Questa espressione milanese, tradotta alla lettera, significa: "Pasticciere, fai il tuo mestiere". E' un'espressione che si rivolge a chi, con una certa saccenteria, parla di problematiche che non sono le sue, incappando in inevitabili "zeppole", che sono prodotto da rosticceria e non da pasticceria.
Sulla crisi, sui paralleli col '29, sulle cause, sul modo di uscirne, su eventuali parallelismi fra 1929 e 2008, nei giorni scorsi, su un blog di recente e fragile costituzione, si è sviluppato un esilarante dibattito fra due personaggi, che per brevità chiameremo Eco-1 ed Eco-2.
-1) Caro E2, a meno di un tracollo totale, non del tutto impossibile, anche questa passerà. Il problema è capire a quale prezzo. Nel 1929 ci vollero dieci anni e poi una guerra mondiale, oggi o domani?
Intanto qualcuno continua ad arricchirsi ed i fessi a pagare.
E1
-2) Emotivamente il paragone con il '29 sarebbe anche giusto, praticamente no, tutto è cambiato rispetto ad allora, quella d'allora iniziò come una crisi di sovrapproduzione rispetto alle possibilità reali, poi franò tutto. Altra situazione ora, altri strumenti. Il fatto reale è che come dici, chi pagherà principalmente saranno i deboli e in special modo quelli dei paesi più poveri.
E2
-3) Questo è quello che sembrerebbero dire le politiche macroeconomiche di Keynes, ma poi c'è stata l'ondata neo-liberista di Friedman e i suoi Chicago Boys, che hanno prodotto i regimi sud-americani, la Russia post-comuinista, l'Afganistan, l'Irak... Questo è l'aspetto che mi preoccupa maggiormente.
E1
-4) Penso caro E1 che il caos attuale sia solo in parte ascrivibile ai tipi alla Milton Freidman, come ben sai i processi storico-politico-economico sono molto complessi ed hanno spesso una gestazione piuttosto lunga ed elaborato. Il fatto è che in questo momento il globo sembra essere governato in maggioranza da personaggi di cui avremmo volentieri fatto a meno! (l'amico Piutin; Bush; Ahmadinejad; il nano d'Arcore; la plerota di dittatorelli dell'Est e africani)...
E2
-5) Attenzione, sono quelli di cui Friedman e le sue teorie si sono nutriti per i loro scellerati esperimenti economici. Non dimentichiamoci che il neo-liberismo ha conquistato consensi in tutta la società occidentale, in cui parole come partecipazione statale, sussistenza, stato sociale sono state bandite anche dalle sinistre a favore di liberalizzazione, privatizzazione...
E1
Leggendo, si ha l'impressione quasi di ascoltare l'audio di un dibattito molto "accademico" fra Samuelson e Modigliani. Solo che poi si legge bene, e si scopre di aver di fronte una sbobba impossibile da ingoiare. Una esibizione di nomi mandati giù ad orecchio, di cui, con ogni evidenza, non si sa nulla.
Prendiamo il punto -1): non è vero, come ipotizza Eco-1, che ci sono voluti 10 anni ed una guerra mondiale per riprendersi. E' vero che in TUTTI i paesi il picco di caduta del PIL si è situato fra il 1931 ed il 1933. Poi tutti, in misura più o meno rapida, hanno iniziato a risalire. Negli USA il PIL è risalito del 44% il tre anni; in Gran Bretagna il PIL è risalito del 33% in tre anni, e addirittura, nel '36, aveva un PIL del 14% superiore a quello del '29; paesi comunisti (Ungheria, Romania, Bulgaria), nel 35 avevano un PIL superiore da 3 a 26 punti rispetto al '29. Un paese che era già all'economia sociale di mercato (Svezia), nel '35 era "sopra" dell'11% rispetto al '29. L'Italia brancolava ad un -15%; la Germania, che dal 1919 "godeva" del governo di Weimar, e nel '33 si consegnava all'imbianchino austriaco, nel '35 era ancora "sotto", ma solo del 4%.
Al punto -2), non è vero, come ribatte Eco-2, che ci sia stata una crisi di sovrapproduzione. E' dai tempi della macchina a vapore che le crisi di sovrapproduzione esistono solo nelle produzioni alimentari "semplici". Ci sono le annate cattive, e le buone. La sovrapproduzione di prodotti industriali può esistere solo nei paesi ad economia pianificata ed assistita (URSS, Cina); non nei paesi occidentali, dove è dai tempi del codega che le industrie hanno imparato a non produrre per il magazzino...
C'è un certo signor Kenneth Galbraith (che forse - ma è solo un'ipotesi - di economia ne capiva più del nostro Eco-2), che avanza una ipotesi alquanto più complessa, e che non ha NIENTE a che fare con la sovrapproduzione:
Galbraith elenca almeno cinque fattori di debolezza nell'economia americana, che hanno portato alla crisi:
-a) cattiva distribuzione del reddito (cioè troppo reddito spendibile concentrato ai vertici della piramide);
-b) cattiva gestione delle aziende industriali e finanziarie;
-c) cattiva gestione del sistema bancario;
-d) eccesso di credito alla speculazione;
-e) attenzione eccessiva al pareggio di bilancio, e quindi (esattamente come oggi con Maastricht), adozione di provvedimenti prociclici e non anticiclici.
