Voglio ricordare una persona che rispettavo moltissimo. Fausto Gardini. E' morto ieri, a 78 anni, stroncato da un infarto. La sua morte ha sorpreso tutti, perchè Fausto non soffriva di disfunzioni cardiache.
Tutti conoscevano Fausto come tennista. Non bellissimo da vedere, con qui suoi rovesci "accartocciati", così lontani dall'estetica di Nicola Pietrangeli... Ma che grinta! uno che non mollava mai. Basti pensare che ha disputato, fra il 52 ed il 63, 38 incontri di Davis, vincendone 29, e senza MAI perdere un incontro il Italia.
Così lo ricorda Nicola Pietrangeli: "...era un amico. A me sembra un po' presto morire a 78 anni: come è strana la vita, lui che era un lottatore a quanto mi risulta se ne è andato senza lottare". "Fausto - prosegue Pietrangeli - era sicuramente un esempio per come giocava, bisogna ricordare che non ha mai perso un incontro di Coppa Davis a Milano pur giocando con giocatori molto forti. Lottava sempre, lui si stancava sempre perché anche le partite facili per lui erano delle lotte. Mi dispiace molto..."
Fausto ha fatto tennis quando con quello sport non si diventava nè famosi, nè miliardari. Il suo più importante successo (Internazionali di Roma del 1955, contro Beppe Merlo) è avvenuto in epoca pre-televisiva. Da junior Gardini aveva vinto un paio di titoli italiani di doppio in coppia (non sorridete) col nostro mitico Gianni Clerici.
Soldi ne giravano pochi. Ricorda Clerici come la prima volta che, con sua somma sorpresa, era stato ammesso nell'empireo di Wimbledon, aveva fatto il viaggio dalla sua Como a Londra con la sua 500, per risparmiare sul viaggio.
Ho avuto la ventura di conoscere Gardini non come tennista, ma (cosa che molti ignorano) come dirigente di un'agenzia di pubblicità che ha conosciuto momenti di grande sviluppo: la Pubblinter-Ayer. Fausto Gardini era il socio di Fausto Rebuffat, fondatore dell'agenzia. L'ho incrociato quando io, giovane dirigente d'azienda, avevo inserito la Pubblinter nella "short-list" delle agenzie finaliste per la gara di assegnazione di un importante budget pubblicitario. All'agenzia non fu assegnato il budget, ma Gardini continuò ugualmente a comportarsi con me con la massima signorilità e cortesia.
Poi l'ho perso di vista... tranne ritrovarne le tracce, qualche anno dopo, a Beaulieu, in Francia, cittadina che ho frequentato per 25 anni, avendola eletta a "campo base" delle mie attività veliche. Il locale Tennis Club organizza, da decenni, uno dei più importanti tornei francesi per "veterani", suddiviso nelle varie classi (da "over 45" ad "over 75"...). Ebbene, il nome di Fausto Gardini era scolpito nel marmo dell'albo d'oro, che ricopre la facciata della Club House che guarda verso il mare, per anni ed anni di seguito, in tutte le classi d'età che ha raggiunto, una dopo l'altra.
Oggi, purtroppo, il tennis ha bruciato i tempi. Si diventa campioni a 17 anni, e pensionati a 25. Fausto sarà per sempre un esempio di come questo sport, se spogliato dalla sua velenosa carica di agonismo aggressivo, possa essere anche interpretato e goduto in maniera diversa. Grazie a questo grintoso gentiluomo per le sue lezioni di vita. Tafanus
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