In netto contrasto coi nostri politici, quando scrivo ho sempre il timore di dire qualche fesseria, come - dati I tempi - quella di passare per l`upupa di foscoliana memoria, o se preferite di recitar la parte di mons. Segneri che, per redimere invano, 400 anni fa terrorizzava I fedeli facendo loro balenare dal pulpito I tormenti dell`inferno come le più prossime fiamme dell` inquisizione.
Niente di più lontano dal mio carattere poiché son fermo seguace dell`Honest Abe (Lincoln) che sovente diceva di non cercar mai il male negli altri, avendo non solo la certezza di trovarlo, ma anche correndo il rischio di finire come quei tali che avevan occhi di lince per le pagliuzze altrui ed eran ciechi alle travi loro. Dunque ho promesso un argomento allegro, anche se magari sconfina appunto nelle fesserie.
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Nei felici tempi in cui I compagni Stalin, Chruschev, Breznev e via seguendo in senescenza composita reggevano I destini dei proletari del mondo, vi erano certi tali che non proprio soddisfatti di tanto governo, si proclamavano per così dire “dissidenti”. Se non finivano sotto marmo, oppure in un ridente frigorifero a scavar dighe, quanto in un comodo e riscaldato manicomio, potevano dedicarsi all`esame critico di quello che loro chiamavano la “Nomenklatura” ovvero l`insieme degli apparaticki reggitori dei comuni destini. Io sono evidentemente (anche se per ora con molto minor rischio) un severo dissidente e quindi vorrei sinteticamente far altrettanto, esaminando qualche personaggio e cercando di attribuirgli un sintetico epiteto che valga sia ad identificarlo, che ad esprimere il mio giudizio.
IL CAPO SUPREMO: (quello solo di nome) Napolitano: Il migliorista disorientato. Perchè formatosi in una scuola dove al capo bisognava dire non solo sempre sì, ma anche trovare le ragioni per giustificare quel sì e le porcherie che ne derivavano, anche a costo di contraddire le ragioni e le porcherie precedenti, ora il povero Giorgio, erede rinnegato di Palmiro, non sa più che pesci pigliare perchè il nuovo capo ha tanti e tali pasticci e pretese che persino per lui diventa difficile assecondarlo per salvare non più il corpo, ma solo I cospicui beni. Per questo tende a Ponzio Pilato.
I NOSTRI:
Veltroni: topo gigio con la minuscola. Perche gli assomiglia fisicamente ed é di statura (politica) assai modesta. Quanto all`indole Topo Gigio é certamente buono, il Veltroni invece mi puzza di venduto
Finocchiaro: la leccatissima. Perchè ad un portamento signorile ed altero, ad un`eleganza costosa quanto fine e ricercata, associa….una voce da scaricatore di porto.
Bindi: la gallina padovana. Perchè vuole a tutti I costi far l`uovo più grosso anche se si fa poi male al didietro. Inoltre si consuma nell`imitare Tina Anselmi, ma ci vuol altro….
Bersani: il buon papà di famiglia. Perchè unisce un umanissimo quanto acuto buon senso e un`equità non disgiunta dalla pazienza.
Prodi: il dottor Balanzone Perchè di buoni intenti, gran dottrina ma di contorta e dubbia riuscita
Rutelli: grande bello e fregnone. Difatti uno sposato con l`arpia Palombelli per durare non può che far così
Realacci: Meo Patacca. Ha infatti l`aspetto di un norcino alto laziale e pretende di saper tutto di ambiente. Ma gli animali avrebbero paura di lui
Betinotti: il professor di fisica, perchè oltre al qualificante portaocchiali pendulo nelle sue complicate elucubrazioni ha scordato che se ci si trova con una corda in mano sotto un armadio in cima al quale vi é un secchio di merda legato alla corda medesima, per non imbrattarsi e pure farsi male pigliando tutto in
testa, quella corda non bisogna proprio tirarla.
Casini; il sex symbol (col cero). Ovvio se si deve mantenere la Caltagirone che ha meno della metà dei suoi anni ed il centuplo dei suoi soldi.
I LORO
Schifani: il sifone. Perchè pur essendo immerso nella cacca fluente riesce a non puzzare e a non far puzzare l`ambiente circosatante
Letta: il novello Talleyrand. Azzeccatissimo perchè é quasi vescovo spretato e come Napoleone descrisse l`originale é certamente una merda in una calza di seta
Bondi: Il famiglio. Perchè tale é il suo comportamento e poi in tutte le dittature che si rispettino la cultura é lasciata ai servitori
Formigoni; il satrapo. Infatti considera la Lombardia come una sua proprietà privata da sfruttare ed é sempre pronto a cambiar bandiera se il re non lo soddisfa più
La Russa; Rasputin, Perchè gli assomiglia ed é anche cattivo
Tremonti: Arlecchino. Certamente lecchino e servitore di almeno due padroni é anche furfantescamente creativo e sempre pronto ad approfittare dei poveracci. Ma anche qui Arlecchino é buono il Tremonti no
Carfagna/Brambilla: quelle dell`orale. Perchè dopo uno scritto scarso hanno superato l`esame mercé un duro orale
Bertolini; quella dello scritto. Perché nonstante uno scritto sufficiente ha rischiato la bocciatura causa scena muta all`orale
Prestigiacomo; la promossa a vita, perchè data la sua posizione non necessita di far esami nè scritti né orali
Maroni: Il sax padano. Appunto, tutti ne avremmo guadagnato se si fosse dedicato alla musica senza confondere il sax col manganello
Alfano: Il pupo. Perchè semplice burattino del Ghedini
Ghedini: novello Avicenna, perchè ha trovato la pietra filosofale del giurista essendo contemporaneamente difensore, legislatore e ministro della giustizia di fatto in virtù del Pupo
Scajola; l`acrobata, perche passato mercè un volo di lingua dal manganello alla produzione
Pisanu: Scelba, perchè é riuscito come il suo mentore a fregare I comunisti col broglio e coi prefetti, ma poi a causa della sua scarsa agilità é stato superato dall`acrobata
Potrei continuare ma ne aggiungo solo uno: LUI, IL DIVINO, ovvero Il signore delle supposte: perchè é riuscito a metterlo in culo a tutti.
Omaggi e.s.
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