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« gennaio 2009 | Principale | marzo 2009 »
Scritto il 28 febbraio 2009 alle 17:00 | Permalink | Commenti (24)
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L'Italia che ci prova: ...bandiera verde la trionferà... - Raddoppiato in un anno il numero delle città e dei paesi con un impianto elettrico alimentato da fonti pulite. Ecco gli esempi da imitare e i vantaggi per le comunità
(di Maria Veronica Orrigoni - L'Espresso)
Una cava abbandonata, fino a ieri solo una ferita ambientale, oggi diventa un impianto fotovoltaico che, trasformando la luce del sole in energia elettrica, soddisfa il fabbisogno di un intero paese: succede a Carano, comune con mille abitanti vicino a Trento. Il taglio dell'Ici e la diminuzione dei trasferimenti dello Stato pesano sui bilanci locali e nei centri con poche migliaia di anime si punta sempre più su progetti che permettono alle finanze comunali di risparmiare sulle bollette. Il rapporto di Legambiente [Comuni Rinnovabili 2009], che analizza l'avanzata delle fonti alternative nel nostro paese, mostra come, in Italia, su questo fronte a vincere siano i piccoli comuni e le città di provincia. Come Rovigo, ai vertici del fotovoltaico, o Prato, al primo posto per diffusione di pannelli solari nell'edilizia comunale. In un anno, racconta la fotografia di Legambiente, i comuni in cui c'è almeno un impianto di energia pulita - alimentato con l'acqua, con il sole, con il vento o con i rifiuti - sono quasi raddoppiati: se ne contano ormai 5.991, il 79 per cento del totale italiano. Un boom, che testimonia di un'Italia che funziona, ma ancora solo un punto di partenza. "Nel Sud", spiega Paride De Masi, coordinatore di Confindustria per le energie rinnovabili, "ci sono 20 miliardi di capitali privati pronti a essere investiti in quello che potrebbe essere il mercato del futuro". Ecco alcuni esempi da imitare.
Record altoatesino: I primi quattro classificati tra i comuni '100 per cento rinnovabili', cioè completamente autosufficienti grazie all'energia verde, sono Dobbiaco, Prato allo Stelvio, Vipiteno e Brunico. Tutti nella provincia autonoma di Bolzano, dove il 54 per cento della produzione energetica proviene da fonti alternative e dove, solo per il 2009, sono stati stanziati 40 milioni di euro per il settore. Oltre ai fondi, hanno contato il decisionismo delle amministrazioni e l'impegno dei cittadini, orgogliosi delle loro eccellenze energetiche, imitate in tutto il mondo. Come Prato allo Stelvio, il secondo classificato, un paese di tremila persone dell'Alto Adige dove l'energia pulita è prodotta dalla cooperativa Energie-Werk-Prad (i cui soci sono gli abitanti stessi), in grado di produrre circa 20 milioni di kilowattora, sfruttando un mix di risorse che vanno dall'acqua, con quattro piccole centrali idroelettriche, alla biomassa, con l'impianto che produce calore utilizzando gli scarti della lavorazione del legno. Più della metà della produzione viene venduta alla rete, con un guadagno di circa 500 mila euro annui. Soldi che, oltre ad essere usati per la manutenzione degli impianti e nuovi investimenti, sono destinati ad attività per i cittadini.
Salento rinnovabile: Potenzialmente, l'intero fabbisogno di elettricità di Lecce potrebbe essere coperto con le sole risorse naturali di cui gode la città salentina, 'terra di vento e sole'. Il comune pugliese è, tra i centri con più di 50 mila abitanti, il primo nella classifica '100 per cento rinnovabili'. Pannelli solari a terra, fotovoltaico e pale eoliche sono parte integrante del paesaggio, come il suo famoso barocco. Oltre al sostegno della giunta regionale di Nichi Vendola, il successo leccese ha un sapore locale: "L'arma per vincere 45 su 46 bandi di finanziamento a cui abbiamo partecipato", spiega Francesco Bonocuore, dirigente del settore ambientale, "è stata il lavoro di squadra tra istituzioni, imprese e cittadini". Nel loro futuro i leccesi avranno una 'fattoria dell'energia', 20 mila metri quadri a impatto zero per attività ricreative, mentre, sulla tangenziale, gli automobilisti vedranno delle mini pale eoliche che alimenteranno l'illuminazione stradale. Questo progetto, dal costo di un milione e 400 mila euro, sarà ammortizzato in 36 mesi grazie alla bolletta elettrica più bassa.
Sul lago di Como: Da quando è entrato in funzione il suo impianto di '"solar cooling'"nel 2008, la città è meta di visite da parte di esperti provenienti da tutta Europa. Costato un milione e 700 mila euro e finanziato per metà dalla Regione, conta 400 pannelli solari posizionati sopra la biblioteca e il palazzo comunale, in grado di produrre l'energia per riscaldare e raffreddare gli edifici, facendo risparmiare 200 mila euro ai cittadini [...]
Presidio Toscana: La Regione Toscana ha approvato un progetto pilota molto ambizioso che prevede la trasformazione di tutti le strutture del servizio sanitario in edifici verdi [...] Un investimento di 20 milioni di euro, per un risparmio annuo di 750 mila, con l'applicazione sui tetti e nei parcheggi di pannelli fotovoltaici che produrranno energia per le strutture e da immettere nella rete. Ad Arezzo invece sono sette gli edifici oggetto del bando dello scorso dicembre. La dirigenza sanitaria non anticiperà neanche un soldo: per le strutture, che una volta in funzione permetteranno un taglio dei costi di 40 mila euro l'anno, si ricorrerà infatti al project financing. Il vincitore del bando realizzerà l'opera a sue spese, l'energia prodotta alimenterà gli edifici e quella in più verrà venduta alla rete nazionale, in modo da ripagare il capitale iniziale.
Madre Terra: Considerata spesso come la cenerentola delle fonti alternative, la geotermia sta vivendo in questi ultimi anni un periodo di splendore. In Italia sono 73 i comuni, soprattutto in Toscana, che se ne avvalgono. Ma a far ben sperare sono le potenzialità della bassa entalpia, cioè dello sfruttamento del calore a temperature inferiori ai 150 gradi. Il processo non necessita di getti di vapore veri e propri o di essere al centro di aree termali. Se ne stanno accorgendo in molti nel nord Italia, Piemonte in testa, nonostante si tratti della fonte con meno incentivi istituzionali. La Oberthal di Biella, società produttrice di impianti di geotermia, ha inaugurato a dicembre la propria sede costruita interamente con questa tecnologia: un investimento di 15 mila euro, recuperabile in cinque anni attraverso il risparmio sul riscaldamento. Anche molti privati, con l'uso di un impianto, sono riusciti ad abbattere le spese del riscaldamento: da 5 mila euro a meno di mille all'anno.
Sardegna Solare: In principio fu Renato Soru con il suo pacchetto da 75 milioni di euro nel 2007 per lanciare la Sardegna nelle rinnovabili. Il resto è venuto dalla creatività dei singoli amministratori locali. A Loceri, mille abitanti nella Sardegna orientale, il sindaco ha pensato ai cittadini con meno disponibilità economiche ideando i "gruppi di acquisto solare". Aderendo al gruppo, oltre a uno sconto intorno al 10 per cento, si ottiene il finanziamento da parte di una banca convenzionata. In pochi mesi, sono più di 500 gli impianti partiti grazie ai gruppi nati sull'isola, e che produrranno energia per quasi 3 milioni di kilowattora, facendo risparmiare più di 2 mila tonnellate di emissioni di CO2 e, ai cittadini sardi, 580 mila euro all'anno.
Fai da te: in terrazzo, in giardino, in salotto
(di Alessandro Longo e Alessandra Viola - l'Espresso)
La crisi aguzza l'ingegno: sono ormai numerosi i modi per risparmiare sui consumi della casa e, al tempo stesso, inquinare meno. Le semplici accortezze di buon senso per ridurre i consumi di acqua e luce sono note a tutti, ma per fare il salto di qualità bisogna spingersi oltre: fino rendere più efficienti i propri impianti domestici, invece di limitarsi a usarli con più parsimonia. L'ultima frontiera è farsi un sistema di pannelli solari domestici, per esempio sul terrazzo o in giardino.
E così non solo azzerare i consumi ma guadagnarci pure (nel lungo periodo), rivendendo l'energia in eccesso al gestore del servizio elettrico. "Così ho fatto io, a maggio. Prima spendevo 8 mila euro l'anno di elettricità, per una grande villa con annesso studio. Poi ho installato i pannelli solari sul terrazzo da 200 metri quadri, rivolgendomi ad Albatech. Ho speso 90 mila euro", racconta Elio Scifo, di Modica (Ragusa). "L'impianto produce 15 kw e mi permetterà di recuperare la spesa entro dieci anni. Nell'arco di 20 anni guadagnerò 12 mila euro, oltre a quanto risparmio sui consumi", aggiunge. Albatech (gruppo MetaSystem) è una delle principali aziende che realizzano impianti fotovoltaici 'chiavi in mano' . Lo studio di fattibilità al progetto, alla realizzazione in loco, autorizzazioni degli enti locali, allacciamento della rete elettrica). Ci sono anche Enel.si, Enepoint, Solon, Kerself. Certo, la spesa iniziale può essere gravosa, ma molte banche ormai hanno proposte interessanti per finanziarla.
