PIU' SONO PICCOLI, PIU' SONO FORTI: da chi siamo governati. Oggi Brunetta è in assoluto il più "curtu" degli uomini di governo; più "curtu" di Baldassarre, più curtu di Alenano, più curtu del curtu di Arcore. Ma li sta superando tutti di una spanna nell'enormità della cazzate che spara a mitraglia. L'intervista di oggi al "curtu veneto", che si propone di allungare l'età pensionabile alle donne a 65 anni, e l'articolo di ieri sui propositi di fare regali ai fannulloni, mandandone tanti in pensione a 53 anni, potrebbero rappresentare l'oggetto di una case-history da "schizofrenia economica paranoide". E se Brunetta si facesse assumere in qualche villa veneta come "ottavi nano"? Diciamo "Stronzolo"?
Intervista al ministro Brunetta: "Contro di me solo arroganza, io voglio liberare le donne" - "Sulle pensioni non torno indietro - Possiamo creare 2 milioni di posti" (1)
(di Robero Mania - Repubblica - 15 Dicembre 2008)
ROMA - "Quanta ipocrisia, quanta superficialità, quanta arroganza dai nostri soloni e soloncini, di destra e di sinistra. Ma andate a studiare prima di parlare! Lo dico a D'Alema, a Veltroni, alla Finocchiaro, a Epifani. Lo dico al mio amico Calderoli...".
Ecco partiamo da qui, ministro Brunetta. Il suo "amico" Calderoli che è anche un suo collega di governo non l'ha trattata bene. Ha detto: "Brunetto-scherzetto", come i bambini quando festeggiano Halloween. La Lega ha detto no all'aumento dell'età pensionabile delle donne.
Anche il ministro del Lavoro Sacconi non l'ha seguita. Si aspettava che la sua proposta venisse sommersa dai no? "Guardi, io non ho fatto alcuna proposta. Io devo ottemperare a una condanna della Corte di Giustizia europea. E qui sta l'ignoranza...".
Di Calderoli? "Calderoli ha risolto tutto con una battuta scherzosa che non fa onore alla sua genialità. Molto probabilmente vede solo il federalismo e qualsiasi altra cosa lo fa diventare nervoso e gli fa perdere di lucidità. Lo incontrerò, gli spiegherò tutto e capirà. Ma i veri conservatori sono gli altri".
Quelli di sinistra? "Abbiano il coraggio di dire chiaramente che per loro la donna deve essere l'angelo del focolare. Che deve curare i genitori anziani o i nipotini. Loro vogliono la "donna-sandwich", schiacciata, da una parte, da un lavoro nel quale non può fare carriera e guadagna meno degli uomini e, dall'altra, dalle cure familiari. Lo dica Epifani, che non legge i dossier, non studia e non s'informa. Sia onesto!". (2)
Cosa c'entra questo con la sentenza della Corte di Lussemburgo? "La sentenza non condanna l'Italia per il suo regime pensionistico, cosa che non potrebbe fare non essendo il welfare di sua competenza. Siamo stati condannati perché l'anticipazione dell'età pensionabile delle donne determina una discriminazione. La pensione, infatti, viene calcolata sulla base degli anni di servizio prestati e in base all'ultimo stipendio del dipendente pubblico. Costringendo le donne ad andare in pensione cinque anni prima degli uomini le si condanna di fatto a percepire una pensione inferiore" [...] (3)
Quante risorse si libererebbero spostando il baricentro del welfare state dalle pensioni al lavoro? "Secondo un calcolo del Partito radicale si arriverebbe a regime a 7 miliardi di euro. (4) Una cifra che permetterebbe di riscrivere l'architettura del welfare: più asili nido, più indennità di disoccupazione, più soldi per i non autosufficienti. E poi, dal punto di vista di un economista, significherebbe anche una redistribuzione in grado di creare posti di lavoro. Ho fatto due conti: alla fine ci sarebbero almeno 2,5 milioni di posti nei servizi. Si innalzerebbe il tasso di occupazione di circa 10 punti" [...](5)
Ma intanto il ministro premia i fannulloni
(Adriano Bonafede - Repubblica — 14 dicembre 2008)
ROMA - Mentre da una parte Brunetta chiede alle donne di lavorare di più, arrivando a 65 anni, dall'altra fa un sorprendente regalo a quelli che considera i «fannulloni» statali. Per loro, infatti, dopo tante ramanzine, è in arrivo un premio niente male: li vuole mandare a casa, su loro richiesta, continuando però non soltanto a versare i contributi previdenziali, ma anche a pagargli lo stipendio, anche se in misura ridotta del 50 o del 70 per cento, a seconda dei casi, per ben cinque anni. E' quanto potrà accadere a partire dal prossimo anno e per i successivi due a quei dipendenti dello Stato centrale che avranno raggiunto almeno 35 anni di contributi. Non c' è nessun riferimento all'età. E quindi, in teoria, potrà chiedere di restarsene a casa senza far nulla - ma essendo pagato - anche chi, in teoria, fosse entrato nella pubblica amministrazione a 18 anni (oggi ne avrebbe soltanto 53). Da notare che, dopo i cinque anni pagati restando in panciolle lo statale premiato potrebbe andare in pensione avendo maturato il massimo, 40 anni appunto.