Traduco per Eco-2: nei tempi di vacche grasse (quando non ce ne sarebbe bisogno, si pompano investimenti pubblici e soldi nell'economia; nei tempi di vacche magre, quando queste cose servirebbero, non si può fare, perché si "sforano" i parametri. Maastricht serve, ma dovrebbe diventare intelligente. Dovrebbe avere, certo, le "valvole di sicurezza", ma dovrebbe invertirne il funzionamento.
Al punto -3) poi, Eco-1 si esalta, e mette insieme tutti gli ingredienti che conosce: il prezzemolo, la panna, le castagne... Keynes, Friedman, i Chicago Boys, che mescolati bene in paesi, epoche e sotto governi diversi, ben schackerati insieme, avrebbero prodotto "...i regimi sud-americani, la Russia post-comuinista, l'Afganistan, l'Irak..." Diamo ancora qualche giorno ad Eco-1, e scoprirà che anche il tramonto della minigonna, la crisi di Ivan Basso e la vittoria di Lombardo in Sicilia sono colpa di Friedman e/o di Keynes.
Dunque... Keynes: se scoprisse di aver formulato le politiche economiche che gli vengono attribuite da questi due economisti senza rete, inizierebbe a studiare i suoi libri, per ritrovarsi. Perchè Keynes, in netto contrasto coi "liberisti" che nel '33 e nel 2008 hanno riscoperto l'interventismo salvifico dello stato, è SEMPRE stato un fautore della spesa statale anticiclica, atta a mantenere la piena occupazione, ed un elevato livello di consumi privati, che servissero da stimolo all'industria. Esattamente il contrario, amico mio economista immaginario, di quanto hanno fatto i liberisti all'amatriciana nostrani, i quali vorrebbero il massimo del precariato e della flessibilità, il minimo di costi del lavoro e previdenziale, però sarebbero felicissimi se i poveracci consumassero quasi come loro. Eccheccazzo... altrimenti dove finisce, la produzione industriale?
Inoltre Keynes nei tempi della crisi passava dalla direzione di un giornale economico alla direzione di un dipartimento economico in India, e non era certo in grado di stravolgere le decisioni degli USA. Solo 4 anni dopo, con l'avvento di Roosvelt e del New Deal, i fatti hanno ridato tagione a Keynes, ma non è stato lui il "conduttore" delle danze.
Su Friedman stenderei un velo pietoso. E' nato nel 1912, e quindi nel '20 aveva 17 anni!!! Non ha avuto alcuna parte né nella crisi, né nell'uscita dalla crisi. Questo super-liberista è invece passato alla storia per i disastri fatti in Inghilterra a fianco della Tatcher (vedi ferrovie, assistenza sanitaria, attuale crisi bancaria), e negli USA a fianco di Reagan (sai, quello di quella stronzata della curva di Laffer...) che ha devastato, in misura forse irreversibile, la struttura ed il futuro della nazione più potente del mondo. Inoltre, per non farsi mancare neanche un posticino nella storia della politica, ha dato una mano anche al liberismo in salsa cilena del Sig. Pinochet.
Infine, i Chicago Boys... Sono solo i figliocci di Friedman mandati in Cile, agli ordini di Pinera e Pinochet, col l'obiettivo - conseguito - di smantellare quanto fatto da Allende. Ma di che cazzo stiamo parlando? Questi social-interventisti alla Keynes, mischiati ai destri Friedman e figliocci di Chicago mandati in missione in Cile, avrebbero (tutti insieme o separatamente?) dettato i destini degli Usa, ma anche del Cile, ma anche della Gran Bretagna, ma anche della URSS, della Russia post-comunista (Friedman era già vicino agli '80, e non ha mai lavorato per la Russia), ma anche dei regimi dittatoriali sudamericani (anche quello di Peron, Anche quello di Chavez? Il nostro economista non precisa...) Mi chiedo se non siano loro anche i creatori della Spectre e della P2...
Poi, nel minestrone, entrano anche l'Iraq e l'Afghanistan (le cui guerre, messe assieme, sono costate quanto un mese di seconda guerra mondiale). l'Iran, dove la guerra Bush la fa da solo; i potenti della terra, mischiando insieme Putin e Bush col nano di Arcore, i dittatorelli dell'Est e dell'Africa. evitando accuratamente di pensare che Nano, più dittatorelli del'est e dell'Africa, sommati insieme contano più o meno quanto la California....
Insomma, parliamo di cose serie. Il petrolio è calato del 50%; il dollaro è salito del 15%. la benzina avrebbe dovuto scendere del 35%, quindi da cira 1,5 € a circa 1 €. Quanto cazzo costa, la benzina, oggi? Parliamo di questo, e lasciamo riposare in pace i Chicago Boys...
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