È inoltre possibile sfruttare incentivi statali (detrazione Irpef del 36 per cento del costo dell'impianto) e locali. Il costo tipico per fare l'impianto è sui 20 mila euro, per produrre 3 Kw (basta un tetto o un giardino da 25 metri quadri), sufficienti per i consumi di una famiglia di quattro persone. Per spendere anche meno è possibile installare o costruire da sé i pannelli, per esempio grazie a un manuale come [Autocostruzione dei pannelli fotovoltaici], in vendita da hoepli a 12 euro. Oppure seguire un seminario su [Autocostruzione Solare], secondo cui bastano 2.500 euro per un impianto fai-da-te.
Non c'è solo l'energia solare: in giardino possiamo installare anche un kit mini-eolico. Uno che produce 1 Kw costa 2.500 euro [Microeolico]
E se invece sfruttassimo l'energia profonda del terreno? Detto, fatto: impianti geotermici per riscaldare o raffreddare una casa da 100 metri quadri, costano circa 15 mila euro (ma serve un giardino da almeno 100 metri quadri), ammortizzabili in quattro anni. Ci si può rivolgere alla Pexatherm, alla Geotermia srl, alla Geoklima o alla Oberthal [...]
Allo stesso modo, basta un impianto solare termico (invece di uno costoso fotovoltaico) per riscaldare l'acqua di termosifoni e caldaie. È fatto di pannelli acquistabili presso la Sunteck e bastano 4.500 euro. Ancora più semplice installare pannelli termoriflettenti sui termosifoni, senza bisogno di smontarli, per ridurre i consumi del 10 per cento. Sono sufficienti 70-80 euro per un'intera casa (acquistabili su [Caldopiù]
Sono proprio tanti i gadget che permettono, a basso costo, di ridurre consumi e inquinamento. Per esempio i rilevatori di presenza che accendono e spengono automaticamente le luci (vanno collegati all'impianto elettrico e costano da 32 euro in su, per esempio su [rilevatori infrarossi]. Tutto si trova anche su eBay (www.ebay.it), dove per poche decine di euro si possono comprare anche le valvole termostatiche da montare su ogni termosifone, per regolare stanza per stanza la temperatura. "Tra gli oggetti che abbiamo venduto di più, centinaia di migliaia di unità, ci sono i riduttori di flusso per i rubinetti", aggiunge Maria Cristina dal Bosco, amministratore delegato di Merci Dolci, che gestisce [Commercio Etico] (250 mila euro di fatturato nel 2007): un negozio tutto dedicato a prodotti di questo tipo (un altro è [Ecorete].
I riduttori di flusso vanno montati nei rubinetti (chiunque può farlo, non c'è bisogno di un idraulico) e costano 2 euro. Esperimenti condotti da Legambiente nel comune di Bagnacavallo hanno dimostrato che i riduttori riescono a tagliare del 40-50 per cento i consumi di rubinetti docce [...] La sensibilità ecologica sta crescendo, c'è da aspettarsi presto nuovi prodotti fatti apposta per ridurre i piccoli o grandi sprechi della vita quotidiana domestica. Per esempio, aggeggi per combattere un nemico invisibile: lo standby. Cioè quello stato in cui finiscono molti apparecchi (televisori, console videogame) quando non sono spenti ma non sono nemmeno in uso. Lo standby causa il 10 per cento dei costi energetici europei residenziali [...]
L'ultima novità è 100% Off ed è di una piccola azienda spagnola, Good for You, Good for the Planet. È la sola ciabatta intelligente universale, in grado di spegnere in automatico ogni tipo di dispositivo che va in standby. "Il prodotto sarà distribuito da un nostro partner, entro quest'estate, a circa15 euro in tutta Europa", prevede Jorge Juan Garcìa Alonso, presidente di Good for You, Good for the Planet. Insomma, niente scuse: anche se non abbiamo il coraggio di fare il grande salto verso le energie rinnovabili, basta davvero poco per rendere più ecologica ed efficiente la nostra casa.
Scritto il 28 febbraio 2009 alle 15:00 nella Ambiente, Nucleare, Politica, Scienza | Permalink | Commenti (2)
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Scritto il 28 febbraio 2009 alle 07:00 nella Politica | Permalink | Commenti (6)
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Il sondaggio che è stato condotto fra i lettori del Tafanus sull'opportunità di una separazione consensuale fra DS e Margherita si chiude coi seguenti risultati:
Domanda: DS e Margherita devono divorziare?
SI |
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NO |
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Non so |
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Totale votanti: 153
Scritto il 27 febbraio 2009 alle 19:00 nella Politica | Permalink | Commenti (8)
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E la stampa francese assegna al nano di Arcore l'Oscar della Volgarità: "Io ti ho dato la tua donna". Era rimasta una battuta sussurrata da Silvio Berlusconi a Nicolas Sarkozy in conferenza stampa, durante il vertice italo-francese che si è svolto martedì a Villa Madama. Nessuno, o quasi, era riuscito a carpirla [...] "...il premier si era allora avvicinato, pronunciando a bassa voce una frase, che immediatamente Sarkozy aveva liquidato con un sorriso imbarazzato. Il capo dell'Eliseo era tornato frettolosamente al suo discorso ufficiale, tagliando corto: "Non sono sicuro di dover ripetere..."
La misteriosa battuta ha però suscitato la curiosità dei media francesi. Mercoledì sera la trasmissione serale di Canal +, "Le Grand Journal", ha tradotto il labiale di Berlusconi, ricostruendo le esatte parole. "Moi je t'ai donné la tua donna", avrebbe detto il Cavaliere mischiando le due lingue. L'allusione all'italianità di Carla Bruni come fosse un bene da esportazione non è evidentemente piaciuta a Sarkozy. E neppure ai presentatori francesi che hanno costruito sulla gaffe una serie di ironie, assegnando a Berlusconi "l'Oscar della volgarità".
La Bruni, d'altra parte, non aveva nascosto in passato il fastidio per
quello che i francesi chiamano "humour déplacé", ironia fuori luogo,
del premier. L'8 novembre, dopo che il Cavaliere aveva lodato
"l'abbronzatura" di Obama, la first lady aveva confessato la
soddisfazione di essere diventata francese. (Da Repubblica.it)
UN SORRISO, per alleggerire: ricevo dall'amico Luca Ragni, femminista:
LE DIECI PAROLE PIU' USATE DALLE DONNE
Scritto il 27 febbraio 2009 alle 15:00 | Permalink | Commenti (48)
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Scritto il 27 febbraio 2009 alle 14:00 nella Politica, Scienza | Permalink | Commenti (15)
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Forse è giunto il momento, di questa pericolosa minchiata, di occuparcene sul serio, sempre nella classica filosofia del "separare i fatti dalle pugnette". Non ci è chiaro se i risultati del referendum siano ancora validi, per quanto tempo lo siano, se per ribaltarli serva un nuovo referendum (ma di che tipo, visto che in Italia gli unici referenda ammessi sono di tipo abrogativo, e non legislativo?). Saremo grati a chi riuscirà a chiarirci le idee su questo problema. Nel frattempo ci occuperemo degli altri argomenti, più vicini alle nostre esperienze.E per iniziare, consentiteci di autocitarci: è interessante rileggere, oggi, un nostro post del maggio 2008, che iniziava così:
Nucleare alla Scajola: al Prof. Carboni di Tor Vergata piace
Quale onore! come reazione ai nostri scritti sul nucleare di Scajola, ci scrive nientepopodimeno che il Professor Giovanni Carboni, Docente presso il Dipartimento di Fisica dell'Università "Tor Vergata" di Roma, e con un indirizzo email (e suppongo quindi anche con un incarico) presso il CERN di Ginevra (quel CERN dove il Prof. Carlo Rubbia è stato Direttore, e dove non sappiamo quali mansioni svolga il Professor Carboni).
