Il 26 Novembre, dopo le dimissioni di Renato Soru, la nostra Rita gli ha inviato questa email, che riporto in calce:
Da: rita pxxxxxxx <[email protected]>
Oggetto: con tutta la mia stima Presidente Soru!
A: [email protected]
Data: Mercoledì 26 novembre 2008, 14:27
"...sono una dipendente della Regione Veneto, assistente amministrativo presso l'Ufficio Assemblea del Consiglio regionale Veneto. Dopo aver letto su "La Repubblica" di oggi la notizia delle sue dimissioni da Governatore della Sardegna, e le motivazioni che l'hanno portata a prendere questa decisione, ho sentito il dovere di comunicarLe tutta la mia stima e la mia ammirazione di cittadina italiana, di elettrice del CSX, di iscritta, da quest'anno, al Partito Democratico. Se tutti i Presidenti delle Regioni italiane agissero con la serietà e con l'onestà con cui Lei porta avanti il suo impegno politico, l'Italia e tutti gli italiani potrebbero davvero nutrire qualche speranza... In ogni caso, grazie per l'esempio che ha dato e dà a tutti noi.
Con stima. Rita Pxxxxxxx - Venezia
Devo ammettere che quella di scrivere ai politici è un'abitudine che sto abbandonando, lentamente, per "manifesta inutilità". Raramente rispondono, e quando lo fanno, salvo rare eccezioni che non ho mai mancato di menzionare, lo fanno di malagrazia, con brevi letterine precotte spedite dalla segretaria. Bene ha fatto Rita a scrivere a Soru, anche perchè gli ha dato l'occasione - colta in pieno - di dimostrare che "un altro modo di rapportarsi ai cittadini è possibile".
Soru non solo ha risposto, ma lo ha fatto in 5 giorni, con un week-end di mezzo, e con una bella lettera, argomentata, non formale, che trascrivo in calce. E' il modo migliore che ho trovato per dire grazie a Renato Soru, e spero di poterlo fare a nome della stragrande maggioranza dei lettori del Tafanus.
Gentile signora Rita,
La ringrazio per la solidarietà che ha voluto esprimermi in un momento così delicato. Ho cercato di capire quale fosse la cosa più giusta da fare di fronte al dissenso espresso dalla maggioranza. Ci ho riflettuto serenamente, ho preso tempo per confrontare le mie idee e mi sono assunto la responsabilità di presentare le dimissioni.
Oggi una parte della maggioranza vuole tornare indietro rispetto a posizioni fino a poco tempo fa condivise, togliendo alla Giunta la possibilità di completare il Piano paesaggistico, uno dei punti fermi del programma con cui mi sono presentato agli elettori. Lo considero un fatto grave, perché sconfessa il buon lavoro svolto fino ad ora sul governo del territorio e sconfessa la volontà dei sardi, che si è espressa in favore del Piano nel recente referendum. Potevo scegliere di governare a tutti i costi, rinunciando alla coerenza rispetto al programma e ai valori che mi hanno spinto all’impegno politico, o dimettermi.
È stata quindi una scelta obbligata. Credo che la politica sia un impegno sulla parola data e credo nel patto per governare insieme, ma credo anche che, quando questo patto si rompe, sia più giusto fare chiarezza e ridare la parola agli elettori. La ringrazio ancora per il suo sostegno che ho davvero apprezzato. Molte persone in questi giorni mi trasmettono passione e fiducia ed è anche grazie al vostro incoraggiamento che non farò venir meno il mio impegno politico per il futuro.
Con i più cordiali saluti.
Renato Soru
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