FASCISTI AMBASCIATORI D'IMMAGINE:
"...il mondo politico e quello sportivo condannano la notte brava degli ultrà italiani che, a Sofia, in occasione della partita di qualificazione mondiale della Nazionale contro la Bulgaria, hanno dato vita tra l'altro a marce e cori di ispirazione fascista. "Una vergogna quei cori e un gesto inqualificabile l'aver bruciato la bandiera bulgara" ha dichiarato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. "Bisognerebbe chiedere scusa alla Bulgaria. Se fossi stato lì mi sarei vergognato. Non c'è nessuna giustificazione storico-politica per questa gente, sono solo maldestre esibizioni muscolari".
Gesti inqualificabili e parole dure, con qualche eccezione. Di diverso tenore sono infatti le considerazioni di Domenico Mazzilli, da poche settimane direttore dell'Osservatorio del Viminale sulla sicurezza delle manifestazioni sportive, che non condanna il comportamento dei centocinquanta ultrà italiani: "I cori 'Duce-Duce' e il braccio teso durante l'inno di Mameli? In Bulgaria non è reato... Io non faccio il sociologo - aggiunge - i reati vanno attribuiti nel Paese in cui avvengono..."
Bravo La Rutta! Lei si che è uno statista! però ora faccia uno sforzo ulteriore, e spieghi questa cosa anche al suo compagno di merende Alemanno che in Aprile, appena eletto sindacvo della più importante città italiana, è andato a festeggiare in piazza, esibendeosi su un palco gremito di nerboruti naziskin con tanto di pelata, tatuaggi, croci uncinate, saluti romani, duce-duce, ed altra paccottiglia "of that kind"...
Poi, se le cresce del tempo, faccia una chiacchierata amichevole col suo collega ministro Marroni (quello che firmava i decreti salvaladri senza leggerli...). Provi a spiegargli che la legge non può prevedere tutte le fattispecie. Certo, il saluto romano e i coretti fascisti in Bulgaria non sono previsti dal locale codice come reato. Ma noi parlavamoo d'altro, egregio Mazzilli. Parlavamo di una cosa che si chiama "opportunità". Mi spiego con un esempio alla portata della "qultura" di un patano: in Italia nessuna legge vieta di ruttare o di scorreggiare in Chiesa. Però, in genere, non lo si fa. E non si giustifica chi lo fa. Ci arrriva, dottor Mazzilli? Tafanus
BONANNI: si accontenta di poco: Bonanni tende la mano al governo: "In un momento di crisi economica come questo, siamo disposti a rinunciare allo sciopero contro la riforma della scuola, purché Berlusconi ci convochi"... (una convocazione non si nega a nessuno... no comment!)
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