Con la tipica arroganza dei baroni noti solo ad una ristretta cerchia di amici, ed abituati a trattare prevalentemente con tremebondi ragazzini di 19/20 anni al primo o secondo esame, il Dott. Prof. Carboni ci invia queste poche righe, che trasudano buona educazione e modestia da ogni byte:
"Propaganda e' quello che scrivete voi sul nucleare. E, nel caso non lo sapeste, il metano bruciando produce CO2. Il metano non e' certo la soluzione al problema del gas serra. Che il nucleare non sia conveniente e' un'altra fandonia: un anno fa pagavo l'elettricita' a casa in Francia la meta' che in Italia. Ora il divario e' ancora cresciuto. Saluti"
G. Carboni
Scritto il 27 febbraio 2009 alle 13:00 nella Nucleare, Politica, Scienza | Permalink | Commenti (64)
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[Intercettazioni: fronda nel PdL - "Insostituibili"]
AVVISO URGENTE: Da ieri sera il Tafanus è sotto attacco da un server indiano, per conto, immagino di qualche stronzo di destra. Sono costretto quindi, finvhè non passerà loro la voglia, ad inserire il filtro della copiatura del codice captcha. Mi scuso per il fastidio. Rimuoverò il filtro appena possibile. Tafanus
Ultimi (?) aggiornamenti sul nucleare de noantri: Ho ascoltato una intervista su Radio Uno del Direttore Generale dell'Enea, ufficialmente incaricato di fare lobbying per le centrali a livello regionale. Ho stabilito che:
-1) Non sa se per la costruzione delle centrali sia sufficiente il parere della Regione, o se devono essere d'accordo anche la provincia e/o il Comune.
-2) Sa per certo che servirà un referendum consultivo, ma non sa se i risultati del referendum siano vincolanti;
-3) Idem per i siti di stoccaggio delle scorie.
Insomma, non sa un cazzo... Nel frattempo che il capo designato dei lobbisti "studia", spero di poter pubblicare domani un post abbastanza documentato sull'argomento.
Scritto il 26 febbraio 2009 alle 08:00 | Permalink | Commenti (68)
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Slitta l'esame del testo in commissione Sanità - I dubbi di 53 parlamentari del PdL
Scritto il 26 febbraio 2009 alle 07:00 | Permalink | Commenti (10)
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Scritto il 25 febbraio 2009 alle 12:00 | Permalink | Commenti (29)
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Scritto il 25 febbraio 2009 alle 09:00 | Permalink | Commenti (37)
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Il comma soppresso recitava: "L'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano".
Chiediamo con forza che la Camera dei Deputati sopprima questa modifica e ristabilisca il testo originario poichè la norma appena approvata - nel quadro del c.d. “pacchetto sicurezza” - lascia fortemente perplessi per le seguenti ragioni:
- nega il fondamentale diritto alla salute delle persone che deve essere garantito a prescindere da ogni altro tipo di considerazione, coerentemente con l’articolo 32 della nostra Costituzione;
- crea non solo una sanità di serie A e una di serie B, ma anche una sanità di ‘polizia’ dove i medici, violando anche il codice deontologico, dovrebbero denunciare gli immigrati tradendo il rapporto di fiducia medico-paziente;
- scarica sui servizi socio/sanitari responsabilità che attengono agli organi di polizia o agli accordi fatti (e non rispettati) tra il nostro paese e i paesi di provenienza;
- introduce un pericoloso precedente in tema di diritti civili e di privacy perché rende “superabile” il segreto professionale in un settore così delicato come la salute;
- impedendo la cura degli immigrati irregolari, espone tutti i cittadini ai rischi di malattie trasmissibili (perché non gestite e non prevenute), aumentando l’insicurezza e con costi in prospettiva molto più alti;
- non tiene conto dei pareri dei presidenti delle Regioni che hanno competenza in tema di servizi sanitari;
- espone al gravissimo rischio di sviluppo di una “sanità ombra” - che in alcuni casi potrebbe essere gestita dalla criminalità organizzata - i cui utenti potrebbero rappresentare un inesauribile serbatoio di ‘manovali del crimine’;
- non risolverà il problema della presenza degli immigrati irregolari, ma scaverà un solco profondo tra i popoli, aumentando a dismisura tensioni sociali e disuguaglianze;
- rischia di dividere il paese dove crescono le reazioni critiche (provenienti da tante organizzazioni civiche come Medici senza Frontiere, dai sindacati dei medici e da organi di stampa come Famiglia Cristiana).
Al di là delle conseguenze concrete della norma che potrebbe anche restare sostanzialmente inapplicata come purtroppo molto spesso accade in Italia, è in gioco una scelta di civiltà. Su questa richiesta stiamo raccogliendo il sostegno di un ampio numero di interlocutori, organizzazioni civiche, soggetti del mondo medico e del lavoro. Mentre ci sembra importante far rilevare che alcune istituzioni regionali e provinciali si stanno muovendo su questo fronte.
Seguiremo, dunque, con molta attenzione i lavori parlamentari. Non escludiamo di adottare azioni concrete o simboliche a supporto di questo nostro impegno. Tra queste la possibilità di assistenza legale per tutti quegli operatori che fossero stigmatizzati o, addirittura, perseguiti per non aver denunciato gli immigrati. In casi estremi, ci mettiamo a disposizione dei soggetti discriminati per valutare le condizioni e l’opportunità di un ricorso alla Corte Costituzionale per un giudizio sulla norma.
Nel frattempo, ringraziamo molto per l’attenzione e la disponibilità e restiamo a disposizione se fosse necessario stabilire contatti, fornire informazioni o produrre valutazioni comuni.
Per Contatti: Ufficio Relazioni Istituzionali
Vittorino Ferla Tel. 06 36718303 mail: [email protected]
Daniela Quaggia Tel. 06 36718315 cell. 328 2676142 mail: [email protected]
Giuseppe Scaramuzza Tel. 0636718334
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Scritto il 25 febbraio 2009 alle 08:00 | Permalink | Commenti (3)
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Scritto il 25 febbraio 2009 alle 07:00 nella Sport | Permalink | Commenti (11)
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Scritto il 24 febbraio 2009 alle 12:41 nella Politica | Permalink | Commenti (29)
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Scritto il 24 febbraio 2009 alle 08:00 | Permalink | Commenti (31)
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Scritto il 23 febbraio 2009 alle 21:44 nella Politica | Permalink | Commenti (22)
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Scritto il 23 febbraio 2009 alle 16:00 | Permalink | Commenti (31)
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“Quanti uomini conoscono la differenza tra un’ossessione che si subisce e un destino che si sceglie?”.
La domanda se la pone Denis de Rougemont a pagina 368 del suo libro «L’amore e l’Occidente».
Io, pur non credendo nel destino, preferisco stare nel secondo gruppo, tra coloro che rivendicano il diritto di scegliere, possibilmente libero da ogni ossessione, anche da quella, ossessivamente martellante, del “Berlusconismo”. A quanti, poi, lamentano questa ossessione come fosse in vizio da “tic” l’“antiberlusconismo” degli antiberlusconi come me, ricordo che sono un po’ troppo facili nel dimenticare che il “Berlusconismo” è diventata, purtroppo, la cifra comune sotto la quale campeggiano, in allegra convivenza, volgarità e prepotenze, superficialità e connivenze, mercantilismi mercenari e simoniache prostituzioni, diaboliche furbizie e non innocenti semplicità.
Il berlusconismo, ormai, non più come semplice forma politica, ma come antropologia. “Come Linguaggio. Come modo di dare volto e voce ai peggiori vizi privati degli italiani (la volgarità, l'egoismo, il farsi i fatti propri senza guardare in faccia nessuno, il frodare il fisco e corrompere i giudici), sdoganando li". ( Cfr. Marco Revelli su Carta 17.3.07 in una lettera a Fausto Bertinotti).
Volete un esempio di diabolico stravolgimento delle cose?
Dunque il minus abens di Arcore si vanta, nei suoi venti anni di esperienza politica, di aver avuto a che fare con ben “nove, e non otto, leaders della sinistra”, assumendo come fatto positivo la sua permanenza ininterrotta come leader della destra. Questa è ”democrazia”, quella “anarchia”. Ora si da il caso che a sinistra ci sono forze che si confrontano, si misurano, persone che se non si “convincono” non si possono “vincere” e tantomeno “comandare”. Ci si elegge e ci si legittima volta per volta, in una dialettica che è allo stesso tempo la forza e la debolezza della democrazia, croce e delizia del gioco democratico. Lui si è fatto un partito su misura, comprandosi e cooptando amici e amici degli amici, avvocati di azienda e amici degli avvocati, fiscalisti di impresa e familiari dei fiscalisti, veline da postribolo e loro codazzo. Il suo partito è Lui! Scomparso lui, quando prima sarà meglio sarà per l’Italia intera, state sicuri che il “partito” si scioglierà come neve al sole!
Come si fa a vantarsi di questa gestione padronale di un club privato come se fosse un istituto democratico? Ebbene, questa liftata faccia di culo lo fa!
Aldo
Scritto il 23 febbraio 2009 alle 12:00 nella Politica | Permalink | Commenti (13)
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Scritto il 23 febbraio 2009 alle 11:00 | Permalink | Commenti (50)
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Volevo solo avvertire i tafani presenti su Facebook che ho appena costituito un gruppo, allegro con brio (ma anche con tristezza), dal titolo:
"ITALIA MOSTRA"
E' un gruppo dove tutti possono denunciare (con tanto di fotina e di breve descrizione) gli obbrobri che stanno devastando quella che una volta era "Italia Nostra". Tutti delatori. Ho iniziato io col denunciare l'orrendo "Ago col Filo" di Piazza Cadorna, a Milano. Sotto a chi tocca!
