Da qualche minuto in Sardegna si vota. Renato Soru, che partendo da una regione fra le più povere d'Italia, ha costruito il maggior provider Internet europeo, contro tale Cappellacci, il cui atout è quello di essere il figlio del commercialista di Berlusconi in Sardegna. Da un lato un self-made-man, che non ha esitato a schierarsi contro le lobbies della speculazione edilizia. Dall'altra il ragazzo di bottega di un commercialista che sugli speculatori edilizi (a cominciare dal Silvio nazionale) prova a costruire le sue "fortune" politiche.
Uno che "non è nessuno", e che ha cominciato anche male. Con una figuraccia di merda, esattamente come aveva fatto il governatore italoforzuto Pili. Pili aveva copiato di sana pianta il discorso d'insediamento nientemeno che di Formigoni, senza neanche preoccuparsi di "adeguare" il numero delle province della Lombardia a quello della Sardegna. Cappellacci ha fatto la pesca in più laghetti: snascherato in cinque minuti da una ragazzina di 27 anni (nick-name "Regana81").
Soru è colui che tenterà di preservare le incomparabili bellezze dell'isola, e di puntare sulle energie rinnovabili e sull'agricoltura specializzata, di qualità. Cappellacci punterà sulla culrura del calcestruzzo, in puro stile cafonal "Costa Smeralda" e Olbia Due"
Ai sardi l'irripetibile occasione di scegliere fra due tipi umani incompatibili, e fra due modelli di sviluppo. Ai sardi il primo sondaggio fatto coi voti, e non coi questionari di Euromedia, dopo i fallimenti di Alitalia, della compagnia di bandierina, di tutta una politica economica che a tutt'oggi nessuno intravede o sospetta, e dopo l'ennesima prova di appecoronamento di Berlusconi e dei suoi scherani a Natzinger e commilitoni.
Berlusconi si è impegnato molto, e personalmente, in sostegno del figlio del suo commercialista. Se i sardi saranno capaci di portare alla vittoria Soru, faranno un favore a se stessi, ma lo faranno anche all'Italia. Tutte le valanghe hanno inizio da una piccola palla di neve, che scendendo a valle si ingrossa, ed acquista velocità ed energia. Iniziamo a buttar fuori il nano più alto d'Italia a cominciare dalla regione più tosta d'Italia.
Uno che "non è nessuno", e che ha cominciato anche male. Con una figuraccia di merda, esattamente come aveva fatto il governatore italoforzuto Pili. Pili aveva copiato di sana pianta il discorso d'insediamento nientemeno che di Formigoni, senza neanche preoccuparsi di "adeguare" il numero delle province della Lombardia a quello della Sardegna. Cappellacci ha fatto la pesca in più laghetti: snascherato in cinque minuti da una ragazzina di 27 anni (nick-name "Regana81").
Soru è colui che tenterà di preservare le incomparabili bellezze dell'isola, e di puntare sulle energie rinnovabili e sull'agricoltura specializzata, di qualità. Cappellacci punterà sulla culrura del calcestruzzo, in puro stile cafonal "Costa Smeralda" e Olbia Due"
Ai sardi l'irripetibile occasione di scegliere fra due tipi umani incompatibili, e fra due modelli di sviluppo. Ai sardi il primo sondaggio fatto coi voti, e non coi questionari di Euromedia, dopo i fallimenti di Alitalia, della compagnia di bandierina, di tutta una politica economica che a tutt'oggi nessuno intravede o sospetta, e dopo l'ennesima prova di appecoronamento di Berlusconi e dei suoi scherani a Natzinger e commilitoni.
Berlusconi si è impegnato molto, e personalmente, in sostegno del figlio del suo commercialista. Se i sardi saranno capaci di portare alla vittoria Soru, faranno un favore a se stessi, ma lo faranno anche all'Italia. Tutte le valanghe hanno inizio da una piccola palla di neve, che scendendo a valle si ingrossa, ed acquista velocità ed energia. Iniziamo a buttar fuori il nano più alto d'Italia a cominciare dalla regione più tosta d'Italia.
Forza, Sardegna!
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N.B.: riproponiamo in calce un post del 9 febbraio di quest'anno, onde fornire ai sardi un ulteriore elemento di valutazione delle "forze" in campo
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Gli "Azzurri" e il plagio: un vizio di famiglia. Cappellacci imita Pili
Cappellacci come Pili, anche lui copia il programma
(di pa.za. - l'Unità)
Parola per parola. Sarebbe bastata un po’ di fantasia a Ugo Cappellacci e ai suoi collaboratori, per non incappare in un errore così madornale. Invece no, alcuni punti del programma elettorale, loro, li hanno copiati pari pari. Il confronto è ben visibile su YouTube, grazie al lavoro fatto da una 27enne aspirante giornalista che si fa chiamare Regana81.
Le proposte di Cappellacci in materia di innovazione tecnologica? Prese virgola per virgola dalla sezione dedicate alle innovazioni del portale della Regione Piemonte. Sulle strategie economiche, invece, l’ispirazione è arrivata da un documento di Confagricoltura, presentato a Taormina nel 2008. Il suo patto con il territorio, ovvero le strategie di partecipazione dei cittadini al lavoro istituzionale, lo ha siglato copiando di sana pianta il Protocollo del 2001 fra Regione Toscana, Comune e Provincia di Firenze, disponibile sul sito della Uil Toscana.
A pagina 19 del programma di Cappellacci, poi, alcune righe del suo Progetto strategico integrato per lo sviluppo della Sardegna ricalcano per filo e per segno le parole l’intervento di Roberto Camagni, coordinatore del comitato scientifico del Piano strategico per Cagliari. Lui lo pronunciò nel maggio del 2007, ma evidentemente per Cappellacci da allora non dev’essere cambiato molto. Infine, i «tre momenti» che dovrebbero essere i «presupposti del programma» dello sfidante di Soru, sono la fotocopia del capitolo 6, pagina 198 di “Capitale sociale, crescita e sviluppo della Sardegna”, libro pubblicato nel 2006 da Gianfranco Sabattini, economista che insegna all’Università di Cagliari.
Ma a dire il vero, nemmeno il copia e incolla è un’idea originale. Prima di Cappellacci, dieci anni fa, ci aveva pensato Mauro Pili. Lui aveva pedissequamente ricalcato il programma di Formigoni in Lombardia, dimenticando perfino di cambiare il numero delle province della Regione [...]
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