La "Social Card" servirà anche a questo?
...com'è bello, il mondo, quando la neve copre tutti i particolari antiestetici, e quando i rumori arrivano attutiti, quasi come se la vita, per un giorno, avesse deciso di tenerti al riparo dal lamento di chi soffre, dalla paura di chi sente di non farcela, dall'angoscia di chi ha ancora una vita fa campare e non sa come affrontarla, dalla ingiusta vergogna di chi deve cominciare a privare i propri figli non solo di qualche piccola cosa superflua, ma anche di qualcosa di "dovuto" ...
...poi, improvvisamente, ti rendi conto che anche la felicità che hai provato stamattina, aprendo la finestra del tuo studio, è una gaffe, un atto di egoismo. E ti vengono in mente quelli che stanotte hanno dormito coperti dai cartoni nella casbah sotterranea della Stazione Centrale, quelli che in questi giorni sentiranno il cancello della fabbrica chiudersi per l'ultima volta, quelli che quattro stronzi proveranno a cospargere di benzina per passare una serata diversa, quelli che devono camminare nella neve con le scarpe da tennis, quelli che a mezzogiorno non mangeranno niente di caldo, quelli che non avranno neanche ll bancomat della vergogna perchè non sono nati a Carate Brianza, ma nella Sierra Leone. E la neve, all'improvviso, ridiventa quello che è davvero: un altro macigno sulla vita di tanta povera gente...
Non è bello pubblicare, specie se non autorizzati, lettere private, ma questa volta faccio un'eccezione, prima di tutto perchè parla di un fatto di cui nonnaMana, sia pure con grande discrezione, ci ha sempre messi tutti a conoscenza. In secondo luogo, perchè è una notizia (forse l'unica) bella, in giornate così tristi... Ometterò solo una piccolissima parte, che riguarda una bella notizia nella bella notizia, e che tratterò a parte, fra qualche giorno, e col dovuto rilievo. Ecco quanto mi ha scritto ieri nonnaMana:
...si, ieri per me è stata davvero una giornata speciale...
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