HO CHIUSO IL SONDAGGIO sul segretario PD preferito, perchè almeno fino al tardo autunno sarà inutile discuterne, visto che abbiamo il segretario balneare... Lascio invece in vita quello su divorzio si - divorzio no, che resta d'attualità.
Anche il sondaggio su Repubblica dice che gli elettori avrebbero preferito (54 a 38) le primarie subito alla "nomina" di Franceschini.
Scritto il 23 febbraio 2009 alle 10:00 | Permalink | Commenti (43)
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grazie per la tua adesione all’appello per il diritto alla libertà di cura
sul sito [Sito] , e grazie perché, anche con il tuo
contributo, abbiamo già raggiunto quasi 100.000 firme!
Ti scrivo per
chiederti un ulteriore sforzo per questa importantissima causa. Nelle prossime
settimane il testamento biologico sarà al centro del dibattito in Parlamento, e
la maggioranza intende approvare una legge che limita la libertà di scelta del
cittadino imponendo alcune terapie, come l’idratazione e l’alimentazione
artificiale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno vincolanti:
spetterà sempre al medico l'ultima parola. Qual è allora l’utilità di questa
legge, se non si garantisce al cittadino che la sua volontà sia rispettata? La
verità è che il ddl della destra è stato scritto per rendere inapplicabile il
ricorso al testamento biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere
stipulata davanti ad un notaio, e rinnovata con cadenza triennale: vi immaginate
cosa significa andare ogni tre anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio
medico di famiglia? Al contrario della nostra proposta poi, non è presente
nemmeno un cenno alle cure palliative, all’assistenza ai disabili, alla terapia
del dolore.
Ti chiedo dunque di diffondere il più possibile l’appello, invitando tutti i tuoi contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente per raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro diritto costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento non ci potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno personale è quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita, i cittadini vogliono essere liberi di scegliere.
Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più possibile l’appello,
Ignazio Marino
Scritto il 23 febbraio 2009 alle 07:00 nella Politica | Permalink | Commenti (3)
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Scritto il 22 febbraio 2009 alle 07:00 | Permalink | Commenti (24)
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Scritto il 21 febbraio 2009 alle 18:00 | Permalink | Commenti (15)
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Scritto il 21 febbraio 2009 alle 12:00 | Permalink | Commenti (14)
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Voglio un leader che comandi
(di Riccardo Bocca - l'Espresso)
Via i vecchi capi. E disciplina di partito rispettata da tutti. Anche a costo di perdere pezzi. Parla il sindaco di Torino. Colloquio con Sergio Chiamparino
Il telefono squilla nell'ufficio torinese di Sergio Chiamparino. "Buongiorno sindaco, vorremmo intervistarla sull'emergenza nel Pd dopo la sconfitta in Sardegna e le dimissioni di Veltroni. Ci sono due pagine a disposizione". "Due pagine intere? Ma è uno spazio terrificante...", risponde. Fosse per lui, si risparmierebbe di sviscerare le conseguenze che questa crisi avrà sul suo partito. "Sono troppo amareggiato. Rischia di spegnersi qualcosa in cui ho molto creduto. Se andiamo avanti così, a scontri frontali, a contrapposizioni autolesioniste, senza costruire niente, finiamo dritti nella palude...". Per giunta, gli scappa, da Roma nessuno del partito si è fatto vivo, il giorno della rinuncia ("intempestiva") di Veltroni: "Nemmeno un sms, mi hanno mandato". E questo, dice, "è sintomatico del rapporto che nel Pd c'è tra amministratori locali e governo centrale. Cosa vuole che pensi, la gente comune? Penserà che il mio partito si sta avvitando su se stesso".
Scritto il 20 febbraio 2009 alle 21:00 nella Politica | Permalink | Commenti (9)
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...e l'ultimo che esce spenga la luce...
Telegrafico Chiamparini: meglio da soli che con Rutelli...
...non morirò democristiano! Franceschini? Letta? Parisi? piuttosto questa volta voterò per Marco Ferrando, il pezzo più inutile della sinistra-sinistra, ben sapendo che non servirà a niente...
Il futuro dei circoli e del Pd. Tra i dirigenti locali dei circoli storici del Partito democratico dominano preoccupazione e smarrimento, ma soprattutto il timore che le dimissioni di Veltroni portino il Pd sulla china irreversibile di un "ritorno al passato", ai vecchi partiti, Ds e Margherita.(...no, non è uno spettro. E' piuttosto l'esito inevitabile di una unione incestuosa. Queste due anime del PD andranno a sbattere su tutti i problemi seri, dalle libertà personali, alla scuola pubblica, ai PACS... ci vogliamo rendere conto che da quando siamo insieme, a botte di veti incrociati, non riusciamo più ad avere una linea seria su NULLA? Il divorzio potrebbe non essere uno "spettro", ma semplicemente un esito inevitabile. NdR)
Scritto il 20 febbraio 2009 alle 08:00 | Permalink | Commenti (21)
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Sabato prossimo, 21 Febbraio, un gruppo di amici del Tafanus si incontrerà a Milano, per una pizza a mezzogiorno (alcune persone arrivano da fuori, ed hanno il problema del rientro). Orari dell'incontro (magari in tarda mattinata, da qualche parte) saranno comunicati fra qualche giorno.
Silvano si occuperà della nella raccolta e coordinamento delle adesioni, che dovranno pervenire NON PIU' TARDI di giovedì 19. Chi ci sta, scriva a [Silvano] Comunicate a Silvano anche il numero di cellulare. Grazie. Tafanus
Prenotato per Sabato 21, alle 13,45 (prima non c'era posto), al Paper Moon, via Bagutta 1 (a 50 metri dal metrò di San Babila, uscita Montenapoleone. Affrettarsi per le conferme, perchè il posto non è immenso, e dobbiamo confermare.
Scritto il 19 febbraio 2009 alle 17:00 | Permalink | Commenti (28)
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...nella capitale irachena Dià al-Saadi - il legale che dirigerà il collegio di difesa di Muntazar e che in Iraq guida il sindacato degli avvocati - sta mettendo a punto gli ultimi dettagli della strategia difensiva, insieme a 24 colleghi che lo affiancheranno nel processo.
Quali argomenti userà per scagionare il giornalista?
"Lanciare le scarpe contro Bush rientra tra le manifestazioni del libero
pensiero, non è un atto di ostilità o tantomeno un tentativo di uccidere il
presidente americano. In Europa o in America non si usa scagliare uova marce o
pomodori contro i politici che hanno deluso le aspettative? Non credo che
nessuno finisca sotto processo in un tribunale penale per questo. E poi la
nostra nuova Costituzione fra i suoi pilastri ha proprio quello della libertà di
espressione"...
...dunque, lanciare scarpe non è reato, ma una libera manifestazione del pensiero. Vale anche per gli scarponi da sci, per i cavalletti e per i sampietrini?
I "Venerabili Maestri del senno di poi
Enrico Letta: "Senza un'alleanza con l'Udc non andiamo da nessuna parte. Tra le ultime ultime elezioni, l'unica che abbiamo vinto è stata quella della Provincia di Trento, ed eravamo alleati con l'Udc. La politica ha delle regole molto ferree. Il Partito democratico ha una storia ''inanellata di tanti errori'', dalla ''mancanza di amalgama all'assenza di rapporto di un partito che nasce con i suoi militanti'' fino ad arrivare allo statuto, ''barocco e schizofrenico'' e che rappresenta ''un mix di masochismo e autolesionismo''
Rosy Bindi: ""Non tutte le responsabilità sono di Veltroni, non tutte del restante gruppo dirigente". Lo ha detto Rosy Bindi intervistata stamani al 'caffe' di Rainews24. "Io penso - ha proseguito l'esponente del Pd - che la segreteria Veltroni sia partita con un vizio d'origine, che è quello di essere stato sostenuto da liste e componenti che avevano idee troppo diverse.
Antonio Di Pietro: "La ragione per cui credo che Veltroni abbia fallito la sua missione è quella di non essersi mai risolto a essere o carne o pesce. Un giorno sembrava volesse fare opposizione con me - ha continuato il leader dell'Idv - il giorno dopo faceva le moine a Berlusconi. In politica bisogna fare una scelta di campo, non è che si può stare con due piedi in una scarpa".
Arturo Parisi: "Veltroni doveva dire all'inizio se era adatto o meno per il lavoro che si accingeva a fare: il sospetto che non lo fosse lo avevamo in molti..."
Valdo Spini: "Credo che con il suo discorso di dimissioni da segretario del Pd, Walter Veltroni abbia comunque alzato il livello del dibattito. Lo dico dalla posizione di chi aveva considerato affrettata la costruzione del partito democratico e pericoloso distruggere i Ds senza una valida alternativa. In altre parole, si è liquidata la sinistra senza peraltro dimostrarsi capaci di sfondare al centro. Ora c'è da ricostruire qualcosa di nuovo"
Sergio Chiamparino: "La scissione? Non so... Qualche rumor l'ho sentito... Diciamo che se devo scegliere tra la conquista di un profilo netto, per il Pd, e una costante ambiguità, punto sulla prima opzione. A costo di perdere qualche componente".
