanka, el mio pensiero corre all'amico Anton...
Passa il "Tuvalu": qualcuno ne sa niente? Passa la Francia, ed inquadrano Sarkò senza Carlà; passa la Norvegia: portabandiera una bella nera, di origine ugandese: una lezione per tanti; passano le Comore, la Russia... Tutti attendono con impazienza la Patania. Passano gli USA, e i gentili cinesi applaudono persino Bush. Passa lo Zimbawue: assente giustificato Mugabe; passa il Leshoto, e passano i tre atleti del Kiribati (?); sfila la Micronesia: passa un solo Vietnam, ed il Botswana, che col suo 80° posto, precede l'Italia in libertà d'informazione; passano due Coree, separate: un passo indietro... esordisce il Montenegro; sfila il Nauru... passa l'Italia, e grazie alla "regia personalizzata" della grande RaiDux del Patano Marano, non si vede un cazzo (hanno fatto vedere dettagli di mani, di piedi, di scarpe...); infine, passa la Cina, con 90.000 spettatori letteralmente impazziti... Sarebbe stata la loro grandissima occasione, solo in parte colta dai pessimi governanti che si ritrovano.
Molti popoli meriterebbero governanti all'altezza dei governati. La conferma? passo sulla CNN: stanno facendo un servizio fra gli incazzatissimi cinesi di New York, a China Town. Gli Stati Uniti sono l'unico paese al mondo a non aver mandato in diretta la Cerimonia d'apertura. Bush è a Pechino, a giocare a culo e camicia coi suoi colleghi d'affari e di pene capitali, ma in Patria è meglio mostrarsi maccartisti post-litteram... E poi, ragazzi, siamo o non siamo nella Patria della moderna democrazia, e del "primo emendamento"?
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