La norma - prevista nell' articolo 72 del decreto legge 112/2008 e regolamentata da una circolare di Brunetta del 20 ottobre scorso passata quasi inosservata - non si applica a tutti i dipendenti pubblici ma soltanto a quelli delle amministrazioni centrali. Tutti i dipendenti degli enti locali ne sono esclusi. E' però, inspiegabilmente, escluso anche il personale della scuola, pur facendo parte del settore ministeriale. Il decreto legge e la circolare prevedono una notevole dose di discrezionalità nel concedere questo favore. Infatti sarà l'amministrazione a decidere, volta per volta, chi salvare e chi affossare, sulla base delle proprie esigenze funzionali e organizzative. Non è difficile, comunque, prevedere una vera e propria corsa alla raccomandazione, onde evitare di vedersi rifiutata la domanda, che dovrà essere presentata entro il primo marzo di ciascun anno per il 2009, 2010 e 2011. Lo stipendio verrà pagato al 50 per cento, ma potrà arrivare anche al 70 se l'impiegato mostrerà di svolgere attività di volontariato. (6) Anche qui, non essendoci parametri certi, non è difficile ipotizzare che molti potranno certificare di fare volontariato per qualche ora alla settimana.
I regali di Brunetta ai fannulloni non sono però finiti qui. Perché i dipendenti autorizzati a non lavorare più per lo Stato potranno anche effettuare "prestazioni di lavoro autonomo con carattere di occasionalità, continuatività e professionalità". Purché non lo facciano a favore di amministrazioni pubbliche. In altre parole, potranno continuare lavorare come e quanto credono per i privati, con il comodo scudo della "collaborazione esterna". La ratio di questa norma così favorevole ai dipendenti statali è ufficialmente quella di risparmiare fondi pubblici, con cui il governo potrebbe procedere a nuove assunzioni. Ma il risparmio sembra molto contenuto, e nel frattempo non si tiene conto del fatto che molti uffici perderanno personale.
(1) Più avanti, in soli due minuti d'intervista, i milioni diventano due e mezzo. Brunetta è molto più bravo di Berlusconi. Il nano di Arcore creava UN MILIONE di posti di lavoro in cinque anni, poi si superava in corso d'opera; il nano veneto ne crea due e mezzo con un paio di decreti. Anzi, di "de cretini"
(2) "Loro" chi? Brunetta invece non vorrebbe la donna ancora organizzativamente schiacciata fra cura dei figli e lavoro esterno, ma non dice a quale lavoro adibirebbe le donne (visto che il dramma di oggi è proprio la carenza di domanda di lavoro, non certo di offerta di lavoro). E quali servizi darebbe, DA SUBITO, alle donne, per consentir loro di essere lavoratrici e madri efficienti. Asili per tutti? assistenza domiciliare agli anziani?. Brunetta fa finta di lavorare per il bene delle donne, ma è il peggior misogino su piazza...
(3) Nessuna condanna, Brunetta, basterebbe rendere l'età di 65 anni per la pensione alle donne "facoltativa", e non obbligatoria. Ha presente la differenza fra diritti e obblighi?
(4) Cazzo!!! ma un ministro non ha un suo ufficio studi? per sparare cazzate simili deve rifarsi ad un non meglio specificato "studio del Partito Radicale"? Di chii, esattamente? di Rita Bernardini? di Cicciolina?, della signora Coscioni? del fratellino di Della Vedova? Per piacere...
(5) Diciamo la verità: Brunetta, un economista che il mondo ci invidia! Mentre negli altri paesi si temono milioni di nuovi disoccupati (che di fatto stanno già arrivando), Brunetta, con due de-cretini, crea 2,5 milioni di posti di lavoro. Meglio di Berlusconi, meglio di Obama. La nanoparticella nucleare.
(6) Lo sa la brunetta che per avere un attestato di attività volontaristica da qualsiasi centro d'ascolto, basta accompagnare una vecchina in ospedale per una visita anche un paio di volte all'anno?
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