... chiariamo subito una cosa: non ci associamo alla operazione di sciacallaggio "a posteriori". Noi abbiamo appoggiato Veltroni alle politiche, e ci siamo messi di traverso subito dopo, quando ha iniziato a straparlare di "dialogo" col bandito. Coi banditi non si dialoga. Li si combatte, e basta. Noi oggi abbiamo il diritto di stigmatizzare la vagotonicità di uolter, perchè abbiamo iniziato a farlo un anno e mezzo fa, quando nessuno degli attuali "venerabili maestri" (Berselli ci perdonerà per il furto di definizione) aveva il coraggio di dire come la pensava... Sarà una giornata orribile!... Tafanus
P.S.: Abbiamo costituito su Facebook un gruppo, provocatorio ma non troppo: "Paolo Farinella for Secretary". Ecco il commento appena pervenuto sul gruppo:
Ecco il commento autografo che è arrivato sul gruppo Facebook:
Scritto il 19 febbraio 2009 alle 16:00 | Permalink | Commenti (23)
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Scritto il 19 febbraio 2009 alle 15:00 nella Politica | Permalink | Commenti (69)
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Scritto il 19 febbraio 2009 alle 14:00 | Permalink | Commenti (2)
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Inizia un'altra giornata di ordinaria catarsi. Ho appena appreso dall'ISTAT che mi spegnerò approssimativamente il 31 maggio 2021, alle 18,37. Ce la farò a farcela?
Apprendiamo che la dipartita di Veltroni è stata accolta con molto dolore ad Arcore, dove in tutti gli edifici che contano sono esposte le bandiere a mezz'asta. Lutto anche in casa dell'On.Binetti, che oggi indosserà un cilicio extra-small, per soffrire di più.
L'Italia immobile: un paese sul quale la crisi, gli stupri. il caso Englaro, passano senza lasciare traccia. [Vedi articolo] [Vedi tabelle]
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Ricevo da Bruno Francisci questa email, che pubblico, insieme alla mia risposta:
PAOLO FARINELLA : l'unica candidatura possibile alla segreteria nazionale di un PD credibile e vero (aderirebbe di sicuro anche la sinistra). Sarebbe una vera rivoluzione democratica in questa Italia disperata, l'unica leadership che trascinerebbe la gente, dandole ancora fiducia, speranza, calore. (E, ça va sans dire, l'unica efficare opposizione al signor B, ma sarebbe qualcosa che vien da sè, nemmeno ci penseremmo). Bisognerebbe vedere in primis se lui ci sta. Ma tu che ne dici, Tafanus?
Bruno Francisci
Dico che sarei d'accordissimo, e che farei una campagna senza freni... Pubblicherò il tuo invito sugli "off topics" di oggi del blog. Ciao. Tafanus
P.S.: Ho creato un gruppo su Facebook: "Paolo Farinella for Secretary"
Scritto il 18 febbraio 2009 alle 08:00 | Permalink | Commenti (42)
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Scritto il 17 febbraio 2009 alle 12:15 nella Politica | Permalink | Commenti (69)
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Scritto il 17 febbraio 2009 alle 08:00 | Permalink | Commenti (24)
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Chiuse le urne, e forse chiuse le speranze di rinsavimento del popolo italiano. Gli scrutini stanno seguendo pari pari l'andamento delle altre elezioni gestite dal centro-destra: inizio con il centro-sinistra in vantaggio, poi il pareggio, e poi, decile dopo decile, vantaggio che si allarga del centro-destra. Destino cinico e baro, o c'è una logica, in questa "casualità" così poco casuale?
Se invece dovessimo arrivare alla conclusione che i sardi abbiano preferito il figlio del commercialista di Berlusconi a Soru, forse dovremo arrivare alla triste conclusione che gli italiani meritano i governanti che hanno. Non è un discorso sulla Sardegna. Riguarda la stragrande maggioranza d'Italia, dalla ex-ricca Lombardia alla Sicilia, alla Sardegna, ed è un andamento refrattario all'Alitalia, alla Englaro, alla crisi economica non affrontata, all'assalto alla baionetta alla giustizia.
Che Dio ce la mandi buona. Tafanus
Scritto il 16 febbraio 2009 alle 15:00 nella Politica | Permalink | Commenti (76)
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Scritto il 16 febbraio 2009 alle 08:00 | Permalink | Commenti (20)
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Scritto il 15 febbraio 2009 alle 09:30 | Permalink | Commenti (20)
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Scritto il 15 febbraio 2009 alle 08:15 nella Musica | Permalink | Commenti (1)
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Scritto il 15 febbraio 2009 alle 07:00 nella Politica | Permalink | Commenti (35)
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In questa triste e squallida pantomima che si è scatenata intorno alla vita ed alla morte di Eluana, nulla sembra essere come appare. Si legge un resoconto, si ascolta una intervista, si vede un TG, e prima di capire cosa si sta vedendo, ascoltando, leggendo davvero, si deve capire se si sta osservando qualcosa attraverso un vetro, o se si osserva qualcosa di riflesso da uno specchio. E, just in case, se lo specchio sia piano, o deformante. Concavo o convesso?
Niente è stato come appariva. Abbiamo tenuto per settimane, sul blog, la foto di una ragazza di prorompente bellezza ed allegria, ma era la foto di una giovane e felice ragazza di poco più di vent'anni. Hanno tentato di far passare quella bellezza che riempiva di allegria per la Eluana di oggi, dopo 17 anni di vita vegetativa, e mille piaghe da decubito. Quante ne aveva? dove? quanto pesava?
Io non ho rimproveri da muovere, a Beppino. Ha avuto grande forza di carattere e grande coerenza nel rifiutarsi di mostrare a quegli stronzi che andavano blaterando di possibilità di maternità della povera Eluana, una sua foto nuda, adesso. Io non avrei resistito alla tentazione di sbattere in faccia al mondo una foto "aggiornata" di Eluana di oggi.
Sentivamo discettare due persone di diversa preparazione professionale, e dal grado di prosopopea, uno straniero piombato in Italia avrebbe giurato che il Prof. Marino fosse il laureato in Lettere Moderne, e il sottodegretario Roccella fosse l'esperta di rianimazione, con decenni di carriera di successo negli USA.
Abbiamo sentito il "diversamente-alto" di Arcore blaterare di aver sentito dire che il 50% delle persone come Eluana guarivano in un paio d'anni. Chissà perchè ad Eluana non è successo... Chissà perchè non c'è stato uno straccio di giornalista capace di chiedere: "scusi! qual'è la fonte di questa minchiata?"
Abbiamo visto sfilare a "Porta a Porta" decine di mentecatti pronti a giurare che Eluana aveva sorriso loro, e non c'è stato modo di spiegare la differenza fra un sorriso e uno spasmo muscolare involontario. Ancora due settimane di vita e di Porta a Porta, e avrebbero senz'altro scovato qualche suora alla quale Eluana, un mese prima, aveva dato di nascosto un bigliettino con su scritto: "...aiuto! mi vogliono uccidere!... avvertite Bruno Vespa, ma per carità non fate sapere nulla a mio padre!..."
Abbiamo sentito per ore parlare delle "passeggiate" che facevano fare ad Eluana nel parco. Nessuno che abbia citato la parola proibita: "sedia a rotelle". Eluana, spinta come un sacco di farina su una carriola, "faceva la passeggiata nel parco". Abbiamo sentito un idiota (medico embedded all'insetto immondo) affermare che Eluana non era alimentata artificialmente, visto che era in grado di deglutire. Il sondino naso-tracheale era solo per assicurare un maggior divertimento al pasto. Un pasto che durava 24 ore al giorno. Una poltiglia di sostanze nutritive e farmaci, diluita a goccettine. Sempre lo stesso idiota, ci ha spiegato che ingeriva solo alimenti, non medicati. Insomma (parole dell'idiota) avrebbero potuto darle qualsiasi cose. Persino degli spaghetti aglio, olio e peperoncino, purchè il tutto fosse abbastanza ben frullato.
Nessuno ha chiesto all'idiota che senso avrebbe frullare una parmigiana di melanzane per una persona che non sente più odori, sapori, consistenza. Non sente NIENTE. Qualsiasi idiota sa che i sapori vengono "detected" attraverso l'olfatto, e attraverso le papille gustative. Strumenti di cui Eluana non era più in possesso, e che comunque venivano bypassati dal sondino.
Abbiamo visto e sentito di tutto, incluse le demenziali parole di chi, sotto sotto, sosteneva che non c'era la "pistola fumante" che provasse la volontà di Eluana di non vegetare come un tubero. Alla parola di Beppino, conrapponevano l'autorevolezza della parola di una suorina che faceva il suo mestiere di suorina, o di una "esperta" come la Roccella. Per dirimere la questione, ancora due giorni ed avremmo assistito all'arrivo in trasmissione di cartomanti, accompagnate dal Mago Otelma.
