Sul fronte delle presidenziali americane, le buone notizie a favore di Obama continuano a fioccare, e ormai mancano solo otto giorni per tentare di capovolgere una situazione disperata. Vogliamo elencarle?
-1) I "Daily Polls" della Gallup ritornano verso i dieci punti, nonostante Obama si sia concesso due giorni di vacanza dalla campagna elettorale.
-2) Negli ultimi giorni, Obama ha ricevuto l'endorsement di Colin Powell, una figura molto amata negli USA, anche fra i "wasps".
-3) Obama ha ricevuto ieri persino l'endorsement del maggior giornale dell'Alaska - l'Anchorage Daily News. Non si tratta di un grande "opinion maker" a livello degli USA, ma è significativo che neanche il "campanile" abbia potuto dirottare gli editorialisti di questo giornale verso il ticket che include Sarah Palin.
-4) Passando a giornali più seri, Obama ha ricevuto l'endorsement, ieri, anche del "Financial Times", voce dell'establishment repubblicano, e questo è già più grave...
-5) Obama è in netto vantaggio, persino per l'istituto Zogby, da sempre "vicino" ai repubblicani, in 5 degli otto stati chiave (Missouri, Ohio, Nevada, Virginia e North Carolina). In particolare, è in netto vantaggio nell'Ohio: fatto molto importante, perchè NESSUN presidente è riuscito a vincere le elezioni perdendo in Ohio.
-6) L'istituto [ Pollster ] , che media fra tutti i dati di tutti gli istituti, assegna ad Obama un vantaggio di circa otto punti. Questo vantaggio è MOLTO più grande di quanto non appaia, perchè assegnerebbe, sulla base dei seggi guadagnati nei singoli stati, 306 grandi elettori ad Obama, 142 a McCain, 90 incerti. Per arrivare alla Casa Bianca bastano 270 grandi elettori.
-7) Fra i repubblicani è già iniziata la notte dei lunghi coltelli fra McCain e Palin (e viceversa) e fra tutti contro tutti. Insomma, si ha l'impressione che si sia già di fronte ad un processo di catarsi iniziato in anticipo.
-8) La Palin, che era sembrata a molti, con mia grande sorpresa, la carta spiazzante e vincente di McCain, diventa tragicamente quello che non poteva non diventare: un fuoci di paglia, o meglio un boomerang.
-9) I guai della Sarah Barracuda non sono finiti: un mondo americano in disfacimento economico si chiede, con rabbia, perch+ non si sia vergognata a spendere 150.000 $ del partito in vestiti, 40.000 in truccatori, 20.000 in parrucchieri, mentre la gente non ce la fa più a sopravvivere e a pagare le rate del mutuo e le rette scolastiche. Corre in rete un esilarante video nel quale la barracuda "spiega", si fa per dire, la ratio di queste scelte.
-10)In un altro video, la Palin, messa alle strette da una intervistatrice, non riesce a citare UN SOLO NOME di un quotidiano da lei letto. Esilarante.
[ La Barracuda non legge un solo giornale! ]
Insomma, persino la casalinga di Wasilla inizia finalmente a capire che Sarah Barracuda Palin e John McCain sono due "sole" assolute. Ora c'è solo da sperare che Obama non lo ammazzino prima, e che dagli USA parta un'onda di sinistra che possa propagarsi verso l'Europa e l'Italia.
Last but not least: l'ultimo sondaggio di Mannheimer (non pubblicabile perchè ci sono in corso elezioni ln Val d'Aosta ed a Bolzano), dicono che il mitico consenso del 62% al Cavaliere è sceso al 42% in pochi mesi. Che sia questa l'origine del nervosismo del nano di Arcore?
Rock star
(di Mario Calabresi) - 27/10/08
John McCain era soddisfatto delle migliaia di persone che c’erano ai suo comizi nel fine settimana: “Non ho mai visto tanto entusiasmo e passione in una campagna elettorale nella mia vita”. Sabato mattina era ad Albuquerque, in New Mexico, dove ha trovato più di 5000 supporter ad aspettarlo. Ma nel pomeriggio è passato Obama e, secondo le stime dei vigili del fuoco, ha raccolto 35mila persone.
Venerdì McCain era a Denver: 10mila ad ascoltarlo. Domenica sera è stato il turno di Obama: 100mila, intere famiglie con bambini e folle di adolescenti. E’ difficile continuare ad essere ottimisti quando si corre contro una rock star, ma a consolare McCain una certezza: bambini e adolescenti non votano.
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