Il giorno dopo il matrimonio di Maria Sole lo passiamo in parte a casa della sorella di Marisa, a recuperare dalle follie alimentari del giorno prima, senza far nulla, se non chiacchierare, guardare il panorama, dare ogni tanto una controllatina al blog con una chiavetta a carbonella.
Mi viene in mente che al tempo delle "3 I" Lucio Stanca avrebbe dovuto aiutare mezzo mondo (dall'Africa al Sudamerica) a superare il "digital divide"... Chissà... forse è rimasto troppo a lungo impastato in quei paesi, e non ha potuto occuparsi dell'Italia. Fatto sta che da anni mio cognato tenta disperatamente di avere un collegamento ADSL. Ha rinunciato, aspettando il nuovo Lucio Stanca.
Pazienza... oggi mi godrò gli ultimi "scampoli" di parenti che non vedevo da un pezzo, e che chissà quando rivedrò... Intanto la mia piccola nipotina hondurena, alla quale avevo dedicato un post "natatorio", fa progressi. Quest'anno la Federazione le ha fatto fare i campionati nazionali (Classe '99) non già nella specialità nella quale è più brava (attualmente è il libero), ma nel dorso e nella farfalla. E lei, tanto per far capire di che stoffa è fatta, ha vinto un argento ed un bronzo. Complimenti, grandi abbracci e foto con la Alessia Filippi (che posterò appena Gaetano me la manderà).
Stasera incontreremo alcuni tafani napoletani. Pochi, ma ottimi ed abbondanti. Pupetta, il suo "zito" Pinuccio, e Marco Esposito. Non è un incontro organizzato: semplicemente, hanno saputo dal blog della mia gita napoletana, e con mio grande piacere abbiamo potuto combinare questo incontro. Che tipi saranno? Marco riesco abbastanza ad immaginarmelo. Pupetta meno, ma "alquanto". Pinuccio, detto "Lo Zito", per niente.
Viene a raccattarci Marco. Solo un quarto d'ora di ritardo. Per gli standars di Napoli, possiamo dire che Marco è arrivato con notevole anticipo. (Ho ancra in mente il racconto di un incontro di tafani romani al quale El_Nino è arrivato con sole due ore di ritardo... Con Marco, andiamo a raccattare Pupetta e Pinuccio in via Caracciolo. Pizzeria in Via Partenope, dove mille anni fa si svolgeva la mia "movida".
L'incontro è perfetto. Siamo tutti a nostro agio, come se ci conoscessimo da una vita. Marco è come tutti si immaginano che sia Marco. Un "giovane adulto" che a Napoli conosce tutti, e di Napoli sa tutto. Ha una moglie, credo parigina, e due piccole figlie, di cui una si chiama, guarda caso, come la mia maggiore: Marzia.
Anche Pupetta è come la immaginavo: gentile, positiva, sintetica... Mai una parola di meno del necessario, ma mai neanche una di troppo. Mi viene in mente un aforisma di G.B.Shaw: "...un delinquente è anche chi, potendo esprimere un concetto in 50 parole, ne usa 200..."
Lo "zito", Pinuccio, all'inizio mi sembra alquanto riservato e timido, ma solo all'inizio, e cioè per i primi 90 secondi. Poi tira fuori il suo vocione da burbero benefico e la sua simpatia. Grazie, Pinuccio - Scalfari - Barbapapà. Alla prossima. Magari nel vostro albergo. Perchè Pupetta e Pinuccio hanno un albergo, molto carino, in provincia di Salerno. L'ho scoperto per caso, e voglio che tutti gli amici lo conoscano (è una mia iniziativa, e spero che Pupetta & Pinuccio non me ne vogliano).
[ L'albergo di Pupetta & Pinuccio ]
Insomma, una bella serata: politica (ma in quantità moderate), chiacchiera, il blog, i pen-friends in comune... Ma ormai è giunta l'ora. Domani si riparte. Per Roma. Per incontrare tafani che già ho avuto il piacere di conoscere, e per incontrarne altri (Anto, Tiziana, El_Nino, forse Mietta), che non ho avuto ancora il piacere di incontrare. Ma questa è un'altra puntata... (continua)
Nella foto, da sinistra a destra: Marisa, Marco, Pupetta, Antonio, Pinuccio
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