La politica è rimasta al di sotto delle peggiori aspettative, che pur non erano elevatissime. Abbiamo assistito allo spettacolo sconcio di un ministro della Repubblica che, anzichè fare in modo che una sentenza della Cassazione fosse applicata presto e bene, nelle migliori condizioni possibili, ha passato settimane ad intimidire, con messaggi di stampo mafioso, le cliniche che si dichiaravano disponibili ad accompagnare Eluana alla morte legale. Se ricoverate la Eluana, la sanità pubblica vi toglie le convenzioni. In qualsiasi paese occidentale, un atteggiamento del genere avrebbe condotto alla cacciata del tizio dalla politica e dalla socità a calci in culo.
Questo ex-laico craxiano, che più laico non si può, trasformato in patetico, indecoroso strumento, a disposizione del nano più alto d'Italia, appecoronato ai diktat del Papa Natzinger e dei cardinaloni dela CEI. Un altro coglione filtrato attraverso il gioco degli specchi. Da concavo, a convesso. Anzi, ad appecoronato.
Poi c'è la oscena pattuglia concavo-convessa degli ex tadicali, ex liberali - liberisti e persino libertari: i rutelli, le roccelle, i quagliarielli, i capezzoni, tutti diventati neo-teo-don, pronti a prostituirsi per uno strapuntino in corridoio.
Last but not least, il principe dei bastardi. Colui che ha avuto il mandato, con un odg votato due anni fa all'unanimità, di varare entro il 31 dicembre 2008 una legge sul testamento biologico. Ha dormito in piedi per due anni, perchè così aveva ordinato Ruini. Improvvisamente è uscito dal letargo con l'esplosione del caso Englaro, che ha subito una indesiderata accelerazione con la sentenza della Cassazione, che autorizzava la fine dell'alimentazione forzata. Improvvisamente l'odg "dimenticato" nei cassetti per due anni è diventato urgente. Che dico! URGENTISSIMO! tanto da motivare la presentazione di un ddl preventivamente boccato da Napolitano, e trasformato al volo in ddl-fotocopia.
Siamo di nuovo alle cose concave che diventano convesse. Anche il ddl era urgentissimo. Tanto "urgentissimo" che se ne prevedeva oscenamente la discussione nei due rami del parlamento, l'appovazione e la pubblicazione sulla G.U. in 48 ore. Un record di efficienza. Bruneta avrebbe approvato, senz'altro. D'altronde è anche lui un vero ex-laico. O no?
Il capo dei maiali, strada facendo, ha trasformato la tragedia di Eluana in un pretesto per combattere la sua personale battaglia contro Napolitano, e contro la Costituzione. Fini ha apprezzato Napolitano, ma in CdM i suoi ministri hanno votato compatti contro Napolitano. La Voce del Padrone di è fatta sentire. D'altronde questo statista all'amatriciana è lo stesso che, alla costituzione del "partito del predellino" aveva irriso a questa inusitata forma costitutiva, salvo poi raggiungere di corsa la macchina che si allontanava, e salire sull'altro predellino. Parlophone, la Voce del Padrone, ancora una volta aveva funzionato.
Questa donna non hanno smesso di usarla neanche dopo morta. Prima sperando che l'autopsia certificasse qualcosa di simile all'omicidio volontario. Poi, sempre attraverso il "detto e non detto" dei vescovoni, coltivando la lercia speranza della "scomunica" nei confronti di tutti coloro che hanno partecipato all'omicidio della Englaro. Chiederanno la scomunica anche per i medici che hanno assistito papa Giovanni XXIII?. In subordine, si sarebbero anche accontentati del divieto di funerale in chiesa, e della sepoltura di questo disgraziato corpo nel "campo degli infedeli".
Merde umane. Sia che le si guardi riflesse da uno specchio concavo, che da uno specchio convesso. Non c'è specchio deformante che ne possa raddrizzare l'immagine. Adesso che non sono riusciti ad impedire "l'omicidio" di Eluana, hanno riportato la legge sul testamento biologico sui binari normali della discussione parlamentare, coi tempi che servono. Non è più "quasi urgentissima". Si preparano ad inserire divieti, distinguo, pratiche burocratiche defatiganti. Io, personalmente, ho stretto un patto col diavolo: che mi avverta un momento prima della cessazione delle forze; quell'attimo sufficiente ad ingoiare dieci boccette di Tavor in un bicchierone di Glen Grant. Senza notai, senza sondini.
Uno degli ultimi atti di questa sconcia sceneggiata ci ha mostrato il tycoon, sempre così commosso per le sorti di Eluana, rifiutare a Mentana uno speciale sulla morte della donna. Inserzionisti obligent. Meglio i puttanoni del Grande Bordello. In fondo, otto milioni di telespettatori non puoi buttarli via... Meglio lasciar andar via Mentana, senza neanche un tentativo, anche solo formale, di trattenerlo. In fondo, anche lui è un comunista. A nemico che fugge, ponti d'oro.
Specchi concavi, specchi convessi... giornalisti con le palle, come Montanelli, ci avevano impiegato cinque minuti a capire chi fosse il Berlusconi editore "prestato alla politica". A Mentana non erano bastati 15 anni. Onore a Mentana, ma ora evitiamo, per piacere, di santificarlo.
Intanto noi, da sinistra, abbiamo avallato la cacciata del Prof. Marino, ed abbiamo messo nella Commissione Dorina Bianchi, neo teo-con, già dichiaratasi pronta a firmare col PdL.
Aridatece Baffone. Tafanus
Scritto il 14 febbraio 2009 alle 13:00 nella Politica | Permalink | Commenti (25)
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Marisa, Marzia, Marianna, Antonio...
Quelli che seguono sono i risultati del sondaggio online di Repubblica su testamento biologico e necessità di estendere lo stesso anche alla possibilità di rinunciare ad alimentazione ed idratazione. I risultati sono eclatanti, nonostante la non-validità statistica del campione:
Dopo la drammatica vicenda di Eluana Englaro, il
premier Silvio Berlusconi conferma: "Il Parlamento varerà presto la legge sul
testamento biologico".
Quando la normativa sarà entrata in vigore,
farete il vostro testamento biologico?
Sì
(27414
voti) 87%
No
(1394 voti)
4%
Non so
(2872 voti)
9%
Il testamento biologico va esteso anche alla
possibilità di rinunciare ad alimentazione e idratazione?
Sì
(29739
voti) 93%
No
(1437 voti)
5%
Non so
(711 voti)
2%
Scritto il 14 febbraio 2009 alle 00:01 | Permalink | Commenti (21)
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C’è qualcosa che cambia e che
sostanzialmente è già sensibilmente cambiata da qualche tempo. Senza correre il
rischio di passare per illusi ottimisti, vediamo alcuni fatti concreti che
potrebbero concederci il diritto di considerare realisticamente il
berlusconismo in una fase di tramonto tropicale.
Oggi, il regime di una nazione, per
tradizione civile, non può considerarsi disgiunto dall’appoggio internazionale.
L’autarchia è un triste ricordo del passato e chi non se ne rende conto è solo
perché la sua panoramica culturale, non riesce ad oltrepassare il campanile del
proprio villaggio. Non solo l’economia, ma anche i concetti di etica
democratica e di globalizzazione etnica, a cominciare dagli Stati Uniti,
convergono sempre più strettamente verso un unico destino: quello che coinvolge
un'unica umanità su un pianeta le cui sorti sono, senza distinzione di razza,
di classe o di casta, quelle di tutto un genere umano, con annessi ecologici di
cui tutti noi siamo gli unici gestori e responsabili del buon funzionamento.
Un opaco tentativo di rendere un Paese
civile l’orticello da cui un creso maniaco e demenziale cerca disperatamente di
attingere la propria incolumità giuridica e una fonte di extraprofitto può,
nell’ottica di un vertiginoso evolversi dell’attuale contesto internazione,
avere da oggi in poi un vita molto breve.
I fatti: nella precedente legislatura
(2001-2006) l’atteggiamento pacato e limitatamente accondiscendente del
megalomane era comprensibilmente connesso con la sua amicizia con l’allora
Presedente USA Bush, con il franchista Aznar, l’ex capo della KGB Putin, la
tiepida amicizia in bandana con Blair e di uno Chirac con un piede nella fossa
comune dei politici cerchiobottisti. In questa bella compagnia il mega-megalomane
poteva vantarsi di appoggi internazionali di tutto rispetto. Oggi, lo sappiamo,
si ritrova con un Obama, che preferisce rivolgersi a Veltroni, per una intensa
collaborazione con il nostro Paese, con uno Zapatero che se potesse lo
servirebbe in salsa verde ai suoi ospiti, con un Brown che a dire che manco se
lo caga, sarebbe solo un eufemismo. Sarkozy, che sebbene sia un “bonvivant” e un
cultore della mussa di marca, come il nostro, non si farebbe scrupolo di
proporlo come additivo al carburante per un termovalorizzatore. Non
dimentichiamo Putin, ieri un grande amico e oggi uno scomodo comunista, la cui
interessata amicizia gli sta costando l’appoggio e l’ irosa inimicizia dei suoi
più devoti leccaculo.
