Quest'anno non sarà la solita passerella trionfalistica del passato, col gotha del capitalismo che sfila sul palco per illustrare le "magnifiche sorti e progressive" del capitalismo liberista. Aria mesta, toni meno trionfalistici, e qualcuno che riscopre il bello dell'assistenzialismo. C'è "la crisi": e con questa parola magica molti vorrebbero l'assoluzione. Senonché, contrariamente a quanto pensa Berlusconi, la crisi non è colpa mia che non spendo e mi rifiuto di girare "col sole in tasca".
Il sole in tasca, quando non ci sono sensate ragioni per mettercelo, produce fastidiose ustioni ai coglioni. E poi io spendo tutto quello che guadagno. Non posso essere accusato di non spendere. Però rifuggo dall'idea di spendere anche ciò che non ho. Non vorrei finire col dover chiedere la Social Card (viste anche le note difficoltà nell'ottenerla, specialmente carica).
Sull'aria che tira chiederò, se avrà voglia, un raccontino a colori al nipotino Stefano B. (il figlio di Carlo e Annamaria), che ci sarà. Credo che farà fatica ad usare toni spiritosi. Credo che mi dirà che "c'è poco da ridere". Ma l'aria che tira la si può misurare anche dalla qualità della "ripresa diretta" che dovrebbe essere disponibile sul sito del Forum. Ho provato a guardarla. Definire la qualità delle riprese e della trasmissione delle immagini una cosa oscena ed inguardabile, significa dare un giudizio fin troppo generoso.
Saranno presenti circa 40 capi di stato, e 1400 managers di aziende e banche. Ma, per una volta, non saranno a Davos per spiegare quanto siano bravi ed efficienti. Saranno a Davos per un brain-storming sul tema "come tirarsi fuori dalla merda prima di rimanerne soffocati".
Noi manderemo avanti (perchè agli altri scappa da ridere), il fantasioso Giulio Tremonti, che potrà spiegare al mondo, che lo osserverà stupefatto, come l'Italia sia messa meno male degli altri. Si sa, quando si cade dal basso, non ci si fa tanto male. E l'Italia cade proprio da un gradino molto, molto basso. Comunque l'Italia ha già risolto. Abbiamo dato a poche centinaia di migliaia di "autocertificati" disgraziati la tesserina azzurro forzitalia (spesso scarica), con la quale i più fortunati potranno fare la spesa per un giorno al discount. Tremonti darà al "Forum" dei falliti e dei fallendi un momento di ilarità collettiva. Ah! les italiens...
Poi ci sarà la sfilata dei liberisti delle aziende private (quelli che solo il rischiare in prima persona - possibilmente con soldi altrui - muove efficienza e ricchezza). Saranno li, tutti in fila, a chiedere soldi agli stati, col cappello in mano. Possibilmente questi soldi li vorrebbero "a pié di lista", senza il fastidio di over rendere conto del perchè si siano ridotti con le pezze al culo, e del perchè lo stato dovrebbe foraggiarli, con quali risorse, per farne cosa. E' quanto hanno già tentato di fare le majors americane dell'auto con Obama. Risultato: respinti con perdite. Sono state mandate cordialmente affanculo, e sono tornate dopo dieci giorni con la coda fra le gambe, e con una resa firmata in bianco a TUTTE le condizioni poste da Obama.
Chissà se ci saranno Mengozzi e Cimoli, a spiegarci come si gestiscono bene le ferrovie o le aerolinee... Anche un nipotino della Tatcher, che spieghi al mondo il bello delle ferrovie privatizzate, sarebbe preziosa. Questo potrebbe passare alla storia dell'economia e del cabaret come il primo Forum di Davos dove tutti ci spiegheranno di essere stati sempre fautori del "Meno Mercato, più Stato".
Sarà anche il primo forum aperto dagli interventi non già di qualche divo del capitalismo liberista occidentale, ma da due capi di stati non solo dichiaratamente e programmaticamente statalisti, ma persino antidemocratici: il premier russo Vladimir Putin, e quello cinese Wen Jiabao. Insomma, da due "mangiatori di bambini! Che tempi, signora mia! Non ci sono più le mezze stagioni, e il pane non è più come quello di una volta!
Poi, ingombrantissime, ci saranno le "sedie vuote"; quelle lasciate vuote dalla sfilza dei banchieri falliti o "in procinto di": In particolare, saranno molto notate le sedie vuote dei rappresentanti della Merril Lynch, della Lehman Brothers, della Bank of Scotland, della Abn Amro, della Citigroup, in attesa di altre sedie vuote che stanno per aggiungersi. Il reparto "Maghi dell'Alta Finanza Creativa" sarà desolatamente pieno di buchi. Il toto-assenze impazza. Fino a ieri il gioco di società di Davos era quello del "chi c'è". Il 39° Forum di Davos passerà alla storia per la nascita del nuovo gioco di socità: Il "chi non c'è e perchè"
Di tante assenze ci faremo una ragione. Riusciremo a metabolizzare il dolore, e col tempo le nostre ferite si rimargineranno. Chiediamo al fato cinico e baro solo una grazia: che qualche provvidenziale colpo della strega impedisca al "Mago di Tutti i Maghi" di salire sul palco a sparare qualche stronzata della serie "Sole in Tasca". Questa volta, i nostri coglioni non si limiterebbero a bruciare: scoppierebbero, come tante piccole bombette Dima al tungsteno.
