Una folla immensa, 100.000 persone, è accorsa ieri ad ascoltare l'intervento elettorale del candidato democratico alla Casa Bianca, Barack Obama, a Saint Louis, nello stato del Missouri. Intanto il candidato democratico incassa l'appoggio dell'ex segretario di stato Colin Powell. Nei sondaggi Obama resta favorito, ma il repubblicano John McCain guadagna consensi.
Quella di ieri è stata la partecipazione tra le più copiose registrata fino ad ora per un comizio del candidato democratico, a poco più di due settimane dall'election day, il 4 novembre prossimo. "Che magnifico spettacolo! E' tutto quello che riesco a dire", ha reagito Obama guardando la marea di suoi sostenitori che si erano raccolti sotto un grande arco che sorge nel centro di St. Louis, principale città dello stato nel cuore del Paese, costruito in omaggio ai pionieri americani.
Colin Powell tifa per Obama. L'ex segretario di Stato Colin Powell, repubblicano, ha fatto sapere di appoggiare il candidato democratico nella corsa alla Casa Bianca. Obama, ha spiegato Powell, ha mostrato di esser capace di "fermezza e coerenza" ed è una figura capace di trasformare il Paese. Quello dell'ex capo della diplomazia dell'amministrazione di Bush junior ed eroe della guerra del Golfo, ai tempi in cui alla Casa Bianca c'era Bush padre, è un duro colpo alla campagna del repubblicano John McCain, suo amico, ed è stato annunciato durante la trasmissione 'Meet the press' della Nbc. McCain, secondo Powell, non è pronto per la presidenza. Obama "offre occhi freschi e nuove idee" mentre il suo rivale repubblicano si limiterebbe a "porre in atto l'ortodossia dell'agenda repubblicana".
Finanziamenti record. Nel mese di settembre Barack Obama ha raccolto 150 milioni di dollari in donazioni per la campagna presidenziale: una cifra record, che porta il totale dei suoi finanziamenti a 605 milioni di dollari, cifra senza precedenti nella corsa alla Casa Bianca. Il precedente record mensile, sempre di Obama, era di meno della metà: 65 milioni.
Il candidato ha montato una gigantesca campagna bussando alla porta della gente comune e utilizzando ampiamente Internet, e di conseguenza una campagna porta a porta in numerosi stati anche repubblicani per convogliare alle urne le fasce di elettorato più disinteressate alla politica. Questo margine di vantaggio finanziario ha consentito al democratico di martellare la sua immagine con spot tv diffusi in numerosi stati. E gli spot tv sembra si stiano per allargare anche a stati fortemente repubblicani come Georgia e Dakota del nord dove la forbice con McCain si sta restringendo.
Il sondaggio. A sedici giorni dalle elezioni del presidente americano, il candidato democratico resta favorito nei sondaggi, ma il repubblicano John McCain guadagna consensi, riducendo di un punto il distacco. Il sondaggio odierno dell'istituto Zogby indica il vantaggio solo di 3 punti. Obama guida ora per 48 a 45 rispetto alla rilevazione di ieri che era di 48 e 44 punti percentuali rispettivamente (il sondaggio ha un margine di errore del 2,9%).
McCain evoca la sconfitta. Colpito duramente dall'appoggio del suo ex compagno di partito Colin Powell a Obama e dall'enorme quantità di fondi che il suo rivale è riuscito a mettere insieme, McCain ha evocato la possibilità di essere sconfitto. Alla domanda della Fox se abbia mai pensato alla possibilità di essere battuto, McCain ha ammesso che sì, ci ha pensato: "Certamente. Ma non mi crogiolo in questo pensiero. E comunque ho avuto una vita meravigliosa. Posso tornare a vivere in Arizona, a rappresentare il mio paese in Senato, con una famiglia meravigliosa, e una vita piena di benedizioni", ha detto. (da Repubblica.it)
Nota sui sondaggi: La Zogby è una società "embedded" con la FOX TV, non lontana dai repubblicani. E' dalla "scesa in campo" di Sarah Palin che la Zogby tende ad attribuire alla Palin un effetto salvifico. Personalmente, seguo da olre un mese il "Daily Poll" della Gallup, molto più stabide e meno embedded con chicchessia. Nel grafico sottostante riporto le elaborazioni a trenta giorni dei sondaggi quotidiani, che raccontano una storia diversa.
E tuttavia si dovrà prestare molta attenzione, perchè in molte roccafori repubblicane, ormai passate, sembrerebbe, ad Obama, iniziano a verificarsi manovre sospette col rilascio dei certificati elettorali. Se Obama ce la farà, dagli usa potrebbe innescarsi una slavina del liberismo e delle destre.
ALITALIA? Sempre più in alto": TOMASELLI (SDL): CON CAI SITUAZIONE INCERTA
Roma, 20 ott. (Adnkronos) - ''La vicenda Alitalia/Cai si sta trasformando in una storia senza fine e dai contorni sempre piu' incerti. Sembrerebbe infatti che, oltre ai grandi problemi di carattere formale incontrati, Cai non possa con certezza far fronte da sola agli investimenti necessari ad un rilancio concreto del trasporto aereo in Italia, non riesca a portare avanti la trattativa con il sindacato e soprattutto non sia in grado di gestire dal punto di vista operativo e strategico un settore che non comprende e non conosce in modo approfondito''. E' quanto sostiene in una nota Fabrizio Tomaselli, coordinatore nazionale SdL intercategoriale. ''Gravissimo inoltre e' l'errore che Cai sta compiendo nella trattativa sui contratti: sta infatti riproponendo un comportamento che privilegia nuovamente alcune organizzazioni sindacali che in Cai rappresenterebbero la minoranza dei lavoratori, dimenticando quanto accaduto solo poche settimane fa'' continua Tomaselli. ''Se tutto cio' dovesse essere confermato e se a cio' si aggiunge la situazione internazionale e il nuovo approccio che i governi di tutto il mondo stanno impostando per affrontare la grave crisi economica e finanziaria e la consistente riduzione del costo del carburante, sarebbe possibile ipotizzare per Alitalia soluzioni diverse e migliori di quelle sino ad ora prospettate'', continua il sindacalista.
Come preannunciato su L’Occidentale del 13 ottobre, la scadenza del 15 ottobre è passata senza che il piano industriale e la proposta irrevocabile d’acquisto della (ricostituenda) Cai arrivasse al commissario Augusto Fantozzi. L’assemblea della Cai è stata convocata per il 28 ottobre: alcuni soci della compagine iniziale (il fondo Clessidra) pare che non parteciperanno proprio mentre sembra sia in arrivo una colorita e composita compagine di nuovi aderenti (ivi compreso il re della distribuzione ortofrutticola Antonio Orsello che avrebbe l’ambizione di sviluppare un aeroporto internazionale ad Albenga, ossia a pochi passi dal Cristoforo Colombo di Genova). Ora, il piano industriale e la proposta d’acquisto sarebbero pronti per il primo dicembre sempre che la variopinta “friendly company” riesca a redigerlo e concordarlo.
SOCIAL
Follow @Tafanus