DENVER - A sorpresa Hillary Clinton ha rinunciato di fatto alla chiamata al voto e ha sciolto il vincolo che legava i suoi delegati, chiedendo loro di nominare direttamente Barack Obama candidato democratico per la presidenza. "Sono qui oggi per liberarvi dal vincolo", ha detto l'ex first lady in un gesto di grande unità per il Partito. La senatrice ha dato luce verde al voto per Obama mentre era in corso l'appello per il voto finale che deve certificare la candidatura del primo afro-americano nella sfida per la Casa Bianca.
In platea una folla entusiasta sventolava cartelli col nome di Hillary e l'indirizzo del suo sito on line: segno che la senatrice non ha perso le speranze di essere un giorno la prima donna Commander in Chief.
L'ex First Lady potrebbe correre nel 2012 se Obama dovesse perdere contro John McCain: una eventualità che viene sussurrata tra gli irriducibili di Hillary al Pepsi Center, per i quali l'esclusione della senatrice dal ticket presidenziale è stato l'ultimo affronto. Dal podio la Clinton non ha dato loro soddisfazione: niente nei 23 minuti di discorso che reca l'imput di Mark Penn, il suo controverso stratega, ha lasciato trapelare la rabbia e la delusione che ancora porta nel cuore e che, secondo gli amici, nutre ancora soprattutto suo marito.
Bill però era rimasto significativamente sugli spalti mentre lei rievocava di essersi candidata alla Casa Bianca "per ricostruire la middle class": il college di nuovo alla portata di tutti, diritti dei gay e delle donne, una politica giusta dell'immigrazione, rispetto dei sindacati e soprattutto la mutua per tutti che dia di nuovo sicurezza alle famiglie.
"Mi ero candidata per dar voce alle persone che per otto anni erano rimaste invisibili: sono le stesse ragioni per cui dovete votare Obama", ha detto la senatrice che al termine del discorso più difficile della sua vita ha ricevuto per telefono le congratulazioni e il ringraziamento dell'ex rivale.
Questo è quanto. I commentatori politici sono entusiasti per il fatto, scontato da due mesi, che la statista Hillary abbia “liberato” i suoi elettori, dando lro il “permesso” di votare per Obama alle Presidenziali. Io sono invece sconvolto da questa formula liberatoria. Ma le casalinghe del New Jersey avevao bisogno dell’autorizzazioni di Hillary? Non era scontato che, una volta finite le primarie con la vittoria di Obama, come minimo avessero il “diritto” di votare per lui?
No, non era questo che mi aspettavo. Mi aspettavo, visto che ormai la battaglia è fra Obama e McCain, e cioè fra la svolta e la protesi di Bush, che salisse sul palco e, con tutte le sue forze, gridasse: ormai Obama è il candidato unico: DOVETE votare per lui, anche voi che alle primarie avete votato per me.
Ha perso l’occasione di rimediare alla pessima figura che ha fatto durante tutte le primarie, facendo più la guerra (a volte con metodi sconci) ad Obama, che non ai repubblicani. Complimenti.
I RISULTATI
McCain Obama
27/08/2008 44% 44%
26/08/2008 44% 44%
25/08/2008 42% 46%
24/08/2008 43% 46%
23/08/2008 42% 45%
22/08/2008 43% 45%
21/08/2008 42% 45%
20/08/2008 42% 45%
19/08/2008 42% 45%
18/08/2008 43% 44%
17/08/2008 42% 44%
16/08/2008 41% 43%
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