Il sole in tasca, quando non ci sono sensate ragioni per mettercelo, produce fastidiose ustioni ai coglioni. E poi io spendo tutto quello che guadagno. Non posso essere accusato di non spendere. Però rifuggo dall'idea di spendere anche ciò che non ho. Non vorrei finire col dover chiedere la Social Card (viste anche le note difficoltà nell'ottenerla, specialmente carica).
Sull'aria che tira chiederò, se avrà voglia, un raccontino a colori al nipotino Stefano B. (il figlio di Carlo e Annamaria), che ci sarà. Credo che farà fatica ad usare toni spiritosi. Credo che mi dirà che "c'è poco da ridere". Ma l'aria che tira la si può misurare anche dalla qualità della "ripresa diretta" che dovrebbe essere disponibile sul sito del Forum. Ho provato a guardarla. Definire la qualità delle riprese e della trasmissione delle immagini una cosa oscena ed inguardabile, significa dare un giudizio fin troppo generoso.
Saranno presenti circa 40 capi di stato, e 1400 managers di aziende e banche. Ma, per una volta, non saranno a Davos per spiegare quanto siano bravi ed efficienti. Saranno a Davos per un brain-storming sul tema "come tirarsi fuori dalla merda prima di rimanerne soffocati".
Noi manderemo avanti (perchè agli altri scappa da ridere), il fantasioso Giulio Tremonti, che potrà spiegare al mondo, che lo osserverà stupefatto, come l'Italia sia messa meno male degli altri. Si sa, quando si cade dal basso, non ci si fa tanto male. E l'Italia cade proprio da un gradino molto, molto basso. Comunque l'Italia ha già risolto. Abbiamo dato a poche centinaia di migliaia di "autocertificati" disgraziati la tesserina azzurro forzitalia (spesso scarica), con la quale i più fortunati potranno fare la spesa per un giorno al discount. Tremonti darà al "Forum" dei falliti e dei fallendi un momento di ilarità collettiva. Ah! les italiens...
Poi ci sarà la sfilata dei liberisti delle aziende private (quelli che solo il rischiare in prima persona - possibilmente con soldi altrui - muove efficienza e ricchezza). Saranno li, tutti in fila, a chiedere soldi agli stati, col cappello in mano. Possibilmente questi soldi li vorrebbero "a pié di lista", senza il fastidio di over rendere conto del perchè si siano ridotti con le pezze al culo, e del perchè lo stato dovrebbe foraggiarli, con quali risorse, per farne cosa. E' quanto hanno già tentato di fare le majors americane dell'auto con Obama. Risultato: respinti con perdite. Sono state mandate cordialmente affanculo, e sono tornate dopo dieci giorni con la coda fra le gambe, e con una resa firmata in bianco a TUTTE le condizioni poste da Obama.
Chissà se ci saranno Mengozzi e Cimoli, a spiegarci come si gestiscono bene le ferrovie o le aerolinee... Anche un nipotino della Tatcher, che spieghi al mondo il bello delle ferrovie privatizzate, sarebbe preziosa. Questo potrebbe passare alla storia dell'economia e del cabaret come il primo Forum di Davos dove tutti ci spiegheranno di essere stati sempre fautori del "Meno Mercato, più Stato".
Sarà anche il primo forum aperto dagli interventi non già di qualche divo del capitalismo liberista occidentale, ma da due capi di stati non solo dichiaratamente e programmaticamente statalisti, ma persino antidemocratici: il premier russo Vladimir Putin, e quello cinese Wen Jiabao. Insomma, da due "mangiatori di bambini! Che tempi, signora mia! Non ci sono più le mezze stagioni, e il pane non è più come quello di una volta!
Poi, ingombrantissime, ci saranno le "sedie vuote"; quelle lasciate vuote dalla sfilza dei banchieri falliti o "in procinto di": In particolare, saranno molto notate le sedie vuote dei rappresentanti della Merril Lynch, della Lehman Brothers, della Bank of Scotland, della Abn Amro, della Citigroup, in attesa di altre sedie vuote che stanno per aggiungersi. Il reparto "Maghi dell'Alta Finanza Creativa" sarà desolatamente pieno di buchi. Il toto-assenze impazza. Fino a ieri il gioco di società di Davos era quello del "chi c'è". Il 39° Forum di Davos passerà alla storia per la nascita del nuovo gioco di socità: Il "chi non c'è e perchè"
Di tante assenze ci faremo una ragione. Riusciremo a metabolizzare il dolore, e col tempo le nostre ferite si rimargineranno. Chiediamo al fato cinico e baro solo una grazia: che qualche provvidenziale colpo della strega impedisca al "Mago di Tutti i Maghi" di salire sul palco a sparare qualche stronzata della serie "Sole in Tasca". Questa volta, i nostri coglioni non si limiterebbero a bruciare: scoppierebbero, come tante piccole bombette Dima al tungsteno.
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