Sulla tenia o verme solitario
Taenia Silvestris è il nome di un parassita appartenente alla famiglia degli Arcoriti (vermi piatti). Questo parassita, comunemente noto come tenia o verme solitario, vive nelle istruzioni statali, Italia compresa, dove può raggiungere la lunghezza di otto centimetri (tacchi compresi). La tenia è priva di apparato digerente, dato che assorbe direttamente le sostanze nutritive presenti dalla comunità dell'ospite.
Il verme solitario ha un aspetto nanoforme, con una testa (scolice) caratterizzata dalla presenza di uncini e ventose, che gli consentono di aderire alle poltrone governative. Il resto del corpo è diviso in tanti piccoli segmenti, chiaramente distinguibili, lunghi circa 1- 1,5 cm e chiamati nano-proglotidi (forma e mentalità richiamano quelli tipici delle carfagne, carlucce, maroni, brunette ecc.)
Durante la defecazione un Paese che ospita una tenia nel suo goveno elimina insieme alle feci anche le cazzate del parassita, che possono così andare a depositarsi sui notiziari tv. Alcuni animali che si nutrono di tali cazzate vengono così infestati dalla forma larvale, che va ad incestarsi nei loro cervelli. A questo punto un essere umano sano che si nutre di tali cazzate ricavate dall'esemplare infetto, avrà un'elevata probabilità di essere a sua volta infestato dal verme solitario e di sviluppare la cosiddetta teniasi berlusconiana (malattia causata dalla tenia Silvestris).
Sintomi del verme solitario
Inizialmente la teniasi è asintomatica e solo dopo dieci o quindici anni il verme solitario può dare segni di sé.
Il soggetto colpito dalla tenia silvestris è spesso affamato ma, nonostante le ingenti quantità di ottimistiche cazzate, si sente debole e stanco, a causa del binomio tra deficit salariale e carenze vitaminiche. Possono comparire anche diarrea alternata a stitichezza, nausea e vomito.
DIAGNOSI
La presenza dei sintomi sopraindicati dovrebbe richiamare l'attenzione del soggetto e sollecitarlo ad effettuare un'immediata cura antimediatica. Una società può accorgersi di ospitare un verme solitario anche attraverso l'esame obiettivo dei suoi neuroni: se compaiono anomalie, come la presenza di piccoli segni di sottonutrizione, è molto importante rivolgersi tempestivamente ad un esperto di tecniche voodoo.
Cura e trattamento
Per sconfiggere la tenia o verme solitario si utilizzano specifici sortilegi, in grado di staccare la testa del parassita dalle poltrone istituzionali, favorendo così l'evacuazione spontanea. Tali sortilegi vengono impiegati in associazione a funi da forca, che favoriscono la naturale eliminazione del verme e della coda. Qualora tali sortilegi non sortissero risultati immediati, si ricorre a defenestrazione a furor di popolo.
Il verme solitario ha un aspetto nanoforme, con una testa (scolice) caratterizzata dalla presenza di uncini e ventose, che gli consentono di aderire alle poltrone governative. Il resto del corpo è diviso in tanti piccoli segmenti, chiaramente distinguibili, lunghi circa 1- 1,5 cm e chiamati nano-proglotidi (forma e mentalità richiamano quelli tipici delle carfagne, carlucce, maroni, brunette ecc.)
Durante la defecazione un Paese che ospita una tenia nel suo goveno elimina insieme alle feci anche le cazzate del parassita, che possono così andare a depositarsi sui notiziari tv. Alcuni animali che si nutrono di tali cazzate vengono così infestati dalla forma larvale, che va ad incestarsi nei loro cervelli. A questo punto un essere umano sano che si nutre di tali cazzate ricavate dall'esemplare infetto, avrà un'elevata probabilità di essere a sua volta infestato dal verme solitario e di sviluppare la cosiddetta teniasi berlusconiana (malattia causata dalla tenia Silvestris).
Sintomi del verme solitario
Inizialmente la teniasi è asintomatica e solo dopo dieci o quindici anni il verme solitario può dare segni di sé.
Il soggetto colpito dalla tenia silvestris è spesso affamato ma, nonostante le ingenti quantità di ottimistiche cazzate, si sente debole e stanco, a causa del binomio tra deficit salariale e carenze vitaminiche. Possono comparire anche diarrea alternata a stitichezza, nausea e vomito.
DIAGNOSI
La presenza dei sintomi sopraindicati dovrebbe richiamare l'attenzione del soggetto e sollecitarlo ad effettuare un'immediata cura antimediatica. Una società può accorgersi di ospitare un verme solitario anche attraverso l'esame obiettivo dei suoi neuroni: se compaiono anomalie, come la presenza di piccoli segni di sottonutrizione, è molto importante rivolgersi tempestivamente ad un esperto di tecniche voodoo.
Cura e trattamento
Per sconfiggere la tenia o verme solitario si utilizzano specifici sortilegi, in grado di staccare la testa del parassita dalle poltrone istituzionali, favorendo così l'evacuazione spontanea. Tali sortilegi vengono impiegati in associazione a funi da forca, che favoriscono la naturale eliminazione del verme e della coda. Qualora tali sortilegi non sortissero risultati immediati, si ricorre a defenestrazione a furor di popolo.
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