Quelli che la tolleranza-zero. Come Rudolph Giuliani e la politica del vetro rotto. Solo che Giuliani sapeva di cosa parlava, questi no. I Maroni, i La Russa, gli Alemanno, dovrebbero riconsiderare il loro glossario, ed abbandonare il concetto di tolleranza zero, ed iniziare a parlare di tolleranza zero virgola qualcosa.
I fatti sono noti: l'Italia pallonara ha appena iniziato a riempire le nostre TV, e c'è già un primo "episodio" alquanto significativo: 2.000 teppisti napoletani si impadroniscono di un treno, buttano fuori 300 passeggeri paganti, e costringono un treno a viaggiare verso Roma, per la partita di pallone. Per ammazzare la noia del viaggio, devastano le carrozze, producendo 600.000 € di danni (stima prudenziale).
Quelli che la tolleranza zero avrebbero tutto il tempo di schierare qualche migliaio di celerini in assetto "G8-Genova, Cile"; togliere corrente al treno in una bella spianata scarsamente abitata; circondare il treno, e dare una bella pestata in stile Diaz o Bolzaneto a questi stronzi; quindi mandarli sotto processo per violenza, danneggiamenti, interruzione di pubblico servizio. Processo per direttissima, of course, e condanne calcoltae, per somma di reati, in modo da non "incorrere" nell'indulto.
Invece questi stronzi sono attesi, alla stazione di Roma, dalla efficientissima ed ospitale accoglienza della municipalità: una trentina di autobus riservati li accompagnano, gratis, allo stadio. I teppisti ringraziano calorosamente il sindaco. "A-lemanno! ...uno di noi!". 2.000. Ne hanno identificati e rinviati a giudizio 4 o 5, peraltro già liberati. Li hanno lasciati entrare allo stadio senza il disturbo di esibire il biglietto, senza il fastidio di mandare indietro quelli con casco integrale o passamontagna, senza preoccuparsi di verificare se avevano addosso (sembra di si), coltelli, martelli, bombe-carta e quant'altro.
Tutto questo succede nell'italietta della tollerana zero-virgola-qualcosa. Si sa: le tifoserie sono violente, a volte menano, e poi spesso hanno, come riferimento, aree politice "non lontane" da quelle di appartenenza dei "tolleranti-zero".
Invece ridiventano tolleranti-zero-virgola-zero in un museo, contro una ragazza musulmana che pretende di entrare col velo. E' giusto. Il velo è vietato. La prossima volta provi col casco integrale o col passamontagna.
A Termoli tre stronzi di vigili, erroneamente definiti urbani, umiliano fino alle lacrime un povero cristo, reo di voler campare la vita vendendo "illegalmente" (non ha la licenza, cribbio!) le sue povere cianfrusaglie. Tentano persino di ficcarlo nel portabagagli della loro auto. Roba che delle persone civili non farebbero neanche con un cane.
Nel frattempo il Questore di Napoli, prontamente interrogato da Maroni, spiega che i 2.000 che hanno assaltato e devastato il treno erano bravi ragazzi, tutti a volto scoperto, tutti muniti di biglietto (sia del treno che dello stadio), e quindi non c'era alcun motivo per intervenire. Neanche quando hanno iniziato a buttar giù dal treno viaggiator muniti di regolare biglietto e prenotazione.
In questa occasione non si è visto nessuno: non i soldatini di La Russa (che forse sfilavano in Via Veneto); non i Carabinieri di Quartiere; non i Poliziotti di Prossimità; e nanche i celerini di Genova. Nessuno. Solo questi teppisti bastardi, padroni prima del treno, poi di una città e di uno stadio. Però a Trinità dei Monti è stata segnalata almeno un trittuglia di soldatini della tolleranza-zero.
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