A seguito della carenza di amicizie ed alleanze più altolocate, ci si deve accontentare di
ciò che passa il convento. Ed il convento non offre che quattro tonache
ingiallite, in tutto un sepolcro imbiancato, che altro non ha da offrire che
preghiere al vento, stucchevoli crociate, maledizioni infernali e i voti di un
dozzina di beghine condite col cilicio e
a tre passi dal cimitero.
Ma non è tutto: ci sono ancora gli zombi del dio Po. Una
bella collezione su un carroccio sgangherato, tirato a stento da quattro
maiali, insigniti dall’alto incarico di
pisciare sui terreni designati a costruirci una Moschea. Ovviamente vanno
accontentati. I costi dopotutto sono di trascurabile entità: un manipolo
gratuito di “ciulandari” in camicia verde, armati di torcia elettrica, in giro
per le periferie del varesotto in cerca di tutto quello che, illuminato dalla
torcia, non risplende di color rosa pallido.
Questa è la bella Italia che il
nostro”bonaparte nazionale” (definizione assegnatagli da Ezio Mauro ed
avallata da Scalfari) è riuscito in quindici anni di sacrifici messianici
a far brillare di opacità propria ed
esclusiva.: un giorno si renderà conto, spero e credo presto, che un merdaio
così anno 2009, non esiste nemmeno nel Burkina Faso.
(Charly Brown)
P.S.: La foto "Bananas' Republic" è stata da me rubata ad una consenziente Linda Holden, e ben illustra l'elevata immagine di cui gode l'Italia nel mondo. (Rockefeller Centre, NY) Tafanus
Scritto il 13 febbraio 2009 alle 16:00 nella Charly Brown, Politica, Satira | Permalink | Commenti (23)
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Caso Englaro. Immigrati. Magistrati. Quirinale. La partita a tutto campo del premier. Per cambiare le regole e aprire la strada al presidenzialismo. Una sfida senza precedenti alle istituzioni
...appena avrò superato la "crisi da rigetto" su quanto è successo in questi orrendi mesi sulla pelle della povera Eluana, forse mi deciderò a tentare una sintesi ed una "interpretazione personale" sull'argomento. Per ora proprio non ce la faccio. Per ora affidiamo il racconto a stralci dell'articolo di Marco Damilano, pubblicato sull'Espresso in edicola oggi... Tafanus
Scritto il 13 febbraio 2009 alle 12:30 nella Politica | Permalink | Commenti (12)
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L'intervista di MicroMega Stefano Rodotà, dove è chiaramente spiegato perché non si farà MAI una legga sul testamento biologico come forse pensiamo che sarà o dovrebbe essere. [Intervista Rodotà]
Scritto il 13 febbraio 2009 alle 08:00 | Permalink | Commenti (12)
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In questi giorni,
probabilmente per una di quelle inspiegabili congiunzioni astrali sfavorevoli,
si sono concentrati diversi episodi di stupro in branco che hanno visto
coinvolte come vittime sia ragazze italiane che straniere, e che hanno visti
coinvolti come carnefici romeni, italiani, nord-africani, albanesi... Gente di
molte razze.
L'attenzione dei media si è accentrara maggiormente sul fenomeno dei romeni, perchè sono stati i più numerosi, limitatamente alle ultime settimane. I fenomeni di ritorsione razzista più violenti sono stati quelli perpretati da giovani italiani. Giovani de-ideologizzati e privi di qualsiasi freno etico, che hanno "approfittato" dell'alibi offerto dagli stupri, per scaricare la loro voglia di violenza su chi non c'entrava niente (vedi i tre disgraziati che hanno bruciato vivo un poveraccio indiano, dopo averlo prima massacrato di botte e cosparso di benzina). Ragioni idologiche? Nessuna. Organizzarsi una serata diversa dalle altre. Veder quanto tempo "ce mette 'a brucià", e poi comunicare la prodezza, con una catena di SMS, agli amici. Ne frega di più il telefonino, di questi bastardi, che non le indagini di polizia. Quando si è cretini, si è cretini fino in fondo.
Questa nostra lettera
aperta vuole essere un appello, disperato quanto forse inutile, a fermarci,
tutti, finchè siamo in tempo. TUTTI. Italiani, romeni, marocchini, albanesi,
marziani... TUTTI.
Agli italiani, fra i quali cresce spaventosamente la percentuale dei "norapperi" (non sono razzista, però), un appello a filtrare le notizie che arrivano dai media, tenendo conto di quale sia il medium, e di chi sta parlando. Un conto è ricevere la notizia da un Maroni o un La Russa che esternano sul TgDux, un conto è sentire la stessa notizia da altra fonte e da altre persone, più attendibili. E' un invito non all'ignoranza delle notizie, ma ad un loro attento e sapiente filtraggio.
Agli italiani vorremmo
ricordare che gli stupri compiuti da italiani sono stati, l'anno scorso il 55%
del totale. Troppi o pochi? Intanto il più alto valore in assoluto. Però è pur
vero che gli italiani, responsabili del 55% degli stupri, sono più del 90%
della popolazione. Quindi pochi? Non tanto, perchè gli italiani vivono in condizioni
socio-economiche mediamente molto più elevate di quelle di cui soffrono
immigrati recenti, emarginati, incattiviti anche dal nostro latente razzismo.
Per questo orrendo reato, il relativo benessere di chi lo compie è
un'aggravante. L'emarginazione di chi lo compie è invece vissuta, in una certa
misura, come un'attenuante.
Non è necessariamente così…
lo stupro nasce per pura volontà di ferire, è un atto di pura predazione. E
forse lo stuprare, nel caso degli stranieri, le donne del paese che li ospita,
può dar loro un senso di potenza. Lo stupro è un reato compiuto da ricchi e
poveri indifferentemente. Nasce da una pulsione di aggressione che serve a
stabilire un primato su un'altra persona.
Non è come il rubare che può essere giustificato dallo stato di
necessità. Vorremmo lanciare un appello a favore del rispetto della donna e di
contrasto al femminicidio, al quale debbono partecipare tutti color che vivono
nel nostro paese: italiani e stranieri.
I romeni, che sono circa il
2% della popolazione, sono responsabili del 38% degli stupri. Troppi, anche per
persone mediamente tolleranti. Hanno delle attenuanti. Delle grosse attenuanti.
Sono in genere molto poveri, sono arrivati dopo l'entrata della Romania nella
UE, sperando di trovare l'Eldorado di Canale 5, e invece hanno trovato un paese
in crisi, depresso, incazzato, impaurito, e chiuso nei propri egoismi. Un
popolo di potenziali "norapperi". La sensazione di essere
discriminati e mal tollerati, le campagne fasciste contro i rom, lo sfruttamento
sul lavoro...
Le grandi crisi servono a
regolare i conti coi grandi e piccoli egoismi di classe o di genere. E' recente
l'episodio della rivolta, nella civile Inghilterra, contro l'assunzione di 300
"sporchi immigrati" italiani, che "portano via" il lavoro
agli inglesi. Tutto il mondo è paese. Forse, dopo le epoche delle grandi
migrazioni per fame degli italiani (interne ed esterne) ci toccherà dimenticare
i "fasti" degli anni '60 e '80, spesso vissuti cafonescamente, da
nuovi ricchi, e riabituarci al concetto che anche noi, e non solo gli immigrati
"brutti, sporchi e cattivi", potremmo trovarci a dover sperare
nell'aiuto altrui. E che comunque dovremo tornare ad una maggior sobrietà di
consumi. L'epoca del "tutto e subito" è irrimediabilmente finita.
Ai romeni, ai nordafricani,
a tutti altri immigrati, rivolgiamo il caldo invito a non cadere nella spirale
"tu sei razzista", quindi io divento violento, e mi
autogiustifico. Non funziona. Quando i
TG o i giornali danno la notizia di uno stupro in branco, non accompagnano la
notizia con un trattato di sociologia sul legame funzionale fra emarginazione e
criminalità. Danno la notizia e basta. E la notizia è di quelle che generano
nuovo odio, nuovo razzismo, nuove reazioni al razzismo. In una spirale
infinita.
A questi nostri ospiti, che
nella stragrande maggioranza stanno da noi per raccogliere patate e
piastrellare case e strade, o per badare ai nostri vecchi, diciamo che 10
stupratori fanno più rumore di 999.990 lavoratori. E' ingiusto, ma è così. Gli
stupratori, gli spacciatori, i rapinatori, fanno rumore. Chi lavora in
silenzio, in clandestinità, per quattro soldi, non fa rumore. Non aiutate noi
italiani a diventare razzisti, perchè ci riusciamo benissimo anche da soli,
purtroppo.
