Peccato... siamo arrivati al giorno degli addii, ma non vogliamo farci mancare niente. Roma è una città che non mi stuferebbe mai, ma non posso mica farmi adottare, alla mia età...
A Termini depositiamo i bagagli nell'albergo di Claudio, Rosana e Silvano, e ci accingiamo a fare una giornata da "turisti giapponesi". Non ci facciamo mancare nulla, neanche un giretto sull'imperiale di un bus della "City-Seeing".
Il primo che ci lascerà, in tarda mattinata, sarà Claudio. Ha il treno alle 13,30. Lo attende una città, Lucca, che gli invidio. L'unica cosa che non gli invidio è la "camera con vista" sulla casa di Marcello Pera. Dev'essere un incubo, affacciarsi a quella finestra, sempre con l'incubo di vedere il "mostro di Popper"...
Il giro in autobus sarà anche una cosa da giapponesi, ma fatto sull'imperiale, in una limpida giornata di sole per Roma, è, per noi patani di nascita o d'adozione, una cosa impagabile. E' il modo migliore per staccarsi da questa città, da questi amici. Facciamo un pezzo di lungotevere. Cerco lo sbocco della Cloaca Massima, dove abita il bisino, sempre in agguato, pateticamente impegnato a scrutare i nostri movimenti attraverso le pagine del Tafanus. Chissà da quale buchino ci starà spiando, travestito da pantegana... Vieni fuori, bisino!
Non abbiamo più molto tempo. All'una Claudio ci lascia. Ciò che resta di noi va a mangiare qualcosa in una trattoria nei pressi di Termini. Si mangia benissimo, si spende pochissimo.
Insomma, un distacco faticoso. Un incontro che non vorrebbe mai finire. Chissà quando lo faremo capitare di nuovo... E' bello averle conosciute, queste persone. E' ancor più bella l'idea di aver in un certo senso la responsabilità di averle fatte incontrare fra di loro. Succederà ancora?
Voglio lasciarvi così, con una carrellata di ricordi fotografici non inseriti nei diversi posts, che con un semplice click potrete aprire e vedere nelle dimensioni originarie.
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