...nella capitale irachena Dià al-Saadi - il legale che dirigerà il collegio di difesa di Muntazar e che in Iraq guida il sindacato degli avvocati - sta mettendo a punto gli ultimi dettagli della strategia difensiva, insieme a 24 colleghi che lo affiancheranno nel processo.
Quali argomenti userà per scagionare il giornalista?
"Lanciare le scarpe contro Bush rientra tra le manifestazioni del libero
pensiero, non è un atto di ostilità o tantomeno un tentativo di uccidere il
presidente americano. In Europa o in America non si usa scagliare uova marce o
pomodori contro i politici che hanno deluso le aspettative? Non credo che
nessuno finisca sotto processo in un tribunale penale per questo. E poi la
nostra nuova Costituzione fra i suoi pilastri ha proprio quello della libertà di
espressione"...
...dunque, lanciare scarpe non è reato, ma una libera manifestazione del pensiero. Vale anche per gli scarponi da sci, per i cavalletti e per i sampietrini?
I "Venerabili Maestri del senno di poi
Enrico Letta: "Senza un'alleanza con l'Udc non andiamo da nessuna parte. Tra le ultime ultime elezioni, l'unica che abbiamo vinto è stata quella della Provincia di Trento, ed eravamo alleati con l'Udc. La politica ha delle regole molto ferree. Il Partito democratico ha una storia ''inanellata di tanti errori'', dalla ''mancanza di amalgama all'assenza di rapporto di un partito che nasce con i suoi militanti'' fino ad arrivare allo statuto, ''barocco e schizofrenico'' e che rappresenta ''un mix di masochismo e autolesionismo''
Rosy Bindi: ""Non tutte le responsabilità sono di Veltroni, non tutte del restante gruppo dirigente". Lo ha detto Rosy Bindi intervistata stamani al 'caffe' di Rainews24. "Io penso - ha proseguito l'esponente del Pd - che la segreteria Veltroni sia partita con un vizio d'origine, che è quello di essere stato sostenuto da liste e componenti che avevano idee troppo diverse.
Antonio Di Pietro: "La ragione per cui credo che Veltroni abbia fallito la sua missione è quella di non essersi mai risolto a essere o carne o pesce. Un giorno sembrava volesse fare opposizione con me - ha continuato il leader dell'Idv - il giorno dopo faceva le moine a Berlusconi. In politica bisogna fare una scelta di campo, non è che si può stare con due piedi in una scarpa".
Arturo Parisi: "Veltroni doveva dire all'inizio se era adatto o meno per il lavoro che si accingeva a fare: il sospetto che non lo fosse lo avevamo in molti..."
Valdo Spini: "Credo che con il suo discorso di dimissioni da segretario del Pd, Walter Veltroni abbia comunque alzato il livello del dibattito. Lo dico dalla posizione di chi aveva considerato affrettata la costruzione del partito democratico e pericoloso distruggere i Ds senza una valida alternativa. In altre parole, si è liquidata la sinistra senza peraltro dimostrarsi capaci di sfondare al centro. Ora c'è da ricostruire qualcosa di nuovo"
Sergio Chiamparino: "La scissione? Non so... Qualche rumor l'ho sentito... Diciamo che se devo scegliere tra la conquista di un profilo netto, per il Pd, e una costante ambiguità, punto sulla prima opzione. A costo di perdere qualche componente".
... chiariamo subito una cosa: non ci associamo alla operazione di sciacallaggio "a posteriori". Noi abbiamo appoggiato Veltroni alle politiche, e ci siamo messi di traverso subito dopo, quando ha iniziato a straparlare di "dialogo" col bandito. Coi banditi non si dialoga. Li si combatte, e basta. Noi oggi abbiamo il diritto di stigmatizzare la vagotonicità di uolter, perchè abbiamo iniziato a farlo un anno e mezzo fa, quando nessuno degli attuali "venerabili maestri" (Berselli ci perdonerà per il furto di definizione) aveva il coraggio di dire come la pensava... Sarà una giornata orribile!... Tafanus
P.S.: Abbiamo costituito su Facebook un gruppo, provocatorio ma non troppo: "Paolo Farinella for Secretary". Ecco il commento appena pervenuto sul gruppo:
Ecco il commento autografo che è arrivato sul gruppo Facebook:
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