Aiutateci ad aiutarvi.
emarginate dalle vostre comunità le mele marce. Collaborate con gli inquirenti
italiani. Se arrestano un magnaccia o non lo arrestano, voi non ci guadagnerete
e non ci perderete un euro. Se contribuirete a farne sparire dalla circolazione
qualcuno, vi guadagnerete un grammo di simpatia in più (o un grammo di razzismo
in meno) da parte degli italiani.
Agli italiani diciamo di
non ricordarsi degli immigrati solo quando stuprano, ma anche quando muoiono
per salvare dall'annegamento due bambini italiani, senza che nessuno si ricordi
di dire grazie. Di ricordarsene quando badano ai nostri anziani, per cifre che
sono ben lontane da quelle che servirebbero per pagare una casa di riposo per
non autosufficienti. E di ricordarsene tutti i santi giorni, quando le
statistiche ci riconfermano, settimana dopo settimana, che gli immigrati hanno
l'indesiderato privilegio di essere rappresentati nelle percentuali delle
"morti bianche" in misura ben maggiore di quanto spetterebbe loro,
sulla base della loro presenza sul territorio italiano.
Predică (poate)
inutilă pentru italieni şi români - Violenţă şi rasism
Zilele acestea , probabil datorită unei inexplicabile
conjuncturi astrale nefavorabile, s-au petrecut diverse episoade de viol în
grup ce au implicat atât femei italiene cât şi de alte naţionalităţi şi care au
avut drept făptaşi români, italieni, nord-africani, albanezi...Persoane de
multe naţionalităţi.
Această scrisoare deschisă se vrea un apel pe cât de
disperat pe atât de inutil poate, pentru a ne opri, cu toţii, atât cât mai avem
timp. TOŢI. Italieni, români, marocani, albanezi, marţieni...TOŢI.
Pe italieni, în rândul cărora creşte înspăimântător
numărul celor care-şi spun „ nu sunt rasist dar...” îi invităm să filtreze
ştirile care ajung din mass media ţinând cont de sursă şi despre cine vorbesc.
Una este să primeşti ştirea de la Maroni( ministru de interne), sau La Russa (
ministrul Apărării) care se exprimă pe TGDux( jurnal de ştiri pe Rai due care
pare orientat spre dreapta şi extremă dreapta) şi cu totul altceva este să auzi aceeaşi ştire de la o altă sursă sau de la alte persoane
demne de luat în seamă. Nu este o invitaţie în a ignora ştirile, ci la un
filtraj atent şi înţelept.
Italienilor, am vrea să le amintim că violurile
înfăptuite de italieni au fost anul trecut 55% din total. Multe sau puţine? Oricum cea mai mare
valoare în absolut. Dar, este adevărat că italienii responsabili de 55% dintre
violuri sunt mai mult de 90% din populaţie. Deci puţini? Nu chiar, pentru că
italienii trăiesc în condiţii socio-economice în medie cu mult mai alese faţă
de acelea în care suferă imigranţi recenţi, emarginaţi, înrăiţi din cauza
rasismului nostru latent.
Pentru această îngrozitoare infracţiune, relativa
bunăstare a celui care o comite este un agravant, emarginarea este vazută în
schimb, într-o oarecare măsură, ca un
atenuant.
Nu e neapărat necesar aşa...violul se naşte din dorinţa
pură de a răni, e un act de prădare. Şi poate faptul de a viola, în cazul
străinilor, femei aparţinând ţării care îi găzduiesc, le poate da un sentiment
de putere. Violul este o infracţiune comisă şi de bogaţi şi de săraci fără
distincţie. Se naşte datorită unei pulsiuni de agresiune util pentru a stabili
un primat asupra unei alte persoane. Nu este la fel ca furtul care poate fi
justificat prin starea de necesitate. Am vrea să lansăm un apel în favoarea
respectării femeii şi contrastării violului, la care ar trebui să participe
toţi cei care trăiesc în ţara noastră, italieni şi străini.
Românii, care însumează 2% din totalul populaţiei, sunt
responsabili de 38% dintre violuri. Destul de mulţi chiar şi pentru persoane
tolerante. Au un atenuant, un foarte important atenuant. Sunt in general foarte
săraci, au ajuns în Italia după aderarea României la Uniunea Europeană, sperând
că vor găsi Eldorado prezentat pe Canale 5, şi, au găsit în schimb o ţară în
criză, depresivă, înfuriată, speriată şi închisă în propriul egoism. Un popor
de potenţiali „nu sunt rasist dar...”. Senzaţia că sunt discriminaţi şi
niciodată toleraţi, campaniile fasciste împotriva rromilor, exploatarea lor în
câmpul muncii...
Marile crize servesc pentru reglarea conturilor cu
marele sau micul egoism de clasă sau de gen. Este foarte recent episodul
revoltei din Marea Britanie civilă, împotriva a 300 de imigranţi italieni
„murdari” care „furau” dreptul la muncă cetăţenilor englezi. Peste tot e la
fel. Poate, odată terminate perioadele marilor migraţii(interne şi externe) din
cauza foamei a italienilor, a venit momentul să uităm „ fastul” anilor 60 şi
80, cel mai adesea trăit în mod mitocănesc de către noii îmbogăţiţi şi să ne
obişnuim cu ideea că şi noi, nu numai imigranţii „ urâţi, murdari şi răi”,
ne-am putea găsi în situaţia de a spera în ajutorul altcuiva. Şi că oricum ar
trebui să ne întoarcem la cumpătare în
ceea ce priveşte consumul. Epoca în care aveam „ totul şi imediat” e
iremediabil terminată.
Românilor, nord-africanilor, şi tuturor celorlalţi
imigranţi adresăm invitaţia caldă de a nu cădea în capcana „ tu eşti rasist”,
deci eu devin violent şi mă autojustific. Nu funcţionează. Când jurnalele de
ştiri sau ziarele dau ştirea unui viol în grup, nu o însoţesc de un tratat de
sociologie care să explice legătura funcţională dintre emarginare şi
criminalitate. Dau ştirea şi atât. Ştirea este în general una dintre acelea
care generează ură, rasism, noi reacţii la rasism, într-o spirală fără sfârşit.
Oaspeţilor noştri, care în cea mai mare parte se află pe
teritoriul Italiei pentru a aduna cartofi şi pentru a pardosi case sau străzi,
sau pentru a-i asista pe bătrânii noştri, aş vrea să le spun că 10 violatori
fac mai mult zgomot decât 999.990 de muncitori cinstiţi. Nu este corect, dar
aşa se întâmplă.
Violatorii, traficanţii de stupefiante, hoţii, fac
zgomot. Cine munceşte în linişte, în clandestinitate, pe doi bani, nu face
vâlvă. Nu trebuie să ne ajutaţi pe noi, italienii să devenim rasişti, pentru că
reuşim foarte bine singuri, din păcate.
Ajutaţi-ne să vă ajutăm. Excludeţi din comunităţile
voastre răufăcătorii. Colaboraţi cu autorităţile italiene. Dacă arestează un
proxenet sau nu, voi, nu câştigaţi şi nici nu pierdeţi vreun euro. Dimpotrivă,
câştigaţi „un gram” de simpatie(sau „un gram” de rasism mai puţin) din partea
italienilor.
Scritto il 13 febbraio 2009 alle 07:00 nella Razzismo | Permalink | Commenti (12)
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Scritto il 12 febbraio 2009 alle 21:00 | Permalink | Commenti (43)
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Dal 9 al 23 febbraio potete inviare un SMS Solidale al n° 48544
Euro 2,00 da cellulare - Euro 2 o 5,00 da rete fissa Telecom
Gli SMS possono essere inviati da rete mobile TIM, VODAFONE, WIND
Potete divulgare questo SMS solidale tra i Vostri amici? Grazie
Scritto il 12 febbraio 2009 alle 16:00 nella Scienza | Permalink | Commenti (6)
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Il retroscena. Il chirurgo lascia l'incarico di capogruppo in commissione - Tafazzi ha colpito ancora. Continuiamo a farci del male. Buttata via una voce pacata ed autorevole, che aveva conquistato molti scettici alla linea di Beppino Englaro. Ora rischia la linea sul "fine-vita" -"Franca Chiaromonte: è una scelta intempestiva" Lo scienziato: "Il lavoro fatto finora sarà portato avanti, garante è la Finocchiaro"
Scritto il 12 febbraio 2009 alle 12:00 nella Politica | Permalink | Commenti (23)
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«Pronti a deferire i medici che denunciano gli immigrati»
Scritto il 12 febbraio 2009 alle 07:00 nella Razzismo | Permalink | Commenti (0)
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Non è uno scherzo!!! è una di quelle cose che possono succedere solo nel "Paese dei Campanelli"
Scritto il 11 febbraio 2009 alle 17:30 nella Satira | Permalink | Commenti (15)
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Scritto il 11 febbraio 2009 alle 16:00 | Permalink | Commenti (29)
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